IL CALVARIO DI CARLO MESSINA ALLE BATTUTE FINALI - L’ANTITRUST DÀ L’OK A INTESA PER L’OPS SU UBI MA DEVE CEDERE OLTRE 500 FILIALI (ANDRANNO ALLA BPER DI UNIPOL) – ORA, PER CHIUDERE, A INTESA BASTERÀ APRIRE IL PORTAFOGLI E SODDISFARE GLI AZIONISTI DI UBI, GENTA E CERA – ANCORA CONTINUA ASSORDANTE IL SILENZIO DI BAZOLI, FONDATORE SIA DI INTESA SIA DI UBI (CONSIGLIATE MESSINA DI GIRARE AL LARGO DAL GRANDE VECCHIO DELLA FINANZA BIANCA)

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Matteo Meneghello per Il Sole 24 Ore

 

Carlo Messina e victor Massiah

L’Antitrust ha autorizzato con condizioni l’acquisizione del controllo di Ubi da parte di Intesa Sanpaolo. Lo rende noto un comunicato in cui l’Autorità precisa che «l’operazione di concentrazione è idonea a produrre la costituzione e/o il rafforzamento della posizione dominante di Intesa SanPaolo in alcuni mercati locali della raccolta bancaria, degli impieghi alle famiglie consumatrici e degli impieghi alle famiglie produttrici-piccole imprese».

 

carlo messina giovanni bazoli

Analogamente, prosegue la nota, l’Autorità ha ritenuto che l’operazione possa costituire e/o rafforzare la posizione dominante di Intesa SanPaolo nei mercati del risparmio amministrato, dei fondi comuni di investimento e della gestione su base individuale di patrimoni mobiliari e in fondi, nonché nei mercati degli impieghi alle imprese di medie e grandi dimensioni e della distribuzione dei prodotti assicurativi rami vita, così da pregiudicare in modo sostanziale e durevole la concorrenza».

 

Nell'autorizzare l'operazione, l'Autorità ha imposto a Intesa SanPaolo «alcune misure di carattere strutturale per risolvere le preoccupazioni emerse in corso d’istruttoria riguardo ai possibili effetti anticoncorrenziali da essa derivanti».

 

Bazoli e Victor Massiah

In particolare, Intesa SanPaolo dovrà cedere «oltre 500 sportelli bancari, numero ben superiore a quanto offerto originariamente. Le cessioni si dovranno realizzare nelle aree geografiche in cui si registrano le maggiori criticità concorrenziali e saranno rivolte a uno o più operatori indipendenti in grado di disciplinare la nuova entità post merger».