LA SAMPD’ORO DI VIPERETTA –  VIALLI CHIAMA FERRERO E SBLOCCA LA TRATTATIVA A NOME DI UN FONDO AMERICANO PER LA CESSIONE DEL CLUB  - VIPERETTA CHIEDE 132 MILIONI: CONSIDERATI I 32 DI DEBITI DEL CLUB, USCIREBBE DI SCENA, DOPO QUASI 5 ANNI DI GESTIONE, CON 100 MILIONI PULITI - IL GRUPPO VIALLI, CHE ALL' INIZIO DELLA TRATTATIVA AVREBBE OFFERTO 50 MILIONI, SAREBBE VIA VIA SALITO FINO A SFIORARE QUOTA 100…

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Dario Freccero per la Stampa

 

ferrero ferrero

Cessione Samp, ci siamo davvero. Dopo mille smentite della trattativa, ieri la prima conferma indiretta. Vialli e Ferrero si sono sentiti al telefono per concordare i termini finali del closing. Hanno parlato di soldi, di tempi, di progetti e di futuro. Anche di conferenza stampa per l' annuncio, se tutto andrà come sembra.

 

A questo punto la cessione, non al fondo americano York Capital, bensì a un altro fondo nato da una costola dello York gestito da tre conoscenti di Vialli, sembra vicinissima. Quanto vicina? Cinque giorni, entro il prossimo weekend. C' è infatti un ultimatum che il Viperetta, attraverso il suo entourage, ha recapitato domenica scorsa. Recitava più o meno così: «Se siete interessati, avete due settimane per concludere oppure addio».

 

vialli vialli

E ieri, alla scadenza della prima settimana, ecco questo contatto telefonico tra Ferrero e Vialli che, prima di ieri, a parte un' occasione benefica allo Stadio Ferraris anni fa, non si erano mai parlati.

 

Il colloquio è stato gioviale, con Vialli che avrebbe manifestato la sua impazienza e volontà di chiudere e Ferrero che da abile commerciante avrebbe rilanciato dicendo di avere altri interessati, in particolare un altro businessman di origine arabe che, attraverso un fondo stavolta inglese, ha chiesto un incontro nei prossimi giorni per proporre a sua volta l' acquisto ma con una condizione bizzarra: che Ferrero resti presidente.

VIALLI MANCINI VIALLI MANCINI

 

Le cifre? Viperetta partiva da una richiesta di 200 milioni, poi 150, 140, adesso si sarebbe deciso ad accettare 132, considerati i 32 di debiti del club. Significherebbe uscire di scena, dopo quasi 5 anni di gestione, con 100 milioni puliti, non avendo pagato nulla al predecessore Garrone al momento del subentro.Il gruppo Vialli, che all' inizio della trattativa avrebbe offerto 50 milioni, sarebbe via via salito fino a sfiorare quota 100.

 

Ora si tratta di capire se salirà davvero a 132 come si aspetta Ferrero. Le sensazioni sono positive, Vialli al telefono avrebbe confermato le intenzioni. C' è anche già un sostanziale quadro societario futuro: Vialli farebbe il presidente, ma alla gestione societaria resterebbe Antonio Romei, così come rimarrebbe pressoché immutato il comparto tecnico, con il ds Osti per il mercato (con più dubbi su Sabatini). Giampaolo ha un altro anno di contratto, ma il suo futuro è da verificare. Dietro Vialli ci sarebbero invece tre investitori stranieri, di cui uno suo amico da tempo, gestori di un fondo americano nato da una costola del fondo York.

vialli vialli

 

Che vogliono entrare nel mondo del calcio certi che, tra l' esperienza e la visibilità di Vialli, la macchina della Samp che funziona e fa utili, e i conti a posto, l' affare a quelle cifre sia quasi blindato. Inutile stavolta chiedere a Ferrero, però: «Io ho sempre detto che la Samp, come tutto, è in vendita solo se ci sono una valutazione equa e un progetto di qualcuno che voglia portare avanti ciò che io ho fatto in questi anni.

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Se ci saranno soldi veri, lo saprete. Il resto si vedrà».

 

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