CICLONE UNIPOL SUL RISIKO BANCARIO - CANDIDANDO PIERO MONTANI ALLA GUIDA DI BPER, CIMBRI RIMESCOLA LE CARTE APRENDO A CARIGE E POP SONDRIO - MA È SOLO UN'ABILE MOSSA PER NON CAMBIARE L'ESITO DELLA FUSIONE FRA BPER E BANCO BPM - MA I TEMPI POTREBBERO NON CONCILIARSI (BPER È ALLE PRESE CON L'INTEGRAZIONE DEI 620 SPORTELLI DI INTESA E UBI) E QUINDI POTREBBE ESSERCI SPAZIO PER UN BLITZ DI ORCEL-UNICREDIT CHE SALIREBBE AL 24% CON MPS, SCAVALCANDO INTESA (19%) - IPOTESI VANDELLI ALL'AGRICOLE

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Rosario Dimito per “Il Messaggero”

 

carlo cimbri

Ciclone Unipol sul risiko bancario, ma come Tomasi di Lampedusa nel Gattopardo, l' ad Carlo Cimbri, nell' intervista di ieri al Sole, fa capire di voler cambiare tutto - aprendo alle ipotesi Sondrio e Carige -: secondo molti, è un' abile mossa negoziale per non cambiare l' esito della fusione fra Bper, di cui Bologna ha il 19% e Banco Bpm.

 

Quest' ultima soluzione fa comodo alle parti in causa perchè lasciare stand alone sul mercato piazza Meda, la esporrebbe all' assalto della nuova Unicredit targata Andrea Orcel, che consoliderebbe la nascita del secondo gigante bancario italiano (18%) che salirebbe al 24% con Mps, scavalcando Intesa Sp (19%) e distanziando nelle retrovie gli altri istituti.

andrea orcel

 

Ma i tempi potrebbero non conciliarsi e quindi potrebbe esserci spazio per un blitz di Orcel. In borsa la posizione di Unipol ha portato al ribasso di Bper (- 4%), Banco Bpm (- 1,8%), stranamente Unicredit (- 3,4%) mentre l' indice Ftse Mib è sceso solo dello 0,66%.

 

GIUSEPPE CASTAGNA

IL RIENTRO IN GIOCO L' arrivo di Piero Montani alla guida di Bper al posto di Alessandro Vandelli, annunciato due giorni fa, è sicuramente una novità suggestiva perché richiama in servizio un banchiere di grandi capacità come ristrutturatore ma anche nel commercial banking, un negoziatore molto duro che è quello che potrebbe servire a Unipol per trattare in posizione di maggiore forza il deal Milano-Modena:

 

PIERO MONTANI

ai valori attuali Banco tratta allo 0,33 del rapporto prezzo/tangible equity (patrimonio al netto del goodwill), Bper allo 0,43. Cimbri aveva ingaggiato Montani a metà febbraio: tra i due c' è un rapporto consolidato che risale a 17 anni fa quando Unipol acquisì 19 filiali in Sicilia e uno a Cagliari da Antonveneta. «E' una partita a scacchi e niente si deve prendere al valore facciale», spiega uno dei grandi banchieri coinvolti.

 

IPOTESI VANDELLI ALL' AGRICOLE Vandelli lascia Bper dopo 37 anni di cui sette da ad. Dovrebbe passare al Credit agricole Italia, prima come dg, carica prevista dallo statuto ma vacante e, da novembre come ad al posto di Giampiero Maioli che, secondo le regole di Parigi, compiendo 65 anni deve abbandonare ruoli operativi diventando presidente. Vandelli dovrebbe gestire l' integrazione del CreVal post opa.

carlo messina

 

Dal canto suo Montani torna in campo dopo cinque anni: è uscito nel 2016 da Carige assieme al presidente Cesare Castelbarco, entrambi bersaglio dell' ennesimo colpo di testa di dell' ex socio Vittorio Malacalza che di banchieri ne ha impallinati sette in cinque anni.

 

Con Cimbri ha un rapporto collaudato che risale al 2003 quando Montani fu preso in Antonveneta, dopo Unicredit, Rolo, Popolare Novara, salvata con la fusione nella Popolare di Verona (genitore dell' attuale Banco Bpm): nel 2005 si trovò coinvolto nello scontro fra Popolare di Lodi (altro antenato di Banco) e Abn con strascichi giudiziari perché Gianpiero Fiorani esautorò il cda di Antonveneta poi rimesso in gioco dal tribunale.

 

Andrea Orcel

Uscito nel 2008 da Padova, nel 2010 fu scelto da Poste in Mcc per costruire la Banca del mezzogiorno. Nel 2012 Andrea Bonomi lo volle in Bpm per rimettere le cose a posto rispetto allo strapotere dei sindacati, anche se a ottobre 2013 Castelbarco lo chiamò in Carige ed è stato sostituito in piazza Meda da Castagna. Fu una staffetta tra i due che non si sono mai incrociati e questa incognita, sommata ai caratteri diversi, rende indecifrabile la comunicabilità in una trattativa.

alessandro vandelli bper 1

 

IL SEMESTRE DI TEMPO Montani, che si insedierà in Bper il 21 aprile, vorrà conoscere l' ambiente alle prese con l' integrazione dei 620 sportelli di Intesa Sp e Ubi, un lavoro complesso che occuperà almeno per sei mesi il banchiere residente a Carate Brianza. Quindi fino all' autunno inoltrato la ex popolare non sarebbe pronta per un merger. «Siamo aperti a tutte le ipotesi di consolidamento», ha detto Cimbri.

 

carlo cimbri

«Dovrò dare nuovo slancio alla banca - avrebbe detto ieri Montani ai tanti che si sono complimentati per il suo ritorno in pista - sarà l' ad a proporre ai soci la soluzione più opportuna». A parte la necessità di avere il tempo per digerire le nuove filiali, l' indeterminatezza strategica dichiarata dal leader del gruppo assicurativo rispetto all' opzione Banco che, invece Cimbri ha approfondito nel nuovo colloquio con Castagna di tre settimane fa, potrebbe servire a rilanciare un potere negoziale su concambi e bancassurance, dove dall' 1 gennaio 2023 piazza Meda potrà sganciarsi da Cattolica esercitando la call. E' una partita a scacchi tra Cimbri e Castagna dove però Orcel potrebbe tentare di fare scacco matto. E chi lo conosce non ne dubita.

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gianpiero fiorani
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Andrea Orcel
giuseppe castagna banco bpm
piero Montani
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carlo fratta pasini giuseppe castagna
giuseppe castagna
andrea orcel di unicredit
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Cimbri