BONUS? MALUS! – ARRIVA LA FREGATURA PER GLI AUTONOMI CHE VOGLIONO RICHIEDERE L’INDENNITÀ DA 600 EURO DA DOMANI. NELLE ISTRUZIONI SUL SITO DELL’INPS SI PARLA DI UN “ORDINE CRONOLOGICO DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE” – ANCHE SE C’È SCRITTO CHE NON È UN “CLIC DAY” E CHE SI POTRÀ FARE DOMANDA ANCHE SUCCESSIVAMENTE, DI FATTO CHI ARRIVA PRIMA SI PRENDE I SOLDI, PERCHÉ NON CI SONO ABBASTANZA SOLDI PER TUTTI…”

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Valentina Conte per www.repubblica.it

 

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Uno scherzetto da primo aprile. Domani 5 milioni di autonomi potranno entrare nel sito Inps - sempre che i server reggano - e richiedere l'indennità da 600 euro prevista dal decreto Cura Italia del 17 marzo ai lavoratori rimasti senza reddito dopo lo scoppio dell'epidemia da Covid-19.

 

Il governo aveva assicurato che non sarebbe stato un "click day": chi prima arriva prende i soldi e gli altri si arrangiano. Anche perché i 3 miliardi stanziati basterebbero a coprire tutti.

PASQUALE TRIDICO

 

In realtà però il sito Inps, nelle sue istruzioni online, riporta per ogni categoria di lavoratore coinvolto, la stessa dizione: "In ragione di quanto sopra, l'Inps riconosce l'indennità in base all'ordine cronologico di presentazione delle domande". E le ragioni di "quanto sopra" sono proprio i limiti di spesa complessivi imposti dal decreto 18/2020 (Cura Italia).

 

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Ecco dunque la contraddizione. Nel comunicato diffuso il 31 marzo la stessa Inps scrive: "Si ribadisce che non si tratta di un click day. Le domande potranno essere inviate anche nei giorni successivi al 1° aprile, collegandosi al sito e cliccando sul banner dedicato che compare sulla homepage".

 

Tutto vero. Ma l'Inps sarà poi costretta dal vincolo di legge - "i limiti di spesa" - a fare una lista e pagare in ordine di presentazione delle domande. Difficile raccomandare la calma, se poi le istruzioni sono queste.

PASQUALE TRIDICO NUNZIA CATALFO
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