IN GALERA IL MADOFF DEI PARIOLI! - DA PAOLO E SABINA GUZZANTI, DA SAMNTHA DE GRENET A MASSIMO RANIERI, PASSANDO PER ATTORI, CALCIATORI E NOBILDONNE COL BLASONE IN AFFANNO, DECINE DI CELEBRO-LESI ERANO CORSI A VERSARE MILIONI DI EURO A UN FINANZIERE (SENZA MANCO UN UFFICIO) CHE PROMETTEVA RENDIMENTI DEL 20% (MEJO DI VANNA MARCHI!) - IN REALTà AVEVA MESSO IN PIEDI UNO SCHEMA PONZI E, DOPO LE DENUNCE, SONO SCATTATI GLI ARRESTI PER TRUFFA…

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1 - MAXI-TRUFFA DA 170 MILIONI DI EURO: FINANZIARIA RAGGIRA ATTORI, CANTANTI E NOBILI...
Da \"Corriere.it\"

Una maxi-truffa che si autoalimentava con il passaparola. «Investi in quelle obbligazioni, rendono fino al 12 per cento annuo». E così attori, cantanti, nobili, imprenditori, giornalisti ci cascavano. Per un bottino di almeno 170 milioni di euro tra beni mobili e immobili, che è quello sequestrato dal Nucleo della polizia valutaria della Guardia di Finanza guidato da Leandro Cuzzocrea. In carcere sono finite 5 persone. Trai i clienti della Egp anche Paolo e Sabina Guzzanti che però non hanno subito truffe.

SABINASABINA GUZZANTI GianfrancoGianfranco Lande

L\'INDAGINE - L\'indagine, condotta dai Pm, Luca Tescaroli e Francesco Ciardi, in coordinamento con il Procuratore aggiunto, Nello Rossi, riguarda un presunto raggiro che avrebbe coinvolto diversi nomi della nobiltà e del mondo dello spettacolo a Roma da parte di una serie di società riconducibili alla Egp Italia, succursale della finanziaria francese Egp (Europèenne de Gestion Privèe). I clienti venivano convinti ad investire somme ingenti in obbligazioni emesse dalla lussemburghese Dharma Holdings (la controllante di Egp) in cambio di rendimenti dal 5% al 12%, a seconda dei casi.

VIP TRUFFATI - Gli investimenti venivano rimborsati regolarmente solo ad alcuni dei clienti che, tramite il passaparola, convincevano poi altri conoscenti ad investire. A fare partire le indagini sono state le denunce di una trentina di clienti della finanziaria, tra cui la principessa Claudia Ruspoli. Egp Italia vanta a Roma circa 700 clienti, tra cui il giornalista Paolo Guzzanti, il cantante Massimo Ranieri, la soubrette Samantha De Grenet, diversi membri della famiglia di costruttori Piperno.

Gli arrestati sono Gianfranco Lande, numero uno di Egp Italia, il direttore Raffaella Raspi, il fratello Andrea Raspi, Roberto Torregiani e Giampiero Castellani de Villanova. I reati contestati sono, a seconda delle posizioni, l\'associazione per delinquere, la truffa, l\'ostacolo alla vigilanza, l\'abusivismo finanziario, l\'esercizio abusivo dell\'attività bancaria. Nel registro degli indagati figurano altri 5 nomi.

MassimoMassimo Ranieri phMarinoPaoloni PaoloPaolo Guzzanti


2 - TRUFFE A VIP: TRA VITTIME MASSIMO RANIERI E SABINA GUZZANTI...
(ANSA)
- Alcuni dei clienti truffati, come Ranieri e Desideri, non hanno sporto querela, altri ancora, invece hanno deciso di rivolgersi ai magistrati come esponenti della nobilta\' quali Gloria Helen Von Heuduck, Maria Carla Clavet di Briga, Alessandro D\'Aste Stella.

Singolare il caso di Sabina Guzzanti che, a fronte di 408 mila euro consegnati agli operatori, ne ha recuperati 380 mila, con una perdita di 28 mila euro. Tra i clienti del gruppo anche Samantha De Grenet, Paolo Guzzanti e l\'avvocato Titta Madia.


3 - IL MADOFF ALL\'ITALIANA...
Gianluca Paolucci per \"La Stampa\" del 12 gennaio 2011
http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/articolo-21725.htm

Un piccolo Madoff all\'italiana. È questa l\'ipotesi alla quale stanno lavorando gli ispettori della Consob, il nucleo valutario della Guardia di finanza di Roma e l\'autorità francese di vigilanza sui mercati finanziari, l\'Amf, che stanno indagando sul crac Egp. L\'ultimo capitolo, ieri, è stata la messa in liquidazione coatta della filiale italiana della Européenne de Gestion Privée (Egp), decisa dal ministero dell\'Economia su richiesta di Consob e Bankitalia.

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Per ricostruire la storia è necessario fare un passo indietro di qualche mese. Nella seconda metà del 2010 i clienti di Egp iniziano a lievitare. Si tratta perlopiù di clienti facoltosi che chiedono di «scudare» risorse investite in fondi esteri.

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A raccogliere i clienti era stata nel corso degli anni una piccola rete «informale» di promotori facenti capo alla Eim, società di diritto inglese che a Roma ha solo un ufficio di rappresentanza. Non è un intermediario registrato, dunque non può scudare, dunque i clienti vengono «girati» sulla Egp. Il movimento insospettisce la Consob che, un bel mattino, manda i suoi ispettori.

Quello che emerge è un quadro di «irregolarità e violazioni normative di eccezionale gravità». Il passaparola ha incastrato un migliaio di clienti facoltosi: giornalisti, personaggi del mondo dello spettacolo e anche qualche parlamentare. Totale circa 200 milioni di euro raccolti con due facili trucchi: rendimenti eccezionali (tra il 15% e il 20%, che venivano pagati davvero) e chi chiedeva di chiudere le posizioni veniva risarcito in pochi giorni con un bell\'assegno.

Il sospetto è che, almeno nell\'ultima fase, i riscatti venissero pagati con i soldi dei nuovi sottoscrittori, ovvero con lo stesso trucchetto utilizzato da Bernie Madoff. Così, dopo la segnalazione della Consob, le autorità francesi mettono in liquidazione la casa madre francese della Egp. E in Italia partono le inchieste della procura di Roma. Emerge un quadro piuttosto confuso di società estero-vestite: la Egp è di diritto francese e ha sede a Bordeaux, non proprio una delle capitali mondiali della finanza.

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Però è controllata da una società lussemburghese, la Dharma Holding, che sarebbe riconducibile al gestore di fondi Gianfranco Lande. Lande opererebbe tra Roma e Ginevra per gestire fondi hedge basati alle Bahamas gestiti da società francesi e britanniche facenti capo ad un gruppo lussemburghese. Un bel giro, con i soldi che però partivano tutti (o quasi, molti clienti sarebbero pugliesi) da Roma.

Il problema è nato proprio con lo scudo, la terza versione che si è chiusa il 31 dicembre scorso: quando qualche cliente ha chiesto il trasferimento dei soldi presso altre istituzioni, la risposta non è arrivata.

Di assistere i clienti truffati si sta occupando l\'Aduc, che da mesi segnalava le anomalie della società. A cercare di capire che fine hanno fatto i soldi, da ieri, c\'è Gianluca Brancadoro come commissario liquidatore e un comitato di sorveglianza composto da Simona Arduini, Francesco Costantino e Luigi Salamone. Dei risvolti giudiziari si stanno invece occupando i pm romani Luca Tescaroli e Francesco Ciardi, che hanno iscritto nel registro degli indagati lo stesso Lande e la direttrice della Egp, Raffaella Raspi, che è anche amministratrice della Dharma lussemburghese.

 

 

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