SARRI HA UNA SOLA SPERANZA: HIGUAIN – L’INFORTUNIO DEL PIPITA (E LE SUE QUESTIONI FAMILIARI E DI MERCATO) HANNO COMPLICATO I PIANI DELLA JUVE, CHE NON HA UN BOMBER DI RISERVA – CRISTIANO RONALDO NON VUOLE AGIRE NEL RUOLO DI ‘NOVE’ E DYBALA NON HA IL PASSO – CR7 NON SEGNA DA 4 PARTITE E LA JUVE RISCHIA IL RECORD NEGATIVO: PER TROVARE DUE PARTITE DI FILA SENZA GOL BISOGNA RISALIRE AL 2015…
-Gianluca Oddenino per “la Stampa”
Doveva valere solo per i tifosi, ma le porte chiuse sono diventate una strana abitudine anche per la Juventus. Un po' a sorpresa, visto l' attacco stellare che può schierare Maurizio Sarri, ma qui lo stravolgimento del calcio post-virus c' entra poco.
Le difficoltà palesate dai bianconeri nelle prime due partite dopo la lunga sosta hanno già fatto scattare l' allarme rosso: zero gol, pochi tiri tentati e scarse idee offensive non sono lo score giustificabile da chi può affidarsi ad un tridente con Douglas Costa, Dybala e Ronaldo.
Oggi alla Continassa, alla ripresa degli allenamenti dopo il giorno di vacanza concesso dal tecnico, ci sarà tempo e modo di affrontare una situazione che sta creando pericolosi malumori nel mondo juventino.
Anche perché per ritrovare due partite di fila senza gol bisogna risalire a cinque anni fa, quando nell' ottobre del 2015 maturò un doppio 0-0 tra campionato (Inter) e Champions (Borussia M' gladbach).
Era una Juve in difficoltà, reduce dalla partenza peggiore di sempre in Serie A e con Allegri in bilico sulla panchina, ma era anche una Juve senza CR7. Per questo un digiuno del genere fa ancora più rumore e lunedì sera, a Bologna contro il pericoloso Bologna, serviranno certezze, gol e punti per evitare guai peggiori.
Non c' è solo in ballo un pezzo di storia, questa volta negativa perché solo una volta negli ultimi vent' anni i bianconeri non hanno segnato per tre partite di fila (era la primavera del 2006), ma anche e soprattutto il futuro della Juve.
Provato anche il 4-4-2
La lotta scudetto riparte con le debolezze mostrate in Coppa Italia dalla capolista e il rebus di un attacco improvvisamente ritrovatosi con il mal di gol.
Il 4-3-3 senza Higuain non può funzionare, perché un centravanti vero ci vuole: Ronaldo ha fatto capire che non vuole agire nel ruolo di "nove" e Dybala non ha il passo (oltre che il fisico) per fare da boa.
L' infortunio muscolare del Pipita, figlio di una condizione psico-fisica non ottimale anche per questioni famigliari e di mercato, ha complicato i piani di una Juve senza bomber di riserva.
Sarri adesso si aggrappa al suo ex pupillo, visto che gli esperimenti tattici (compreso un 4-4-2 poco redditizio) non hanno fruttato: qualcosa non ha funzionato dopo settimane di allenamenti intensi e la squadra sembra non seguire fino in fondo lo spartito.
Per questo tocca all' allenatore trovare una soluzione in tempi rapidi, in attesa di recuperare Higuain, oltre a rimettere CR7 nella condizione di poter fare la differenza. Non è solo una questione fisica, anche se il portoghese non è apparso brillante nei primi 180 minuti, ma di dare un sostegno adeguato al giocatore più forte e prolifico.
L' inquietudine di Cristiano Ronaldo si è manifestata sul campo di Roma dopo la sconfitta ai rigori contro il Napoli (seconda finale persa consecutivamente in carriera: mai successo prima) e poi con le parole della sorella («Come si può giocare così?») che rischiano di aprire pericolose fratture.
Il penta Pallone d' Oro non segna da 4 partite, anche se di mezzo c' è una pausa forzata di tre mesi, e inconsciamente potrebbe aver deciso di puntare tutto sulla Final Eight di Lisbona (ovvero casa sua) per farsi trovare pronto all' appuntamento Champions di agosto. Rischio calcolato o azzardo, ma la Juve ha bisogno di Ronaldo adesso. E Sarri più di tutti.