MANDIAMO UN "SIGNAL" A WHATSAPP - SULLE INFORMAZIONI CHE VERRANNO GIRATE A FACEBOOK DALL'8 FEBBRAIO SI È MOSSO ANCHE IL GARANTE, MA IN EUROPA SIAMO PROTETTI DAL REGOLAMENTO PER LA PRIVACY GDPR - I CAMBIAMENTI SARANNO MINIMI E I DATI CONTINUERANNO A NON POTER ESSERE USATI PER "L'INVIO DI PUBBLICITÀ O CONTENUTI TARGHETIZZATI" - NELL'ULTIMA SETTIMANA DECINE DI MILIONI DI PERSONE IN TUTTO IL MONDO HANNO SCARICATO SIGNAL E TELEGRAM...

-

Condividi questo articolo


Martina Pennisi per il “Corriere della Sera

 

DUBBI SULLA PRIVACY DI WHATSAPP DUBBI SULLA PRIVACY DI WHATSAPP

Fuga da WhatsApp? Ci vuol altro. Ma qualcosa è successo: abbiamo scoperto che dopo anni di dibattiti e scandali o presunti tali sull'uso e l'abuso dei nostri dati, l'accettazione dei termini di servizio non è più una formalità.

 

Nell'ultima settimana decine di milioni di persone in tutto il mondo hanno scaricato le applicazioni di messaggistica Signal (1,3 milioni in un giorno) e Telegram (25 milioni in tre giorni) perché la più nota - e usata da due miliardi di persone - WhatsApp modificherà le sue condizioni d'uso, e l'ha comunicato in modo un po' maldestro.

 

 

mark zuckerberg mark zuckerberg

O per usare le parole del Garante italiano per la privacy, che ha avvisato i suoi omologhi europei e non esclude interventi d'urgenza: «Poco chiaro e non idoneo a consentire la manifestazione di una volontà libera e consapevole». «Questo aggiornamento fornisce ulteriore trasparenza e non influisce sulla privacy» ha risposto un portavoce dell'app. Cosa cambia, quindi?

 

LE DIFFERENZE DI PRIVACY TRA LE VARIE APP LE DIFFERENZE DI PRIVACY TRA LE VARIE APP

Dall'8 febbraio, per continuare ad usare WhatsApp bisognerà accettare le nuove condizioni. In Italia e nel resto d'Europa, dove dal 2018 è in vigore il regolamento per la privacy Gdpr che fra le altre cose impone la trasparenza auspicata dal nostro Garante, i cambiamenti sono minimi: Facebook, che ha comprato WhatsApp nel 2014, continuerà a vedere «l'indirizzo mail con cui gli utenti si registrano all'app o le informazioni sul dispositivo da cui viene utilizzata» e continuerà a non poter usare queste informazioni per «l'invio di pubblicità o contenuti targhetizzati» come spiega l'avvocato Ernesto Belisario.

 

La novità principale è relativa alle aziende che usano il software di WhatsApp per comunicare con i clienti, e avranno accesso alle conversazioni per finalità di marketing, o a quelle che vendono su Facebook Shops e possono farsi contattare su WhatsApp. Questo è il settore a cui prestare attenzione, perché l'intenzione di Mark Zuckerberg è di farci usare sempre di più la sua famiglia di app - di cui fa parte anche Instagram - per fare acquisti e pagamenti.

 

 

mark zuckerberg presenta whatsapp pay mark zuckerberg presenta whatsapp pay

Nel resto del mondo e negli Stati Uniti, dove le preoccupazioni per la privacy si sono mescolate a quelle per la moderazione dei contenuti dopo l'assalto a Capitol Hill, diventa invece obbligatorio accettare che dati come il numero di cellulare o la rubrica di WhatsApp possano essere usati da Facebook per mostrare pubblicità personalizzate. Poteva già succedere, ma dal 2016 era opzionale.

 

signal signal

Né in Europa né nel resto del mondo, Facebook o WhatsApp hanno accesso al contenuto di messaggi o chiamate perché è crittografato. Nel 2016 Tommaso Valletti, professore di Economia all'Imperial College di Londra, era capoeconomista all'Antitrust europea che ha multato Menlo Park per aver fornito informazioni fuorvianti sull'asse fra le due applicazioni: «Anche in Europa, Facebook continuerà a costruire profili statistici degli utenti di WhatsApp (anonimi, ma basati sulle nostre abitudini, ndr) usando i dati che ha a disposizione. E userà le informazioni raccolte fuori dall'Ue per allenare i suoi algoritmi e affinare l'incrocio di dati e la profilazione degli europei» dice.

 

telegram 2 telegram 2

Ecco spiegato dove risiede il fascino di app più piccole, indipendenti e attente a minimizzare la raccolta dei dati. Difficile, però, che basti per impensierire WhatsApp.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."