1- SARMI AL VERTICE DI FINMECCANICA, CATTANEO ALLE POSTE E PONZELLINI ALLA PRESIDENZA DELL\'ENI: RIUSCIRÀ TREMENDINO A FAR INGOIARE A GIANNI LETTA LA SUA TRIPLETTA DEL POTERE?
A distanza di una settimana dalla famosa cena degli ossi & Bossi che si è svolta a Calalzo con i big della Lega, Giulietto Tremonti ha ancora un terribile mal di testa.
Per un uomo come lui dal fisico sottile e che nei summit internazionali si è abituato a nutrirsi di tisane, gli ossi di maiale insieme alle lenticchie, ai fagioli con la cipolla e al salame di camoscio innaffiati con la grappa e le nuvolette di sigari fetenti, sono stati una prova che ha lasciato il segno.
Da quell\'incontro comunque l\'ex-tributarista di Sondrio ha portato a casa due risultati: la fiducia che Bossi ha nei suoi confronti e l\'elenco delle cariche pubbliche sulle quali potrà fare una battaglia quando a primavera scadranno i mandati dei principali top manager.
BERLUSCONI TREMONTINella sua infinita miseria Dagospia è in grado di rivelare la tripletta di poltrone che sono nel mirino della Lega e sulle quali il ministro dovrà misurare la sua forza nelle prossime settimane.
La prima riguarda la presidenza dell\'Eni dove dal 2002 siede Roberto Poli, un uomo che il Cavaliere di Palazzo Chigi ha piazzato nel consiglio di amministrazione di Mondadori e Fininvest dopo averlo arruolato anni fa al vertice di Publitalia.
Tremonti e Gianni Letta Dal RiformistaOrmai è certo che il pistoiese Poli tornerà allo studio milanese di consulenza aziendale che ha fondato otto anni fa con Mario Morelli. È una soluzione che non dispiace al 72enne presidente dell\'Eni e spalanca le porte a uno dei commensali della terribile cena gli ossi: Massimo Ponzellini.
Sembra infatti che per il massiccio banchiere bolognese Giulietto abbia in mente di traghettarlo al vertice dell\'Eni, una poltrona più sicura e tranquilla della Banca Popolare di Milano.
sca30 roberto poli massimo ponzelliniDa alcune settimane si sapeva che Ponzellini stava corteggiando i \"barbari\" della Lega per trovare una sistemazione alternativa, e la sua presenza alla cena di Calalzo ha confermato in modo plateale il feeling dell\'ex-prodiano con il partito della Padania.
MASSIMO PONZELLINID\'altra parte bisogna ricordare che l\'amicizia di Tremonti con il pluridecorato Ponzellini risale al 2002 quando lo portò alla presidenza di Patrimonio Spa, una delle tante cariche nel medagliere di quest\'uomo che guarda il potere con la stessa intensità con cui guarda le donne.
Nella tripletta di Tremonti c\'è anche Flavio Cattaneo, l\'amministratore delegato di Terna che dal 2003 al 2005 ha guidato la Rai come il più giovane direttore nella storia dell\'azienda. Per molti anni questo architetto e manager milanese che da giovane faceva il disk jockey a Radio Lombardia \'91, è stato covato da Alleanza Nazionale, ma è riuscito a bruciare le tappe grazie ai rapporti intensi con il milieu milanese e berlusconiano.
Flavio CattaneoLa Lega però lo teneva d\'occhio da tempo fino al punto che un consigliere leghista della Rai definì \"michelangioleschi\" la sua capigliatura e i suoi tratti. Il risultato di questa simpatia ha fatto sì che alla cena degli ossi Giulietto abbia proposto di portare il fulvo Flavio Cattaneo alle Poste dove sta per scadere il secondo mandato di Massimo Sarmi.
Non si deve però immaginare che Sarmi resti in mezzo a una strada; per il manager di Malcesine dalle orecchie generose fa premio lo zelo con cui nell\'ultimo anno si è attaccato come un francobollo al ministro dell\'Economia fino al punto di rilevare per 100 milioni il Mediocredito Centrale che dovrà essere la colonna della nuova Banca del Sud.
Massimo Sarmi postinoEd è per questa ragione (alla quale bisogna aggiungere i numerosi baci della pantofola che Sarmi ha fatto nei confronti di Berlusconi) che nasce la suggestione di portare Sarmi al vertice di Finmeccanica.
L\'operazione non sarà semplice e indolore perché si tratta di convincere il comandante supremo Guarguaglini a ridimensionare il suo ruolo in una presidenza onoraria. Questa comunque è la tripletta che Giulietto vorrebbe piazzare una volta superato il mal di testa per la cena di Calalzo in cui i big della Lega gli hanno dato via libera. L\'emicrania però potrebbe ritornargli di fronte alle obiezioni del suo avversario più temibile, quel Gianni Letta che non ha fatto le vacanze alle Maldive e a Saint Moritz, ma ha lavorato sottotraccia costruendo altri cavalli di frisia contro il suo avversario di sempre.
PIERFRANCESCO GUARGUAGLINI E MOGLIE MARINA GROSSI2- IL CANDIDATO SBAGLIATO DI FEDERICA GUIDI: UN TICKET CONTRO JACOPO MORELLI
Mentre il padre Guidalberto si rotola sul pavimento della sua azienda Ducati Energia ogni volta che Marpionne mena botte sulla testa dei \"comunisti\", la figlia Federica Guidi gira per le strade di Bologna con l\'aria afflitta.
Sembra infatti che dopo mesi di grandi fatiche per portare sulla poltrona dei Giovani Imprenditori di Confindustria un suo candidato, la battaglia sia ormai perduta. Per la sua successione alla guida dei fighetti confindustriali, la Guidi aveva puntato le carte su Jacopo Morelli, un 34enne fiorentino che svolge la sua attività nella distribuzione degli arredamenti. Pur di affermare questa candidatura la signora con i capelli a caschetto e cane a ricasco ha fatto un mare di telefonate minacciose in giro per l\'Italia che hanno avuto come risultato il compattamento degli avversari.
pzcort58 federica guidi cane trudyOrmai appare chiaro che gli altri due candidati, il piemontese Davide Canavesio e il padovano Jacopo Silva, hanno deciso di unirsi in un ticket che dovrebbe portare il primo alla presidenza e il secondo sullo strapuntino di vicepresidente. I nomi di questi due giovinotti non sono particolarmente blasonati come quelli di Artoni, Colaninno e della stessa Guidi.
Jacopo Morelli con Antonella MansiNel caso di Canavesio stiamo parlando di un giovinotto che gli industrialotti torinesi hanno scelto come loro capo e di cui si ricorda soltanto una frase solenne pronunciata nel maggio scorso a Torino durante un convegno sui Giovani e il Risorgimento quando attribuì alle madri delle generazioni future le parole: \"figlio mio, sono contento del paese che ti lascio\".
Anche il padovano Silva (37 anni e un\'attività nella distribuzione di veicoli e di ricambi) non ha un curriculum strepitoso ma i due viaggiano ormai d\'amore e d\'accordo e sono riusciti a compattare i voti dei giovani imprenditori del Nord. Negli ultimi giorni sono stati avvistati in Lazio, Marche e Calabria per un road show al Centro Sud che servirà a raccogliere ulteriori consensi.
aznar03E la Guidi soffre.
3- PAN DI SPAGNA NUCLEARE: SE AZNAR VIENE ARRUOLATO DA ENEL-ENDESA, IL SUO RIVALE SOCIALISTA GONZALES ENTRA NEL CDA DELL\'ALTRO GRANDE GRUPPO ENERGETICO IBERICO, SI GAS NATURAL
Seduto in un bar di Plaza Mayor a Madrid Dagospia ha raccolto ieri la notizia della nomina dell\'ex-premier spagnolo José Maria Aznar a consulente internazionale di Endesa, la compagnia energetica di cui Enel ha acquisito nel 2007 il 92% del capitale.
Purtroppo accanto a Dagospia c\'era anche il giornalista Mario Calcaterra, corrispondente dalla Spagna del \"Sole 24 Ore\", e la notizia appare oggi sul giornale di Confindustria.
C\'è comunque qualcosa di più che Dagospia ha appreso e che vale la pena di essere raccontato. Per il suo nuovo ruolo di \"asesor externo\", quale advisor per la strategia internazionale e in particolare nell\'area latino-americana, il 57enne Aznar non riceverà soltanto un compenso di 200mila euro come scrive il \"Sole 24 Ore\", perché in caso di raggiungimento di alcuni obiettivi la quota potrebbe salire a 300mila.
GONZALES FELIPESi tratta di una retribuzione che si aggiunge alle remunerazioni che l\'ex-segretario del Partito Popolare Spagnolo ed ex-premier dal \'96 al 2004 riceve per altri suoi incarichi analoghi.
Il primo di questi riguarda la carica di consigliere di amministrazione nella holding News Corporation di Rupert Murdoch che gli frutta 77.500 euro in contanti e 92.946 euro in azioni. Questi dati Dagospia li ha scovati, dopo una robusta sangria e un piatto di tapas, nel bilancio della società di consulenza Faznartella (acronimo di Famiglia Aznar y Botella), la cassaforte del politico dai capelli laccati che nell\'ultimo esercizio ha registrato ricavi per oltre 620mila euro e profitti per 445.417 euro.
Mario RossoDa quando ha costituito la sua società di consulenza il politico madrileno ha lasciato la carica di consigliere nel fondo di investimento americano Centaurus Capital, ma è stato ricompensato da analoghi incarichi dentro due società americane, l\'immobiliare J.E.Roberts e il Doheney Global Group, quest\'ultimo di proprietà dell\'imprenditore Irwin Katsof noto per il suo impegno pro-Israele e per le sue campagne a favore dell\'energia nucleare.
Ed è proprio l\'interesse di Aznar per la costruzione di nuove centrali atomiche che sembra aver convinto Enel-Endesa ad assicurarsene le sue prestazioni. Nel dicembre scorso José Maria ha creato un think tank (Global Adaptation Institute) con lo scopo di convincere le istituzioni internazionali spagnole a investire nei reattori nucleari.
Alberto TripiLa scelta di Aznar da parte di Endesa ha comunque avuto un suo primo effetto: l\'altro grande gruppo energetico iberico, Si Gas Natural ha cooptato nel consiglio di amministrazione l\'ex-leader del Partito Socialista Felipe Gonzales che riceverà un compenso di 126.500 euro suscettibili di aumentare fino a 215mila.
4- MAR(IO) ROSSO PER TRIPI
Avviso ai naviganti: \"Si avvisano i signori naviganti che Mario Rosso, il manager che ha lavorato in Telecom, all\'Ansa e in Tiscali (dove si è dimesso nel maggio dell\'anno scorso) ha trovato un nuovo incarico nel Gruppo Almaviva degli imprenditori romani Alberto e Marco Tripi.
È di ieri la notizia che a Rosso, classe 1947, saranno affidate le relazioni istituzionali dell\'azienda di servizi informatici e call center\".