“ITA” INCROCIATE PER MSC-LUFTHANSA – LA PROPOSTA DELLA COMPAGNIA DI NAVIGAZIONE E DEL GRUPPO TEDESCO PER L’EX ALITALIA È QUELLA CHE OFFRE MIGLIORI PROSPETTIVE ECONOMICHE: È QUESTO L’ORIENTAMENTO DEL MINISTERO DELL’ECONOMIA, CHE LA PREFERISCE RISPETTO ALL’ALTERNATIVA DEL FONDO CERTARES – MANCA SOLO L’ANNUNCIO UFFICIALE, CHE POTREBBE ARRIVARE IN QUALSIASI MOMENTO, POI PARTIRÀ LA PARTITA DELLA GOVERNANCE: IL NUOVO CDA DOVREBBE CONTARE CINQUE MEMBRI…
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Leonard Berberi per www.corriere.it
La proposta di Msc e Lufthansa è quella che offre migliori prospettive economiche, strategiche e sociali a Ita Airways e al Paese rispetto all’alternativa inviata dal fondo statunitense Certares.
E anche se restano ancora alcuni aspetti da concordare si può procedere con l’avvio delle trattative in esclusiva con i colossi del mare e dei cieli per la cessione della quota di maggioranza della compagnia tricolore.
È questa la sintesi della comunicazione che il ministero dell’Economia ha inviato a Palazzo Chigi lo scorso venerdì pomeriggio sulla base delle valutazioni tecniche degli advisor Equita e Gianni & Origoni sulle offerte delle due cordate interessate, stando a quanto spiegano fonti ministeriali al Corriere della Sera.
La comunicazione ufficiale
Si aspetta a questo punto l’annuncio ufficiale che potrebbe arrivare in qualsiasi istante, a partire da martedì 12 luglio, al netto di colpi di scena e di una frenata che potrebbero avere a che fare pure con le fibrillazioni politiche della maggioranza che sostiene l’esecutivo Draghi.
Il passo in avanti dopo settimane di trattative e di scambi di documenti era stato anticipato dal Corriere venerdì scorso. Le bocche ufficialmente restano cucite sia a Palazzo Chigi, sia al ministero dell’Economia. Ma nessuno si aspetta uno stravolgimento della valutazione degli advisor.
La valutazione delle offerte
Equita e Gianni & Origoni — ingaggiati dal Tesoro che oggi è azionista unico di Ita e regista della procedura di «alienazione» — hanno valutato diversi aspetti delle offerte vincolanti: la proposta economica delle due cordate (quella di Msc-Lufthansa risulta superiore di circa 200 milioni di euro), il piano industriale, le sinergie commerciali e internazionali, gli sviluppi sul fronte occupazionale nei prossimi cinque anni, i progetti sul cargo e le dinamiche legate alla connettività intercontinentale con uno sguardo al segmento turistico.
Gli assetti futuri
Nelle prossime settimane — tra il signing e il closing— si dovrà trovare un accordo su alcuni aspetti, a partire dalla futura governance della compagnia tricolore, altro elemento contenuto nelle offerte depositate il 5 luglio.
Il nuovo Consiglio di amministrazione — spiegano le fonti ministeriali — dovrebbe contare cinque membri, nessuno indipendente, in rappresentanza degli azionisti. Considerando che si ragiona sullo schema 60% per Msc, 20% per Lufthansa e 20% per il Tesoro allora il board dovrebbe vedere tre esponenti per Msc, uno per i tedeschi e uno per il ministero. Resta anche da stabilire la road map della cessione della quota pubblica, cosa peraltro prevista dal decreto di privatizzazione.