MA COME: RISCHIAMO UNA NUOVA ONDATA DI COVID E CHIUDIAMO TUTTI GLI HUB VACCINALI? - SONO STATI DISMESSI I CENTRI MAGGIORI, COME I CAPANNONI DI BOLOGNA E PRATO. DA 3.000 CENTRI SI PASSA A 2.300 MA SONO SOPRATTUTTO AMBULATORI O CASE DELLA SALUTE, APERTI SECONDO GLI ORARI DELLE USL, CON IL SUPPORTO DEI MEDICI DI FAMIGLIA - L'IMMUNIZZAZIONE VA A RILENTO E MANCA UNA CAMPAGNA EFFICACE PER I 12 MILIONI DI ANZIANI E FRAGILI ANCORA SENZA QUARTA DOSE…

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Estratto dell’articolo di Eleonora Capelli e Viola Giannoli per “la Repubblica”

 

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Chiudono gli ultimi hub con i vaccini d'addio, proprio mentre s' invitano quasi 12 milioni d'anziani e fragili senza protezione a fare la quarta dose, i più piccoli a tornare a vaccinarsi, i resistenti a colmare le lacune di iniezioni mai affrontate. Se un anno fa, tra l'autunno e l'inverno 2021-2022, c'erano circa 3mila hub in tutta Italia, (tanti ne contava il commissario Francesco Figliuolo che guidava la campagna vaccinale) tra file chilometriche, prenotazioni h24, punture la notte di Capodanno e brindisi negli open day, oggi pure le grandi strutture che avevano resistito alla fase di normalizzazione vanno in dismissione.

 

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A geografia variabile […] rimangono 2.300 punti vaccinali, ma si tratta spesso di ambulatori o case della salute, aperti secondo gli orari delle Usl, con il supporto dei medici di famiglia. Accessibili, con o senza appuntamento, nelle grandi città, più difficili da raggiungere nei piccoli centri o per gli anziani che vivono l'angoscia delle sale d'attesa ingolfate di pazienti influenzati (più di 6 milioni di persone ha messo a letto il virus stagionale in due mesi). E nei frigoriferi giacciono 15,6 milioni di dosi. […]

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