UN "PIPITA" DI TROPPO – IL DECLINO DI HIGUAIN: DA PUNTA DI DIAMANTE A FARDELLO – PIRLO LO SCARICA, SI VA VERSO LA RESCISSIONE CON UNA STAGIONE DI ANTICIPO PER RISPARMIARE ALMENO UNA PARTE DEI 15 MILIONI LORDI DI STIPENDIO (7,5 NETTI) DOVUTI AL GIOCATORE, IL QUALE PERÒ LI PRETENDE TUTTI. LA FIORENTINA SI È FATTA AVANTI: PROMETTE UN INGAGGIO IN STILE RIBERY (BIENNALE DA 4 MILIONI ALL'ANNO) E LA CENTRALITÀ NELL'ATTACCO VIOLA

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CLAUDIO SAVELLI per Libero Quotidiano

 

higuain

 I primi giorni di Andrea Pirlo suggeriscono un dubbio: avrebbe dovuto fare il dirigente? Perché per il modo con cui ha accompagnato alla porta Gonzalo Higuain è esemplare: di fatto, ha risolto un problema che la Juventus si trascina da tempo. Da tre estati, per la precisione.

 

Ora che il Pipita ha accettato l'esclusione, non resta che trattare l'uscita di scena: si va verso la rescissione con una stagione di anticipo per risparmiare almeno una parte dei 15 milioni lordi di stipendio (7,5 netti) dovuti al giocatore, il quale però li pretende tutti.

higuain sarri

 

Per Higuain è una questione di orgoglio. Quella cifra simboleggia l'onnipotenza a cui era arrivato cinque anni fa, all'apice della carriera: la Juventus gliela garantì per renderlo il giocatore più pagato della rosa, ovvero il simbolo dell'ascesa del club e il manifesto delle nuove ambizioni europee. I 90 milioni sborsati al Napoli in data 26 luglio 2016 iscrivono il Pipita all'albo dei record: l'acquisto più caro della storia del calcio italiano.

GONZALO HIGUAIN LA FINALE DI COPPA ITALIA PERSA DALLA JUVENTUS CONTRO IL NAPOLI

 

RECORD DI RETI E visto che la squadra partenopea è la prima rivale per lo scudetto anche e soprattutto grazie al suo centravanti, fresco dei 36 gol in campionato, record assoluto in serie A oggi condiviso con Immobile, il suo acquisto è anche un atto "politico": la Juve ribadisce di essere padrona del mercato interno. Per due anni, l'argentino si rivela all'altezza di questa etichetta. Meglio: la responsabilità è la sua benzina.

 

higuain

Si sente il centravanti di riferimento della Juve campione d'Italia, e lo è. Segna meno di quanto la Juve si aspetta, ma gioca secondo le attese, se non oltre: nel primo anno si prodiga in un lavoro sporco per equilibrare il 4-2-3-1 di Allegri, trascinando la squadra fino alla finale di Champions persa a Cardiff contro il Real, nel secondo decide la sfida con l'Inter (28 aprile 2018, da 2-1 a 2-3) che porta il Napoli alla sconfitta decisiva di Firenze.

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Ma a luglio 2018 la luna di miele si interrompe bruscamente perché la Juventus decide di sposare un nuovo, grande amore: Cristiano Ronaldo. Il portoghese ruba a Higuain il primato del mercato (la Juve lo paga 117 milioni), il ruolo di leader tecnico nel reparto avanzato, il posto in campo e nei bilanci del club: firma infatti per 31 milioni netti all'anno, rendendo il Pipita un lusso superfluo, la vittima sacrificale.

 

Ventitré giorni dopo l'annuncio di Cristiano, Higuain viene ceduto in prestito al Milan per 18 milioni, con il diritto di riscatto fissato per altri 18. Il Pipita la prende sul personale. Si sente scaricato e lo dimostra nello scontro diretto: sbaglia un rigore e rimedia un'espulsione.

 

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A gennaio, dopo aver declinato la partecipazione alla Supercoppa in terra araba proprio contro l'ex, toglie il disturbo ed emigra a Londra per trovare la pace con Sarri. E invece: 18 presenze e soltanto 5 gol, troppo poco per guadagnarsi il riscatto. Ma il destino trasforma il fallimento in una seconda occasione: mentre Higuain torna a Torino, Sarri diventa allenatore della Juve. Così Higuain rifiuta la cessione e gioca l'ultima annata in bianconero, restando però nella penombra: 44 presenze e 11 reti, troppo poco, stavolta, per guadagnarsi la conferma e altri 7,5 milioni sul conto in banca.

 

COME RIBERY Infine, arriva Pirlo che prima in privato e poi in pubblico annuncia il taglio di Higuain. Non è una novità, lo è semmai il fatto che quest' ultimo abbia accettato la scelta del club.

 

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Almeno così sembra, al netto delle bizze sui soldi. È il primo passo, necessario ma non sufficiente, per la redenzione. La Fiorentina si è fatta avanti, in attesa di una rescissione: promette un ingaggio in stile Ribery (biennale da 4 milioni all'anno) e la centralità nell'attacco viola.

 

Se Higuain, ormai 32enne, lo interpreterà come un passo indietro, firmerà la sua condanna professionale. Se invece prenderà in considerazione la Fiorentina come l'ultima affascinante sfida della carriera, farà un passo in avanti. In attesa del giudizio del campo.

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higuain con il fratello
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