UN'ASSOLUZIONE CHE VALE 700 MILIONI - LA CORTE D'APPELLO DI FIRENZE RIBALTA IL PRIMO GRADO E ASSOLVE GLI ALEOTTI, NEL PROCESSO SULLA CASA FARMACEUTICA MENARINI. GLI EREDI DEL PATRON SERGIO ERANO IMPUTATI PER RICICLAGGIO. I GIUDICI HANNO ANCHE DISPOSTO LA RESTITUZIONE DI BENI SEQUESTRATI PER 700 MILIONI (ALL'INIZIO ERANO 1,2 MILIARDI). LA DIFESA, TRA CUI L'IMMANCABILE FRANCO COPPI, ESULTA: ''VITTORIA PIENA''

-

Condividi questo articolo


 

FRATELLI ALEOTTI - 1 FRATELLI ALEOTTI - 1

  1. MENARINI: CORTE APPELLO ASSOLVE FRATELLI ALEOTTI

 (ANSA) - La corte di appello di Firenze, riformando la sentenza di primo grado, ha assolto i fratelli Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, figli del patron Sergio Aleotti nel processo Menarini dove erano imputati di riciclaggio.

 

Lucia Aleotti è stata assolta dalla corte di appello di Firenze 'per non aver commesso il fatto' rispetto all'accusa di riciclaggio delle somme di denaro provenienti da dichiarazioni fraudolente ed emissioni di fatture per operazioni inesistenti, nonché dall'aver strumentalmente costituito e patrimonializzato, a fini di riciclaggio, le fondazioni Nipote e Nipote bis. Inoltre sempre Lucia Aleotti è stata assolta 'perché il fatto non sussiste' riguardo all'adesione allo scudo fiscale, per il riciclaggio, tramite le stesse fondazioni. Il fratello Giovanni Alberto Aleotti è stato assolto dall'accusa di riciclaggio 'perché il fatto non sussiste' anche rispetto all'accusa di aver concorso in reati presupposti di evasione fiscale.

ALBERTO GIOVANNI ALEOTTI ALBERTO GIOVANNI ALEOTTI

 

Assolto, come la sorella, dall'accusa di aver costituito le fondazioni Nipote e Nipote bis a fini di riciclaggio, così come per l'accusa di aver usato lo scudo fiscale come strumento di riciclaggio. La corte di appello ha rigettato il ricorso dei pm in merito all'accusa di riciclaggio di denaro provento di truffa continuata e gli appelli delle parti civili. In primo grado Lucia Aleotti era stata condannata a 10 anni e 6 mesi e il fratello Giovanni Alberto a 7 anni e 6 mesi. Confermata nelle altre parti la sentenza di primo grado, quindi restano assolti Massimiliana Landini, e dei manager Licia Proietti e Sandro Casini. Motivazioni fra 90 giorni.

LUCIA ALEOTTI LUCIA ALEOTTI

 

  1. MENARINI: CORTE APPELLO, RESTITUIRE 700 MLN AGLI ALEOTTI

 (ANSA) - La corte di appello di Firenze ha disposto la restituzione agli Aleotti di tutte le somme sequestrate a fini di confisca nell'inchiesta: furono all'inizio 1,2 miliardi di euro di cui oggi, chiuse tutte le pendenze tributarie, residuavano circa 700 milioni di euro. E' quanto risulta dalla sentenza letta oggi dal collegio e che ha assolto dalle accuse di riciclaggio i fratelli Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti.

 

  1. MENARINI: APPELLO; DIFESA ALEOTTI, VITTORIA PIENA

renzi con menarini aleotti renzi con menarini aleotti

 (ANSA) - "Vittoria piena, assoluzioni integrali. Sono state accolte in pieno le richieste difensive". Così l'avvocato Alessandro Traversi, difensore degli Aleotti nel processo Menarini insieme a Franco Coppi e Roberto Cordeiro Guerra, commenta la sentenza della corte di appello di Firenze che, ribaltando la sentenza di primo grado, assolve i fratelli Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, figli del patron Sergio Aleotti nel processo Menarini dove erano imputati di riciclaggio.

ALEOTTI ALEOTTI

 

"Per Lucia Aleotti doppia formula di assoluzione - dice Traversi dopo la lettura del dispositivo - per alcuni episodi per non avere commesso il fatto, come peraltro come avevamo chiesto noi, per altri episodi perché i fatti contestati non sussistono, quindi la formula più ampia". "Il fratello Giovanni Alberto - prosegue Traversi - è stato dichiarato non punibile per concorso nel reato presupposto fiscale, quindi è un'assoluzione anche per lui".

 

Lucia Aleotti e Giovanni Alberto Aleotti hanno seguito tutte le udienze dell'appello e anche stamani alla riapertura del processo erano presenti, poi però hanno deciso di non essere presenti alla lettura della sentenza. "L'emozione era grossa e hanno preferito così, li abbiamo avvisati via cellulare", ha detto il difensore. Poi l'avvocato Traversi si concede una citazione dal centenario della vittoria nella Prima Guerra Mondiale: "I nostri avversari dialettici risalgono le valli dalle quali erano discesi con orgogliosa sicurezza".

Lucia Aleotti Menarini e Mps Lucia Aleotti Menarini e Mps menarini menarini MENARINI MENARINI

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...