SI SONO MESSI TALMENTE PAURA CHE NON SANNO COME FAR FUORI LUNA ROSSA - NEW ZEALAND TENTATA DALL’IDEA DI UNA AMERICA’S CUP FAST AND FURIOUS: L’ANNO PROSSIMO ALL’ISOLA DI WIGHT CONTRO GLI INGLESI DI INEOS. I "KIWI" PENSANO ALLA SFIDA A DUE (SENZA SELEZIONE DEGLI SFIDANTI) ANCHE PER FRENARE LA FUGA DEI SUOI GIOVANI VELISTI, IL TIMONIERE PETER BURLING IN PRIMIS, CHE HANNO RESPINTO L’ARREMBAGGIO DI LUNA ROSSA…


Gaia Piccardi per il "Corriere della Sera"

 

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Se la vela di Coppa America ha un Leo Messi, è Peter Burling, primus inter pares di Team New Zealand, una squadra dove le gerarchie non esistono e, se esistono, non vengono fatte pesare.

 

Sul ragazzo di Tauranga, 30 anni, il più giovane timoniere della storia a vincere la Coppa America (Bermuda 2017) e poi a difenderla (Auckland 2021), in queste ore stanno piovendo offerte milionarie. Conservato il trofeo, ora la missione di Matteo De Nora, presidente di Team New Zealand con radici italiane, è difendere la squadra dall' assalto del vela-mercato internazionale.

Matteo De Nora

 

Rimettere in palio la coppa nel 2024 sarebbe troppo tardi e il governo della premier Jacinda Ardern garantisce i fondi solo per una difesa a Auckland. E allora, accettati ieri gli inglesi di Ineos Uk, sconfitti da Luna Rossa nella finale di Prada Cup, come challenger of records della 37 a America' s Cup (cioè numero uno degli sfidanti: il partner con cui riscrivere classe di barche, tempi e regole dell' evento), ecco nascere lo scenario di una coppa fast and furious l' anno prossimo a Cowes, intorno all' Isola di Wight, dove 170 anni orsono questa interminabile regata chiamata Coppa America salpò. Una sfida a due, senza selezione dei challenger cioè (quindi senza Luna Rossa...), tra Team New Zealand e Ineos, mentre tutti gli altri restano a guardare.

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Un evento unico nel suo genere - oltre alla regata primigenia del 1851, ha due soli precedenti nella storia più recente: Stars&Stripes contro Kz1 nell' 88 e Oracle contro Alinghi nel 2010 -, che l' armatore di Ineos, il miliardario inglese Jim Ratcliffe, sarebbe disposto a finanziare generosamente.

 

SIR JIM RATCLIFFE

L' habitat naturale di Team New Zealand resta Auckland, casa. Però dal defender non possono non essere valutate le ricche offerte che arrivano dall' estero: Inghilterra ma anche Qatar, Singapore, Europa (né Italia né Francia). «Non abbiamo ancora deciso niente - conferma De Nora -. Abbiamo tre mesi per poter negoziare con il governo neozelandese, che ha la priorità, un accordo soddisfacente per entrambi».

peter burling

 

Riuscire a tenere in squadra la formidabile generazione di velisti che si è brillantemente difesa dall' arrembaggio di Luna Rossa è garanzia di vittorie.

 

bertelli

Burling, certo, ma anche gli altri marinai classe '91: Junior e Maloney. E poi Tuke, il flight controller del '90. La gioventù è anche nei cervelli: Elise Beavis, ingegnere donna delle performance, classe '94. Il futuro è già a bordo.

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Patrizio Bertelli
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PATRIZIO BERTELLI
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