ORA CHE ENRICO LETTA E' STATO ELETTO A SIENA, SI PUO' DARE MPS IN PASTO A UNICREDIT – LA FUMATA BIANCA PUO’ ARRIVARE A INIZIO NOVEMBRE - IL TEMA PIÙ CALDO RIMASTO SUL TAVOLO SONO GLI ESUBERI: 6-7.000 USCITE DI CUI UNICREDIT CHIEDE CHE SI FACCIA CARICO L'AZIONISTA TESORO. LA BANCA PUBBLICA MEDIOCREDITO CENTRALE ESCLUDE ANCORA DI RILEVARE IL MARCHIO NONOSTANTE VOCI CONTRARIE. UN'IPOTESI CHE CIRCOLA È

-


FABRIZIO MASSARO per il Corriere della Sera

andrea orcel

Potrebbe arrivare tra fine ottobre e inizio novembre l'accordo tra il Tesoro e Unicredit sull'acquisizione di buona parte di Mps. Superato lo scoglio delle elezioni, in particolare l'elezione di Enrico Letta a Siena, ottobre vede ancora un fitto calendario politico: i ballottaggi, il G20 finanziario a Washington e poi la manovra 2022. Subito dopo, il governo punta a chiudere il tavolo con Unicredit nel solco che era stato indicato dal ceo Andrea Orcel: nessun costo per l'acquirente e solo parti selezionate del business Montepaschi. Un accordo, secondo MF - Milano Finanza , potrebbe arrivare a inizio novembre.

 

Il tema più delicato rimasto sul tavolo sono gli esuberi: 6-7.000 uscite da gestire in forma volontaria, di cui Unicredit chiede che si faccia carico l'azionista Tesoro. Il resto del personale sarebbe assorbito, essendo filiali complementari a quelle di Unicredit. Al Tesoro resterebbero circa 200 filiali, almeno metà delle quali nel mirino della banca pubblica Mcc, che invece esclude ancora di rilevare il marchio nonostante voci contrarie. Un'ipotesi che circola è conservare una mini-Mps con le società controllate e lo storico marchio. Europa permettendo.

BERNARDO MATTARELLA
PIER CARLO PADOAN CON ELKETTE
andrea orcel di unicredit

 

enrico letta

 

IL QUARTIER GENERALE UNICREDIT A MILANO