LA BORSA DI MILANO CHIUDE POSITIVA (+0,77%), BENE LE BANCHE - PER L’UE L’ITALIA RISCHIA DI NON RISPETTARE LE NORME SUL DEFICIT E RESTA SOTTO MONITORAGGIO - L’ISM AMERICANO SBAGLIA TRE VOLTE LE STIME SULL’INDICE MANIFATTURIERO (55,4)

Bruxelles “apprezza gli sforzi”, ma ne chiede altri già da quest’anno. Il Tesoro: “Non tiene conto di spending review e privatizzazioni” - Si avvicina l’accordo con le banche su Sorgenia e Cir vola (+7%) - Club Med apre la data room a Bonomi…

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1.BORSA: EUROPA INCERTA, MA MILANO SVETTA CON UN RIALZO DELLO 0,77%

Radiocor - Chiusura contrastata per le Borse europee, mentre e' scattato il conto alla rovescia per la riunione del consiglio direttivo della Banca centrale europea. Consiglio che giovedi' potrebbe varare misure di politica monetaria finalizzate a sostenere la crescita del Vecchio Continente e soprattutto a combattere la tendenza alla deflazione. Milano ha vantato la performance migliore, a dispetto del fatto che la Commissione europea abbia rimandato a settembre l'Italia.

IGNAZIO VISCO IGNAZIO VISCO

Bruxelles, pur apprezzando gli sforzi compiuti dal Paese, ha richiesto sforzi aggiuntivi gia' a partire da quest'anno. Nonostante la festivita', lo spread, ha chiuso stabile in area 165 punti, mentre il Ftse Mib ha vantato il rialzo piu' deciso, pari allo 0,77%. Piazza Affari ha beneficiato della performance delle banche, con il mercato pronto a scommettere che stia per aprirsi un giro di danze di fusioni e acquisizioni.

Complici le parole pronunciate la scorsa settimana dal governator e di Bankitalia, Ignazio Visco, che si e' mostrato favorevole a operazioni che puntino a un 'recupero di efficienza'. E non a caso sono state gettonate le azioni di Credito Valtellinese (+6,6%) e Banca Popolare di Sondrio (+5,3%): secondo il Corriere della Sera e' allo studio un'aggregazione. Hanno inoltre guadagnato punti le Telecom Italia (+1,6%), nell'attesa di novita' sul futuro della compagnia, alla vigilia del probabile scioglimento del patto Telco, la scatola che controlla il 22,4% delle azioni.

JOHN ELKANN MARCHIONNE JOHN ELKANN MARCHIONNE

Sono invece scivolate le St (-2,59%), pagando un report negativo di Citigroup. Fiat (+0,2) ha chiuso in positivo grazie a un colpo di reni messo a punto sul finale, nonostante i dati deludenti sulle immatricolazioni di maggio registrate in Francia, calate del 6,2%. Sul fronte dei cambi, l'euro si e' indebolito a 1,3603 dollari (1,3639 dollari venerdi'). La divisa vale inoltre 139,17 yen, mentre il rapporto fra dollaro e yen si attesta a 102,3. Per quanto riguarda il greggio , il Wti sale dello 0,28% a 102,42 dollari al barile. emi- --- Indici azionari Italia forniti da www.borsaitaliana.it

 

2.CIR: STRAPPA IN BORSA (+7%), STRETTA FINALE SU SORGENIA

sorgenia LOGO sorgenia LOGO

Radiocor - Cir vola in Borsa con il riassetto della controllata Sorgenia ormai entrato nella stretta finale. La holding della famiglia De Benedetti oggi ha chiuso in rialzo del 7% mentre il presidente Rodolfo De Benedetti, dal Festival dell'Economia di Trento, ha indicato come il negoziato con le banche prosegua e ha confermato sostanzialmente come giovedi' prossimo il cda di Cir esaminera' i conti 2013, su cui fino ad oggi restava l'incognita Sorgenia.

rodolfo carlo edoardo de benedetti con il paadre rodolfo carlo edoardo de benedetti con il paadre

Proprio il fatto che il negoziato con gli istituti di credito sia tuttavia ora in fase avanzata consentira' molto probabilmente a Cir di approvare il proprio bilancio, ovviamente in attesa che l'eventuale accordo venga firmato nelle prossime settimane. Al proposito, il lavoro dei rispettivi advisor ha consentito un buon avvicinamento tra le posizioni dei soci (Cir e Verbund) e delle banche rispetto alle schermaglie degli ultimi mesi, tanto che fonti vicine allo steering committee bancario attivo sul negozia to parlano di trattative alle battute finali.

Da definire - nell'ambito del piano che portera' le banche al 98% del capitale attraverso un aumento da 400 milioni (a servizio della conversione del debito) e un convertibile da 200 milioni - restano soltanto alcuni elementi dell'earn out che verra' concesso ai soci, alla luce dei sacrifici e degli investimeni fin qui sostenuti per portare avanti l'azienda. L'earn out e' un meccanismo di remunerazione a termine per gli azionisti che scattera' solo nel caso in cui, entro un determinato arco di tempo e rimborsato il debito, i 19 istituti futuri azionisti riusciranno a vendere Sorgenia realizzando una plusvalenza rispetto all'attuale apporto di capitale.

tirreno power centrale di vado ligure tirreno power centrale di vado ligure

Uno scenario non certo scontato ma neppure impossibile, di cui vanno evidentemente definiti ex ante tempi e condizioni. Ma la sensazione, anche a livello di advisor, e' che la strada per un accordo sia tracciata e che entro la fine del mese potrebbe finalmente concludersi la ristru tturazione del debito da 1,9 miliardi del gruppo energetico. Per definirla ulteriormente potrebbe essere gia' convocato in settimana un nuovo vertice tra banche e soci.

 

3.CLUB MED: APRE DATA ROOM A BONOMI SENZA PRONUNCIARSI SU EVENTUALE OFFERTA

Radiocor - Il cda di Club Med ha dato accesso al cda di Investindustrial (Andrea Bonomi) alla data room, per avere le informazioni che e rano state gia' fornite a Ardian e Fosun. La decisione e' stata presa dopo che il gruppo italiano ha manifestato interesse per la societa' francese. Al cda di Club Med non hanno partecipato i consiglieri in conflitto di interessi con l'offerta pubblica di acquisto lanciata da Gaillon Invest.

ANDREA BONOMI ANDREA BONOMI

Come viene precisato in una nota, questa apertura per dare a Investindustrial accesso alle informazioni non vale come pronuncia riguardo una eventuale offerta italiana. E' stato infine dato incarico al comitato istituito un anno fa, per seguire i lavori degli esperti indipendenti sull'offerta di Gaillon, di assicurare il rispetto del principio di eguaglianza tra i potenziali offerenti nella data room.

 

4.USA: ISM SI CORREGGE DI NUOVO, INDICE DI MAGGIO A 55,4 PUNTI

Radiocor - Giornata da dimenticare per l'Ism. Dopo aver pubblicato alle ore 16 un dato sull'andamento del settore manifatturiero di maggio rivelato si errato (era stato dato a 53,2 da 54,9 in aprile) ed essersi corretto un paio di ore dopo con una correzione a 56 punti, ora l'Institute for Supply Management ha ammesso in diretta su Cnbc di aver fornito nella fretta una revisione troppo ottimistica.

Secondo la seconda revisione - e la terza stima della giornata - l'indice manifatturiero si e' attestato a maggio a 55,4 punti, sostanzialmente in linea con le attese degli analisti. La prima revisione era stata motivata da un malfunzionamento del software che aveva applicato la destagionalizzazione di aprile ai dati di maggio. Poi e' subentrata la fretta. Ora, assicurano dall'Ism, i dati sono quelli definitivi.

RENZI E BARROSO RENZI E BARROSO

 

5.DEF: UE CHIEDE NUOVI SFORZI MA NON PRECISA I TEMPI, SI VEDRA' IN AUTUNNO

Radiocor - La Commissione europea oggi ha chiesto genericamente nuovi sforzi aggiuntivi per ridurre il deficit/pil strutturale anche quest'anno condizionando pero' questa richiesta all'attuale programma di bilancio definito dall'Italia nel Def e alle ultime previsioni economiche di Bruxelles. In sostanza, pur segnalando l'esistenza del rischio che gli obiettivi non vengano raggiunti senza nuovi interventi, la Commissione da' tempo all'Italia per dimostrare che le politiche decise e annunciate, specie quella della 'spending review', diano i risultati attesi. La partita, quindi, e' rinviata all'autunno.

 

6.DEF: UE, SERVONO 'SFORZI AGGIUNTIVI' ANCHE NEL 2014 PER RISPETTARE REGOLE BILANCI

Radiocor - Sulla base della valutazione del programma di bilancio e del le stime europee, la Commissione ritiene che i ministri delle finanze debbano indicare che in Italia 'sono necessari sforzi aggiuntivi, incluso nel 2014, per rispettare i requisiti del patto di stabilita' e di crescita'. Questa la conclusione dell'esecutivo europeo sull'Italia che appare in un paragrafo della parte iniziale del documento pubblicato oggi sul quale si esprimera' l'Ecofin.

RENZI VAN ROMPUY RENZI VAN ROMPUY

Sul filo di lana, dopo discussioni a livello tecnico e politico ai vertici della Commissione europea, e' comunque stato cancellato il riferimento alla netta bocciatura della richiesta italiana di spostare al 2015 (da quest'anno) la riduzione del deficit in termini strutturali richiesta per rispettare le regole del patto di stabilita'. Dalla raccomandazione finale dell'esecutivo Ue e' stata tolta la frase: 'L'esenzione richiesta dall'Italia di deviare dal percorso verso l'obiettivo di medio termine non puo' essere concessa perche' il rischio a causa del rischio di non rispettare il parametr o di riduzione del debito/pil'.

 

7.UE: REHN, BENE PROGRAMMI RIFORME ITALIA, RESTA SOTTO MONITORAGGIO

olli rehn olli rehn

Radiocor - La Commissione europea ritiene che i programmi di riforma dell'Italia per far fronte agli squilibri macro-economici (dall'alto debito alla perdita di competitivita') siano positivi e per questo motivo non ritiene di dover proseguire la procedura europea sugli squilibri. Resta pero' 'sotto stretto monitoraggio'. Lo ha detto il commissario agli Affari economici Olli Rehn per il quale 'lo sforzo per le riforme va intensificato'.

 

8.DEF: LA UE NON NASCONDE I DUBBI, MA RESTA L'APERTURA DI CREDITO ALL'ITALIA

Antonio Pollio Salimbeni per Radiocor - L'apertura di credito alla strategia del governo Renzi resta totale. Cert o, la Commissione europea ritiene che ci siano dei dubbi sul percorso di aggiustamento strutturale dei conti pubblici, chiede di 'rafforzare le misure di bilancio' per quest'anno perche' l'Italia rischia di non rispettare la regole di riduzione del debito pubblico.

Non sono dubbi da poco, ma ci sono troppe variabili aperte: dal ritmo di crescita all'effetto delle misure previste dal governo non ancora attuate o solo annunciate. A tali indicazioni di carattere generale, non segue una prescrizione sulle cose da fare oggi. Bruxelles parla della necessita' di 'sforzi aggiuntivi in particolare nel 2014', ma non ne specifica contenuti e dimensioni. Nella conferenza stampa il commissario Olli Rehn preferisce usare una terminologia piu' morbida: se necessario occorrono nuove misure. Non e' detto, appunto, che sara' necessario.

OLLI REHN OLLI REHN

Da qui alla fine dell'anno c'e' tempo per verificare se 'spending review' e misure messe in cantiere dal governo, privatizzazioni comprese, daranno i risultati attesi (quando la Commissione parla di programma ambizioso di solito vuol dire che e' di difficile attuazione). Sul tavolo c'era fino all'altra notte un chiaro e netto no alla richiesta di rinviare al 2015 un taglio strutturale del deficit piu' sostanzioso, ma i commissari europei hanno deciso che non era il caso. Sarebbe stata considerata una bocciatura clamorosa dell'azione di governo, rischiosa per l'effetto sfiducia sui mercati. Anche controproducente tanto piu' dopo il risultato elettorale: avrebbe dimostrato che l'approccio contabile in Europa ha la meglio sul pragmatismo.

 

9.DEF: TESORO, UE NON TIENE CONTO DI SPENDING REVIEW E PRIVATIZZAZIONI

Radiocor - 'Dal punto di vista fiscale la Commissione conferma che l'Italia rimane fra i Paesi virtuosi con un deficit/Pil al di sotto del 3%. Allo stesso tempo invita il Paese a monitorare il disavanzo strutturale e il rispetto della regola del debito in quanto, secondo le stime della Commissione, potrebbe essere necessario un aggiustamento aggiuntivo.

RENZI E PADOAN RENZI E PADOAN

Queste stime pero' - si legge in un comunicato del Tesoro che commenta le raccomandazioni espresse oggi da Bruxelles - non tengono conto di alcune voci relative alle minori spese pianificate ma non ancora specificate nel dettaglio e a maggiori introiti, come quelli attesi dalle privatizzazioni. Il governo e' fortemente impegnato a perseguire un consolidamento fiscale orientato alla crescita e a rafforzare ulteriormente la sostenibilita' del debito.

E' fiducioso - dice ancora il ministero dell'Economia - che gli interventi pianificati consentiranno di raggiungere gli obiettivi indicati nel Programma di Stabilita' e conferma il proprio impegno a introdurre e implementare le riforme strutturali che il paese attende da lungo tempo'.

 

 

 

 

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