IL POVERO SERRA PIANGE E I SUOI CAPI LO SCARICANO – NIENTE SCUSE UFFICIALI DA PARTE DEI VERTICI ARBITRALI DELL'AIA DOPO L’ERRORE DI MARCO SERRA DURANTE MILAN-SPEZIA – IL DESIGNATORE ROCCHI PRESO IN CONTROPIEDE DALLE SCUSE DEL VICE GERVASONI: IL TIMORE DI CREARE UN PRECEDENTE PERICOLOSO - SERRA OGGI È CONFERMATO AL VAR IN SASSUOLO-CAGLIARI DI COPPA ITALIA, POI AVRÀ UN PERIODO DI RIPOSO E IL SUO STOP VERRÀ DECISO DOPO LA SOSTA…

-

Condividi questo articolo


marco serra marco serra

Roberto Avantaggiato per il Messaggero

 

Nessuna scusa ufficiale al Milan, solo un intervento a titolo personale quello fatto da Andrea Gervasoni, uno dei vice di Gianluca Rocchi (designatore di A e B), lunedì sera negli spogliatoi di San Siro. 

 

Infatti, più che essere imbarazzati per l'errore in sé di Marco Serra - sul fallo di Bastoni a Rebic non ha concesso il vantaggio ai rossoneri, vanificando la rete di Messias -, che non dovrebbe ma può sempre capitare, i vertici arbitrali dell'Aia sono stati presi in contropiede dall'iniziativa di Gervasoni (ha sbagliato, gli è stato fatto notare) e dalle polemiche che ha generato. 

 

marco serra marco serra

Gli arbitri possono riconoscere l'errore, non chiedere scusa. Può accadere, informalmente, in campo (lo ha fatto Serra prima di cedere al pianto), ma non può farlo un dirigente. Pericoloso, oltretutto, perché potrebbe diventare un precedente. Cosa dire alla prossima società che si sente danneggiata da un errore? E a tutte quelle prima? Per dire, la faccenda delle scuse di Gervasoni a Roma non è andata giù. Club perplesso, tifosi indignati. 

 

milan spezia milan spezia

Del resto, è ancora vivo il ricordo di Daniele Orsato, che nell'intervallo di Juventus-Roma del 17 ottobre scorso liquidò con sarcasmo Cristante che gli chiedeva conto del perché non avesse dato il vantaggio ad Abraham, in rete dopo aver subito fallo da rigore. 

 

Questo non significa che in via Campania non ci sia disappunto per quanto accaduto in Milan-Spezia, ma non c'è nessuna intenzione di gettare in pasto alle polemiche uno degli arbitri che Rocchi sta lanciando, nell'ambito di un profondo rinnovamento della squadra arbitrale, in serie A. Il designatore non cambierà la mission della sua gestione, che è quella di responsabilizzare i direttori di gara più giovani affidandogli anche partite di cartello o con le big impegnate. 

milan spezia milan spezia

 

L'ESEMPIO 

Certo, questo non significa che Serra non abbia sbagliato. Se ne è accorto subito e, provato dal punto di vista psicologico, ha chiesto scusa. È tornato sotto choc negli spogliatoi, in lacrime, ed è stato consolato da una delegazione di giocatori, con a capo Ibrahimovic, quasi suo coetaneo (lo svedese è più grande di un anno). Così come era già successo in campo con Rebic che lo ha quasi abbracciato tenendogli la testa tra le mani. 

 

milan spezia serra milan spezia serra

Infatti, l'Aia ha apprezzato molto l'atteggiamento tenuto dai calciatori rossoneri, che si sono resi conto della frustrazione di Serra. Ed è questo episodio che può essere preso come esempio per il clima di civiltà e solidarietà nei confronti dell'arbitro. Rabbia e amaro in bocca sì, ma nessuna protesta plateale. Né da parte dei dirigenti del Milan né da parte di Stefano Pioli, che nel post gara ha cercato di comprendere seppur dispiaciuto l'errore di un arbitro giovane, partito dalla Terza Categoria piemontese e sbarcato in A nel 2018. 

 

UN PO' DI RIPOSO 

Adesso cosa accadrà? Serra oggi è confermato al Var in Sassuolo-Cagliari di Coppa Italia, era una designazione già fatta. Poi, avrà un periodo di riposo. Quanto sarà lungo lo stop per il direttore di gara torinese, Rocchi e i suoi collaboratori lo decideranno con calma, del resto la sosta di fine mese viene in soccorso. 

 

arbitro al var 3 arbitro al var 3

Sicuramente il percorso riservato al direttore di gara sarà in linea con quello usato in passato con altri arbitri che hanno vissuto una giornata storta (come, ad esempio, Maresca dopo Roma-Milan del 31 ottobre): stop di un paio di settimane (in questo caso potrebbero essere tre), poi rientro graduale prima in serie B e dopo come Var o quarto uomo in A.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…