MARINA NEL VASO DI "PANDORA" - NELLE CARTE DEI “PANDORA PAPERS” C’È ANCHE IL NOME DELLA FIGLIA DI SILVIO BERLUSCONI, REGISTRATA COME TITOLARE DI UNA SOCIETÀ DELLE BRITISH VIRGIN ISLANDS, CHIAMATA "BRIDGESTONE PROPERTIES LIMITED", CHE HA ACQUISTATO DAL GRUPPO FININVEST UNO YACHT E UNA VILLA ALLE BERMUDA PER 12,2 MILIONI DI EURO – LA NOTA DELL'AVVOCATO GHEDINI: "?NON ESISTE ALCUN BENEFICIO FISCALE O DI ALTRO TIPO" LO SCUDO FISCALE DI ANGELUCCI, LE CASSAFORTI DI ALESSANDRO FALCIAI E IL TRUST CREATO DALLA MOGLIE DI DE MICHELIS: GLI AFFARI OFFSHORE DEGLI ITALIANI “ESPOSTI POLITICAMENTE” 

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Riceviamo e pubblichiamo

La nota inviata dall'avvocato Niccolò Ghedini a "L'Espresso"

 

marina berlusconi

Le passate vicende in cui si inserivano le dichiarazioni dell’avvocato Mills da voi citate (peraltro estrapolando alcuni passaggi in maniera parziale e dunque fuorviante, senza dar conto delle successive dichiarazioni dello stesso Mills) chiarirono totalmente l’assoluta estraneità della signora Marina Berlusconi alla storia pregressa della società Bridgestone Properties Limited così come ad ogni atto men che lecito. Estraneità confermata dalle decisioni dell’autorità giudiziaria, che escluse qualsiasi coinvolgimento della signora Berlusconi.

 

La Bridgestone Properties Limited, cui fa capo unicamente la villa della signora Berlusconi alle Isole Bermuda, è una società immobiliare i cui beni sono ad esclusiva disposizione della proprietà, ovvero Marina Berlusconi. Compare regolarmente nella dichiarazione dei redditi che la signora Berlusconi presenta annualmente al fisco italiano, e su di essa vengono  pagate tutte le  le tasse e le imposte previste dal nostro ordinamento tributario.

 

MARINA E SILVIO BERLUSCONI

Non esiste dunque alcun beneficio fiscale o di altro tipo. Per quanto riguarda lo “yacht” da voi citato, l’unica imbarcazione utilizzata dalla famiglia alle Isole Bermuda è un vecchio motoscafo di circa 10 metri ormai da più di vent’anni in disuso e ricoverato in un cantiere navale della Bermuda stessa.

 

La signora Berlusconi, visti i suoi impegni, naturalmente non si occupa della gestione burocratica della società e della casa, avendo demandato in toto il compito ad un noto professionista monegasco, l’avvocato Maurizio Cohen, che agisce in completa autonomia.

 

La signora Berlusconi non ha alcun altro tipo di attività o proprietà intestate a società cosiddette offshore. Il suo giudizio sull’utilizzo di dette società è totalmente critico, quando non rispettino la legislazione fiscale nazionale e non adempiano ai loro doveri fiscali in Italia.

 

MARINA BERLUSCONI GIAMPAOLO ANGELUCCI PANDORA PAPERS

Ovviamente ogni illazione o ricostruzione non aderente alla realtà fattuale, così come ogni violazione della privacy, sarà perseguita nelle sedi più opportune.

 

 Avv. Niccolò Ghedini

 

PANDORA PAPERS, DA MARINA BERLUSCONI AD ANGELUCCI ECCO I PERSONAGGI LEGATI ALLA POLITICA CON LE OFFSHORE AI CARAIBI

Estratto dell’articolo di Paolo Biondani, Vittorio Malagutti, Leo Sisti per https://espresso.repubblica.it/

 

silvio e marina berlusconi

Le azioni al portatore di Marina Berlusconi a Panama. Il condono fiscale e la tesoreria ai Caraibi dell’imprenditore ed editore Giampaolo Angelucci. Le casseforti panamensi di Alessandro Falciai, l’ex presidente del Monte dei Paschi di Siena.

 

Il trust a Singapore intestato all’ex ministro Gianni De Michelis, ma creato da sua moglie, Stefania Tucci, condannata per riciclaggio delle tangenti dell’amico Luigi Bisignani. La società esotica aperta del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, mentre era senatore di Forza Italia.

 

Giampaolo e Antonio Angelucci

Sono storie di offshore, finora sconosciute, che riguardano italiani che hanno trasferito una parte del proprio patrimonio nei paradisi fiscali. Sono affari che riguardano «Persone esposte politicamente» (Pep), così come le classificano le 14 società internazionali di gestione fiduciaria delle ricchezze dei vip che sono al centro dell’inchiesta giornalistica Pandora Papers.

BERNABO' BOCCA FEDERALBERGHI

 

Il marchio Pep è imposto dalle leggi anti-riciclaggio per segnalare i titolari di cariche politiche o ruoli pubblici e i loro familiari. L’etichetta dovrebbe far scattare verifiche sui beneficiari e sull’origine dei fondi incassati dalle loro offshore, con obbligo di comunicare nomi e cifre alle autorità interessate. Questi controlli, sulla carta, si fanno anche nei paradisi fiscali, ma restano un segreto professionale dei fiduciari. Di fatto nei Pandora Papers non si trova nemmeno una segnalazione sui Pep italiani.

STEFANIA TUCCI GIANNI DE MICHELIS

 

(…)

 

ARTICOLO INTEGRALE:

https://espresso.repubblica.it/dossier/pandora-papers/2021/10/15/news/pandora_papers_marina_berlusconi_angelucci_de_michelis-322295180/

Giampaolo Angelucci
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