GENERALI, ALLA GUERRA! - FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE, VICEPRESIDENTE DELLA COMPAGNIA, SI È DIMESSO DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE - IL MOTIVO? LA SUA PERSONA È “PALESEMENTE OSTEGGIATA, IMPEDITA DAL DARE IL PROPRIO CONTRIBUTO CRITICO”. L’INGEGNERE STA AFFILANDO LE ARMI IN VISTA DELLA GRANDE BATTAGLIA DI PRIMAVERA, IN CUI PUNTA A DETRONIZZARE DONNET INSIEME A DEL VECCHIO. A FEBBRAIO I DUE ARZILLI VECCHIETTI PRESENTERANNO IL LORO PIANO (E IL LORO CANDIDATO COME AD…)

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Francesco Spini per “La Stampa”

 

francesco caltagirone foto mezzelani gmt60 francesco caltagirone foto mezzelani gmt60

Nuovo colpo di scena nella vicenda delle Generali: il vicepresidente della compagnia, Francesco Gaetano Caltagirone, con una lettera ha rassegnato le dimissioni dal consiglio di amministrazione.

 

 

Una decisione che sancisce una volta di più la frattura che si è venuta a creare con il consiglio impegnato a redigere una propria lista – col sostegno di Mediobanca – in vista del rinnovo dei vertici questa primavera.

 

 

L’Ingegnere, secondo azionista del gruppo salito all’8,04%, ha motivato la decisione in una lettera in cui ha richiamato un quadro nel quale la sua persona sarebbe «palesemente osteggiata, impedita dal dare il proprio contributo critico e ad assicurare un controllo adeguato».

GRUPPO GENERALI - I SOCI - 14 GENNAIO 2022 GRUPPO GENERALI - I SOCI - 14 GENNAIO 2022

 

 

Il riferimento è al lavoro del consiglio come avvenuto in più occasioni elencate in una nota del Leone: «Alla presentazione e approvazione del piano strategico», dove Caltagirone è stato l’unico a votare contro (il rappresentante di Del Vecchio non si presentò lamentando di aver ricevuto tardi la documentazione).

 

E ancora: «Alla procedura per la presentazione della lista del consiglio, alle modalità di applicazione della normativa sulle informazioni privilegiate, all’informativa sui rapporti con i media e con i soci significativi, ancorché titolari di partecipazioni inferiori alle soglie di rilevanza».

 

Un lungo elenco che sancisce lo strappo definitivo tra l’Ingegnere e un consiglio che da sempre considera eterodiretto da Mediobanca.

 

francesco gaetano caltagirone philippe donnet francesco gaetano caltagirone philippe donnet

Lo scontro ora si sposta tutto sul piano dell’azionariato in vista di quella che si annuncia la grande battaglia di primavera.

 

Come noto, mentre il consiglio prepara la propria compagine che punta a riconfermare alla guida l’attuale ad Philippe Donnet, Caltagirone insieme a Leonardo Del Vecchio e Crt ha stretto un patto di consultazione che proporrà una lista alternativa.

 

diego de giorgi diego de giorgi

 

 

Che, ovviamente, avrà anche un piano differente da quello di Donnet che ha allettato il mercato prospettando di qui al 2024 fino a 5,6 miliardi di dividendi.

 

Il piano di Caltagirone, Del Vecchio e Crt arriverà a febbraio e a presentarlo sarà il loro candidato guidare l’azienda. Il nome non sarebbe ancora stato scelto, recenti indiscrezioni hanno parlato come manager graditi, di Diego De Giorgi, che ha esperienze in diverse banche d’affari, o di Giulio Terzariol, direttore finanziario di Allianz. Si vedrà. Di certo, a questo punto, lo scontro entra nel vivo.

 

 

gabriele galateri di genola philippe donnet gabriele galateri di genola philippe donnet

 

Le Generali non possono che prenderne atto. Il presidente Gabriele Galateri di Genola esprime «vivo rammarico e sorpresa per la decisione assunta dal cavalier Caltagirone». Le motivazioni addotte «non possono che essere categoricamente respinte avendo la società sempre condotto la sua attività secondo criteri di assoluta trasparenza e rigorosa correttezza, anche relativamente ai lavori per la presentazione di una lista per il rinnovo del consiglio, di cui ha costantemente informato le autorità di vigilanza. Ai suddetti principi ci si è attenuti nei rapporti con tutti i consiglieri, senza eccezione alcuna e in ogni occasione».

 

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