A CHI LA DIAMO MPS? - SFUMATA LA FUSIONE TRA BANCO BPM E UNICREDIT, DA SEMPRE CALDEGGIATA DA PALENZONA, POTREBBE PRENDERE CORPO UN'ALTRA OPERAZIONE: L'AGGREGAZIONE TRA BANCO BPM E MONTEPASCHI - DIFFICILMENTE SI MUOVERÀ FOGLIA PRIMA DELLE ELEZIONI EUROPEE DI GIUGNO MA BISOGNA SBRIGARSI: C'È SEMPRE LA SPADA DI DAMOCLE DI BRUXELLES CHE IMPONE AL TESORO DI USCIRE ENTRO L'ANNO DALL'ISTITUTO SALVATO CON DENARI PUBBLICI NEL 2017 - TRA LE POSSIBILI OPERAZIONI INDUSTRIALI, C'È ANCHE LA STRADA DI BPER (CHE STA ANCORA DIGERENDO CARIGE E GLI SPORTELLI EREDITÀ DELL'OPERAZIONE INTESA SANPAOLO–UBI)

-


Estratto dell’articolo di Francesco Spini per “la Stampa”

 

fabrizio palenzona foto di bacco

Il Tesoro torna a essere libero di vendere titoli del Monte dei Paschi di Siena: lunedì è scaduto il lock-up di 90 giorni, ossia l'impegno a non procedere a ulteriori cessioni dopo il primo collegamento di fine novembre di cui era stato oggetto il 25% della banca, di cui ora lo Stato ferma ancora il 39,23%. E, puntualissime, con l'occasione, tornano le voci di un possibile ingresso nella partita del Banco Bpm.

 

Contattato, l'istituto guidato da Giuseppe Castagna «smentisce decisamente ogni ipotesi di aggregazione» […] Eppure l'uscita della Crt guidata da Fabrizio Palenzona dal capitale di Piazza Meda ha riacceso le speculazioni. A stupire molti è stato il tempismo dell'ente torinese, che […] ha preferito vendere l'1,8% del Banco Bpm due mesi prima che il Banco distribuisse dividendo e dirottare il gruzzolo sulle Generali dove Crt è salita dall'1,7% al 2%.

 

giuseppe castagna

Perché adesso? Qualche osservatore vi ha scorto due notizie. La prima è che la fusione tra Banco Bpm e Unicredit, da sempre caldeggiata da Palenzona, non è più sul tavolo. La seconda è che un'altra operazione – dagli alti rischi di esecuzione – potrebbe invece esserlo: l'aggregazione tra Banco Bpm e Siena.

 

Le fonti concordano su un punto. Difficilmente si muoverà foglia prima delle elezioni europee di giugno. Ma le grandi manovre, dal punto di vista politico, sarebbero già in atto.

GIANCARLO GIORGETTI - QUESTION TIME SENATO

Anche perché c'è sempre la spada di Damocle della scadenza, salvo nuovi accordi con Bruxelles, che impone al Tesoro di uscire entro l'anno dall'istituto salvato con denari pubblici nel 2017.

 

Tra le possibili operazioni industriali, c'è anche la strada di Bper ma è più impervia: sta ancora digerendo Carige e gli sportelli eredità dell'operazione Intesa Sanpaolo–Ubi. Per questo Ministero guidato da Giancarlo Giorgetti, specie dalle parti del dg Marcello Sala, si guarderebbe con favore all'opzione Banco Bpm, dove peraltro resterebbe da superare l'opposizione di alcuni importanti soci interni. […]

marcello sala