SORPASSO INTER! DERBY SHOW A SAN SIRO, TRIS DEI NERAZZURRI, SPALLETTI E’ DI NUOVO TERZO – LA CLAMOROSA LITE TRA KESSIE’ E BIGLIA (CHE POI FANNO PACE IN TV), GATTUSO: "PER COME CONCEPISCO IL CALCIO, NON ESISTE UNA SCENA COSI’" – LA STOCCATA DI SPALLETTI A ICARDI: “FACCIO I COMPLIMENTI A CHI FA PARTE DEGLI SPOGLIATOIO” – IL MILANISTA SALVINI: "SE NON GIOCHI A CALCIO PER 70 MINUTI E' GIUSTO CHE TU PERDA. MA KESSIE' DEVE GIOCARE PER FORZA?" - VIDEO

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Alessandra Gozzini per gazzetta.it

inter esultanza inter esultanza

È il derby che segna il controsorpasso dell'Inter, in festa sotto la Nord, e una notte amarissima per il Milan. Non ci sono novità nelle formazioni – in campo quelle annunciate – ma la sorpresa arriva tre minuti dopo il fischio d'inizio. Il derby tanto atteso ha già preso una direzione favorevole all'Inter, con il gol di Vecino. Il più rapido dal 2011, quando Pato segnò dopo 43 secondi. Ma c'è ancora un'intera partita da giocare e le premesse non cambiano: è una sfida che decide il terzo posto e una partita che può segnare una distanza netta tra le milanesi e le romane (e l'Atalanta, a pari punti con la Lazio). Oltre che alla classifica il derby decide l'umore: il Milan arriva da cinque vittorie consecutive, l'Inter era caduta qui giovedì e uscita dall'Europa League. Ecco, nonostante l'impegno in più della settimana è la squadra di Spalletti ad avere idee più lucide, a essere più aggressiva e quindi a sembrare più fresca nel fisico.

 

SUBITO VECINO — Il gol iniziale si riallaccia a quello nel recupero del derby precedente: errore di Romagnoli in marcatura, uscita così così di Donnarumma e sulla sponda di Lautaro c'è la deviazione vincente di Vecino. All'andata era stato decisivo un altro sudamericano (Icardi, nemmeno allo stadio) servito da un cross del solito Vecino che da rifinitore è diventato uomo-gol. Cinque minuti dopo Paquetà (un paio di brutti palloni persi) ha un'occasione dalla distanza: preciso ma Handanovic respinge. Dal possibile pareggio al possibile raddoppio interista: le occasioni sono due e molto più semplici di quella capitata a Paquetà. Ancora doppio Vecino: di testa impegna Gigio e sul traversone basso di Perisic spara alto dall'altezza del rigore.

milan inter musacchio romagnoli milan inter musacchio romagnoli

 

QUASI RISSA — Paquetà è l'unico a restare negli spogliatoi: dentro Castillejo. Quello che succede dopo è invece identico al primo tempo: passa il doppio del tempo, sei minuti, perché l'Inter segni. Stavolta su azione d'angolo è De Vrij a colpire di testa. Donnarumma si allunga e vede il pallone sfilare, ora senza colpe. Per il Milan un brutto colpo e a "tradire" è più che altro la difesa, il baluardo delle ultime partite: da novembre scorso contro la Juventus non subiva più di un gol in una partita di campionato. Bakayoko, il nuovo leader della mediana rossonera, invece non tradisce: la riapre segnando di testa su perfetto assist di Calhanoglu. San Siro ritrova entusiasmo e Gattuso lancia Cutrone – un attaccante – per Rodriguez – un difensore. La prima illusione dura appena dieci minuti: Castillejo stende Politano in area.

 

inter lautaro inter lautaro

Lautaro è il nuovo rigorista e non sbaglia. Ancora meno – quattro minuti – dura il doppio vantaggio nerazzurro: stavolta da azione d'angolo è Musacchio a segnare sulla respinta corta di Handanovic. Che si riscatta su Castillejo (testa) ed evita la rimonta. L'illusione rossonera resta tale. C'è tempo anche perché la Var corregga da rosso a giallo il cartellino che Guida mostra a Conti. Un derby intenso e pieno di gol. Pessimi gli ululati a Kessie sentiti in un paio di occasioni. E il "devi morire" a De Vrij a terra. Pessima anche la rissa sfiorata in panchina tra Kessie – appena sostituito - e Biglia, separati a forza dai compagni.

 

KESSIE-BIGLIA

Da gazzetta.it

Tensione altissima sulla panchina del Milan nel secondo tempo del derby con l'Inter. Protagonista Franck Kessie, sostituito al 69' da Andrea Conti. Circa cinque minuti dopo il cambio, il centrocampista ivoriano è stato beccato delle telecamere in preda a una collera incontenibile: le sue urla erano dirette al compagno di squadra Lucas Biglia, anch'egli in panchina. C'è stato bisogno dell'intervento dei compagni, su tutti Abate e Ricardo Rodriguez, per fermare la furia del numero 79 ed evitare che la situazione degenerasse.

 

spalletti 3 spalletti 3

LA PACE IN TV — Kessié e Biglia si sono presentati insieme a fine partita davanti alle telecamere di Sky Sport. L'ivoriano ha giustificato così il suo comportamento: "È stata l'adrenalina della partita. In quel momento avevo voglia di vincere e quando mi ha cambiato il mister ero nervoso. Chiedo scusa a Lucas, è più grande di me, e chiedo scusa anche ai tifosi e al mister". Poi Biglia ha aggiunto: "Il primo responsabile sono io. Devo capire il momento, sa cosa gli ho detto e perché, ma non c'è nessun problema. Abbiamo fatto una figuraccia e mi dispiace per tutti. Abbiamo parlato. Tutti vogliamo vincere, non sono cose da fare davanti a tutti. Siamo qui per chiedere scusa alla società, ai tifosi e al mister. Mi vergogno. Stavo fuori, dovevo riflettere e avere più tranquillità. Se ero nervoso perché non ho giocato? No no, io lo capisco, sono grande, parlo tanto con il mister e lo staff".

 

3. SALVINI

Dal profilo Instagram di Matteo Salvini

 

Se non giochi a calcio per 70 minuti su 90, se non ci metti l’anima, se metti in campo “giocatori” che hanno la voglia, la grinta e la forma fisica di un bradipo, é giusto che tu perda.
Ma Kessie deve giocare per forza?
Forza Milan sempre.

 

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