I RIGORI SONO QUELLE SFIDE DAGLI 11 METRI IN CUI ALLA FINE VINCE DONNARUMMA - GIGIONE NON HA MAI PERSO NELLE LOTTERIE DAL DISCHETTO: CINQUE SU CINQUE, TRE VOLTE CON IL MILAN E DUE CON L'ITALIA - HA PARATO I TRE PENALTY DI QUESTO EUROPEO A MORATA, SANCHO E SAKA TUTTI DALLA STESSA LA PARTE, IL SUO LATO FORTE A SINISTRA - DOPO LA RESPINTA DECISIVA NON HA ESULTATO: VOLEVA FARE IL GRADASSO O NON AVEVA CAPITO CHE ERA FINITA?
-Un premio che mi riempie di orgoglio e soddisfazione e che sono felice di condividere con i miei fantastici compagni. GIOCO DI SQUADRA ?? #RinascimentoAzzurro #Nazionale #Azzurri #VivoAzzurro #EURO2020 @azzurri pic.twitter.com/5EESkI9gLq
— Gianluigi Donnarumma (@gigiodonna1) July 12, 2021
Estratto di un articolo di Emanuele Gamba per "la Repubblica"
«Io come Buffon? Gigione è il più forte di tutti, io cerco di dare il massimo». Gianluigi Donnarumma mostra umiltà ma la Coppa è anche, se non soprattutto sua. L'uomo grande come un mulino e che mulina le braccia come gigantesche pale ha ormai un suo repertorio di classici.
Sono sempre gli stessi ma non vengono mai a noia, sono implacabili repliche ma sembra sempre la prima volta: c'è uno che va sul dischetto con la faccia di chi va al patibolo, ci riflette un po' e poi decide di tirare da quella parte là, perché prima o poi vorrà o no buttarsi dall'altra parte, quel gigante vestito di giallo?
E invece no, Gigionissimo Donnarumma vola alla sua sinistra e prende il rigore. Ne prende uno a Sancho e vuoi che non ne prenda uno pure a Saka, come lo prenderebbe a tutti quelli che osassero provare a fregarlo dalla "sua" parte.
Donnarummissimo, se si va ai rigori vince lui: cinque su cinque, tre volte con il Milan e due con l'Italia. Adesso è in corsa con Messi per il Pallone d'oro, e intanto si è preso il premio di miglior giocatore del torneo.
A Parigi troverà altre coppe da alzare. Le Moulin Jaune. «Il gol preso a freddo poteva ammazzarci ma noi non molliamo mai, nemmeno un centimetro. Sapete tutti da dove siamo partiti. Ora siamo arrivati qui. Non è stato facile, ma siamo stati grandiosi».
Alla fine è andata come con la Spagna, stessa porta stesso eroe, anche se stavolta al sorteggio Chiellini non se la sente di scherzare con Kane. Comincia Berardi, spiazza Pickford ed è un sollievo, visto che un paio d'anni fa non azzeccava un rigore.
Poi Kane, freddo e implacabile, castiga Donnarumma. Belotti prende una lunghissima rincorsa ma stavolta non stanga con sbrigativa rabbia come mercoledì, stavolta ha la faccia con l'ansia tra i lineamenti e si fa intuire il tiro da Pickford.
Maguire, l'idolo di Wembley (cantano di continuo una canzoncina dicendo che lo adorano perché beve tanta vodka e ha la testa grossissima), calcia benissimo così come Bonucci, perché questi sono difensori di classe. Rashford fa una corsetta di passetti, si ferma, tira un tiro furbetto, spiazza Donnarumma ma prende la base del palo. Sembrava Zaza in Francia.
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