PIU’ SANE’, PIU’ BELLI – IL CITY BATTE IL LIVERPOOL CON UN MISSILE DEL TEDESCO: PREMIER RIAPERTA – GUARDIOLA  ORA E' A MENO 4 DALLA VETTA OCCUPATA DAI REDS (ALLA PRIMA SCONFITTA IN CAMPIONATO) – LA FURIA DI KLOPP PER LA MANCATA ESPULSIONE DI KOMPANY: “IL FALLO SU SALAH ERA DA ROSSO. L'ARBITRO AVEVA BISOGNO DI VEDERE IL SANGUE?” - VIDEO

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Pier Luigi Giganti per gazzetta.it

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Per una notte tutto il calcio inglese si ferma e osserva l’Etihad perché il destino della Premier edizione 2018-19 passa di qui. Dopo quattro tentativi in cui il Manchester City non era riuscito a superare il Liverpool (tra Premier e Champions), i Citizens si prendono una bella rivincita e costringono gli avversari di serata alla prima sconfitta in questo campionato. Il 2-1, al termine di una sfida a tutta velocità e che non ha certo tradito le aspettative, rilancia l’undici di Guardiola in campionato; i punti di distacco dai Reds ora sono soltanto quattro.

 

LE SCELTE — Guardiola prova a risolvere con Laporte il rebus terzino sinistro, si affida al veterano Kompany in mezzo alla difesa e lancia Sané come laterale offensivo. Klopp fa scendere di un tono il suo calcio "heavy metal" rinunciando a Shaqiri e schierando un centrocampo d’interdizione composto da Wijnaldum Henderson e Milner. Per i Citizens è già l’ultima spiaggia e gli uomini in azzurro pressano come dei forsennati, non permettendo al Liverpool di ragionare e uscire dalla propria metà campo.

 

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QUASI GOL E QUASI AUTOGOL — In una delle poche occasioni in cui i Reds riescono a superare la pressione avversaria, però, vanno a una spanna dalla rete. Al 18’ Salah indovina un assist al bacio per Mané il cui tocco supera Ederson ma s’infrange sul palo. Per un istante i padroni di casa perdono la testa, Stones respinge sul proprio portiere, ma riesce a rinviare quando la palla aveva quasi superato del tutto (a parte undici centimetri) la linea. L’intensità è semplicemente mostruosa, da una parte e dall’altra, e non c’è una pausa nemmeno a pagarla; Van Dijk dimostra perché è il difensore più caro al mondo, esibendosi in due blocchi con tempismo da maestro. Iniziano a fioccare i cartellini gialli e il signor Taylor prende la targa a Lovren, Kompany (che rischia il rosso per l’intervento su Salah) e Wijnaldum.

 

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CAPOLAVORO AGÜERO — Al 40’ gli uomini di Guardiola passano ed è il Kun a inventarsi una rete da un angolo impossibile: mentre Lovren si addormenta l’argentino si avventa su un servizio di Bernardo Silva e spara di sinistro un proiettile (76 chilometri orari) che s’infila tra palo vicino e Alisson. Appena un istante prima l’ex portiere della Roma aveva deviato una conclusione di Sané che aveva seminato Lovren sulla fascia come una Ferrari di fronte a un’utilitaria. Quindici minuti bastano e avanzano a far riprendere fiato ai ventidue attori principali che infatti iniziano la ripresa con un ritmo ancora più indiavolato. Il City sembra uno squalo che nelle maglie rosse del Liverpool vede sangue vitale e spinge per il raddoppio. Klopp si sbraccia, Taylor sembra scombussolato da tanto tourbillon e finisce per perdere l’equilibrio in maniera comica.

 

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SANÉ CANCELLA IL PARI DI FIRMINO — Il Liverpool però c’è e al 64’ sono i due laterali bassi della capolista a ispirare il punto del pareggio. Il centro di Alexander-Arnold supera Danilo, trova la deviazione aerea di Robertson sul fronte opposto e Firmino spinge il pallone in rete da rapace dell’area di rigore. Un istante prima era stato lo stesso centravanti brasiliano ad andare vicino alla rete dell’1-1, ma Kompany (che l’aveva smarcato con un rinvio non felicissimo) aveva rimediato, rinviando la sua conclusione. I Citizens sanno che il pari sarebbe una sconfitta sotto mentite spoglie e dopo appena otto minuti riprendono in mano la partita. Sané, servito da Sterling, entra in area e disegna un diagonale che non dà assolutamente scampo all’estremo difensore avversario. Klopp gioca la carta Shaqiri, i Reds si buttano avanti a testa bassa e i due portieri si ergono a protagonisti salvando sulle incursioni di Agüero e Salah. Sull’occasione dell’egiziano, Guardiola perde le staffe, getta la sciarpa a terra e protesta nei confronti del quarto uomo per un fallo di Firmino su Fernandinho non riscontrato. Le due squadre sono lunghissime, Wijnaldum da una parte e la coppia Bernardo Silva e Sterling dall’altra non riescono però a variare il punteggio. Finisce in festa per i Citizens, ma anche per i neutrali che pregustano altri quattro mesi di lotta al vertice tra l’undici in rosso e quello in azzurro, con il possibile terzo incomodo Tottenham a far da guastafeste.

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KLOPP

Da www.itasportpress.it

 

Come riporta il Daily Mail, Klopp si è detto molto arrabbiato per la decisione del direttore di gara di non mandar via dal match il giocatore belga. Con l’uomo in meno, le cose sarebbero potute, infatti, andare diversamente.

SERVE IL SANGUE? – “Mi piace molto Kompany come giocatore, ma davvero, cosa serve per ricevere un cartellino rosso? Era l’ultimo uomo, ha fatto la sua scelta facendo l’intervento. Ha colpito Salah. Era da rosso. Non è facile per l’arbitro vederla bene come l’ho vista io, ma era da mandare fuori dal campo. Ripeto, Kompany è un bravo ragazzo, lo conosco bene. Ma ha preso una decisione: ha fatto il suo intervento e ha colpito Salah. Se l’egiziano passa sappiamo tutti cosa succede. L’arbitro aveva bisogno di vedere sangue per dare l’espulsione? Un taglio o una ferita?”.

PRECEDENTE – Polemiche che hanno una radice profonda, infatti Klopp fa riferimento anche alla passata stagione e ad un cartellino rosso sventolato a Mané: “Quando eravamo qui l’anno scorso abbiamo ricevuto un cartellino rosso e nessuno ci ha pensato due volte prima di fischiarlo. Sadio (Mane) non ha voluto fare fallo neppure per un secondo, ma lo ha colpito e quindi l’hanno espulso”.

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