SPINGENDO CONTE E MOURINHO PIU’ IN LA’ – SPALLETTI PROVA A RESISTERE: “SONO IN BALLO LE NOSTRE CARRIERE. E' UN MOMENTO IN CUI È LECITO METTERE IN DISCUSSIONE TUTTO. MA NON È TUTTO DA BUTTARE. IN ESTATE IO E L’INTER CI SIAMO LEGATI PER TRE ANNI PERCHÉ SI DOVEVA FARE UN PERCORSO. SE NON SONO CAMBIATE NEMMENO PER LA SOCIETÀ MI FA PIACERE, MA NESSUNO PUÒ AIUTARCI…

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Tiziana Cairati per repubblica.it

 

Luciano Spalletti in vista della partita contro il Parma in programma domani al Tardini chiede ai giocatori di metterci "cuore, perché è il cuore che fa la differenza". Il tecnico dell'Inter prosegue sottolineando che per invertire la rotta "bisogna migliorare diverse cose, una non basta". Domani non ci saranno Keita e Borja Valero, il primo tornerà nella prossima partita, per lo spagnolo bisogna valutare l'infortunio "che pensavamo fosse più leggero", ha concluso l'allenatore. 

 

Cosa si aspetta di vedere a Parma. Basta il risultato?

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"E' un momento in cui, visti i risultati, è lecito mettere in discussione tutto. Ma si rischia di fare ulteriore confusione e ci sono cose che vanno difese e che bisogna far riconoscere ai calciatori. Non è tutto da buttare. Quando non si fanno risultati i discorsi vanno a zero perché quello conta: andare in campo e fare una prestazione che serva alla squadra per ripartire, ma ci sono cose che dobbiamo portarci dietro. Mi aspetto di andare a giocare la partita per fare risultato mettendoci contenuti che ci hanno portati ad essere migliori nel lavoro fatto in questi diciotto mesi".

 

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La soluzione può essere lavorare più sulla tattica o sulla testa?

"Sulla testa, sulla tattica si può fare piccole modifiche perché lo scorrimento delle partite ha dimostrato che le scelte fatte erano giuste. Certo in una partita come questa si deve mettere in campo oltre a tattica e tecnica anche un po' di cuore, è il cuore che riesce a fare la differenza".

 

Qual è la cosa più urgente da migliorare?

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"Sono diverse perché una non basta. La partita contro il Rapid Vienna potrebbe sembrare abbordabile, ma per quanto fatto vedere nelle ultime uscite non è così. C'è in ballo la nostra qualità professionale, bisogna uscire da questo momento. Le partite, se ci arrivi con la forza mentale che hai e la squadra che è nelle condizioni di esprimere il proprio massimo si possono vincere tutte".

 

Cosa vi è mancato di più nel 2019? Quanto è importante ritrovare Icardi?

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"Quello che ci è mancato è l'ultimo pezzetto di quello che sono le nostre qualità, poi ci è successo qualcosa che ci è venuto contro, particolari che succedono in tutte le squadre: qualche divagazione sul mercato, infortuni, squalifica. Icardi è dentro queste cose. Se la squadra non funziona non c'è bomber che possa mettere a posto le cose. E' tutto l'insieme che deve migliorare".

 

Da dicembre in poi l'Inter segna meno. Pensa che la motivazione sia legata a meno gol di Icardi o ci sono difficoltà più di squadra? Di che natura?

"In base alle analisi fatte, ci sono giocate che avrebbero meritato conclusioni diverse. In base alle statistiche ne abbiamo fatte più in questo periodo che nel passato. Sta tutto nel riuscire a prendere il massimo da quelli che sono i momenti, ma ora non è che siamo bravissimi a sfruttarli nella loro totalità. Dobbiamo andare a fare una prestazione importante, delle piccole missioni nella partita in cui portare a casa il risultato. Nelle corse, nei contrasti, nei duelli fisici fatti di colpi di testa, perché poi sulle palle inattive siamo più forti di quello che stiamo facendo vedere, sia nel fare gol che nel prenderlo. Se ne esce solo col lavoro. Analizzando velocemente, con onestà e lucidità, quel che dobbiamo fare e pigiare forte nella direzione delle scelte che facciamo"

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Quanto sono state importanti le dichiarazioni di Marotta per lei? E' d'accordo sul fatto che manchi personalità in rosa?

Per quanto riguarda Marotta per me è come dice lui, il messaggio della società è sempre stato lo stesso. In estate ci siamo legati per tre anni perché si doveva fare un percorso. Se non sono cambiate nemmeno per la società mi fa piacere, ma tra me e la squadra che va in campo nessuno può aiutarci nello sviluppo della partita, così come nessuno può fermarci. Per cui si va lì dentro per onorare la maglia, i tifosi, il club, me stesso, il rispetto per tutti quelli che lavorano nell'Inter. Le risposte non le dobbiamo dare a voi (giornalisti), o per lo meno anche, ma quelle importanti bisogna darle in partita. Durante la ricerca del risultato. Poi è chiaro che ci siamo dentro con tutti e due i piedi perché ora servono i risultati e velocemente".

 

Come ha visto Keita e Nainggolan? E Borja Valero?

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"Keita a disposizione dalla prossima gara, non domani. Nainggolan nell'ultima gara l'ho visto meglio, da lui mi aspetto grandi reazioni e grandi cose. Lui può dare qualcosa in funzione delle esperienze vissute. Borja non è a disposizione, bisogna valutare questo infortunio che pensavamo fosse più leggero".

 

 

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