"JUVE CAMPIONE D’INVERNO MA E’ UN CAMPIONATO DIVERSO" - SCONCERTI: "I BIANCONERI APPAIONO MENO SICURI. IL GIOCO DI SARRI HA DEI LIMITI. E MATUIDI FA IL MEDIANO PERSONALE DI RONALDO - L'INTER HA PAREGGIATO 3 DELLE ULTIME 5, SEGNO DI PICCOLA INVOLUZIONE. CONTE È STANCO. HA DETTO (RIFERENDOSI ALLA POLEMICA CON CAPELLO): “MAI VISTO NESSUNO VINCERE CON IL DECIMO ATTACCO” NON È COSÌ. C'È STATO UN ALLENATORE CHE HA VINTO IL CAMPIONATO CON L' UNDICESIMO ATTACCO. ERA IL 1994, SI CHIAMAVA..." - VIDEO

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Mario Sconcerti per il “Corriere della Sera”

 

Roma Juve

La Juve vince il girone di andata, ma è un campionato diverso. Stavolta il leader è meno sicuro, più incerto sulle scelte da fare. Non gioca più gestendo le partite, cerca spesso un gioco che non trova fino in fondo.

 

Nella sostanza è una Juve che continua a cercarsi, ma lo fa sotto ritmo. Con Dybala non decisivo ma importante almeno quanto Cristiano. Ci sono sulla Juve due cose da capire: se può davvero dare di più, perché il tempo passa e il di più non arriva. E se è figlia di scelte diventate sbagliate (Rabiot, Ramsey, Higuain o Dybala riserve, il centrocampo che non si riallinea e dove Matuidi fa il mediano personale di Ronaldo). Se in sostanza sia un esaurimento del presente o l' inizio di qualcosa di diverso, meno dominante. Nella sua compiutezza la Juve a me continua sembrare stimarsi più di quel che adesso vale.

 

Anche il gioco degli attaccanti è fatto apposto per creare limiti. Quando Dybala esce, Sarri corre a guardare da un' altra parte. Ma questa intoccabilità celeste di Ronaldo non dà speranze agli altri, solo la promessa di un' umiliazione quotidiana. Ha una parte anche questo nel disagio innaturale della squadra. Il campionato non potrà che rifiutare risposte alla Juve. Troppo visto, troppo vinto. Solo la Champions, l' avvenuta certezza di un livello, potranno rendere equilibrio alla squadra e al suo mercato.

CONTE E GASPERINI

 

L' Inter ha pareggiato tre delle ultime cinque partite, segno di piccola involuzione.

Abbastanza stanco è anche Conte: come non vince una partita se la prende con i suoi che sono pochi e sono questi. Conte altera, eccita, tutto quello che tocca, ogni volta lo lancia nel vuoto a difesa della purezza del suo eroismo, saprà di certo lui cosa è meglio per la squadra. Ma così si ha l' impressione di un' Inter che va avanti martire e claudicante, non bella, non sfrontata come può essere con i suoi tanti grandi giocatori. Nel clima nervoso di Conte spicca una piccola perla.

 

Ha detto sabato riferito a Capello: «Ognuno faccia il proprio lavoro. Siamo la migliore difesa, ma anche il terzo migliore attacco. Parlare è facile quando siamo davanti alla tv. Mai visto nessuno vincere con il decimo attacco». Non è così, ci vuole calma. C' è stato un allenatore che ha vinto il campionato con l' undicesimo attacco. Era il 1994, si chiamava Capello. Capisci Antonio?

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