Mario Sconcerti per "Il Corriere della Sera"
ALLEGRI 
Stramaccioni camp resize Il Milan trova la Champions in fondo a una partita a Siena che nessuno immaginava così vera. La Fiorentina finisce trionfando, conferma di giocare il calcio migliore, ma l'Europa buona va ad Allegri. Sarebbe un errore adesso non solo cambiarlo, ma perfino discutere questo Milan. Soprattutto sarebbe una perdita di tempo. Allegri è certamente quanto di meglio ci sia adesso in giro, Europa compresa. Possono esserci virgole di differenza, ma non valgono mai il rischio di un cambio.
ALLEGRI E BERLUSCONI Il suo Milan ha meritato il terzo posto per lo straordinario girone di ritorno, non per la partita di Siena. Il rigore è molto largo e senza il rigore non c'era rimonta. In tanti anni di calcio (e da tifoso) ho imparato spesso a farmi inutilmente girare le scatole, ma a rispettare sempre il risultato. Sbaglierebbe adesso il Milan se pensasse che questo girone di ritorno lo sollevi dal mettere pesantemente mano al mercato. La squadra ha perso 5 punti sulla scorsa stagione. Il nuovo inizio è stato l'arrivo di Balotelli, straordinario giocatore, rigido, con lunghe pause, ma quasi eccezionale. Ora serve una nuova difesa e un nuovo centrocampo. Serve anche di più all'Inter, a cominciare da un nuovo allenatore.
galliani e allegri Fa sorridere che a Milano il tecnico in discussione sia Allegri. Stramaccioni ha senz'altro talento ma nessuna esperienza. Ha perso tempo a cercare un modulo mai trovato, non ha saputo dare un gioco alla squadra, ha accettato un mercato ufficialmente modesto, ha perso per strada mezza squadra come infortuni ma anche come rapporti.
balotelli contro i cori 
MORATTI SVENTOLA L INTERÈ impossibile non definire un disastro il suo cammino. Una fila lunghissima di record negativi, un andamento quasi incredibile che cancella anche tutto il buono che indubbiamente il tecnico possiede. Moratti comanda e ha il diritto di scegliere. Ma ieri notte a San Siro è certamente cambiato qualcosa. Una grande squadra non può andare avanti sulla fiducia. Ha il dovere di tornare a cercare subito i risultati. Si chiude qui un campionato abbastanza modesto. Vedremo le spiegazioni più nei particolari nei prossimi giorni. La differenza con l'Europa però non è mai stata così evidente. Ci siamo turchizzati, come e più di loro ormai anche noi viviamo nella convinzione di essere quello che non siamo. Però domani è un altro giorno. E nel frattempo ognuno potrà godersi il grande divertimento di tre mesi di estate e di mercato.
