UN "MONTE" DI PERDITE – CON IL MILIARDO E 700 MILIONI DI ROSSO DEL 2020, LE PERDITE IN DIECI ANNI DI MPS RAGGIUNGONO LA MIRABOLANTE CIFRA DI 23 MILIARDI DI EURO – NELLO STESSO PERIODO HA CHIESTO 18,5 MILIARDI AL MERCATO CON AUMENTI DI CAPITALE: 5,4 SONO ARRIVATI DALLO STATO, CHE ORA DOVRÀ SGANCIARNE ALTRI 2,5 (DOPO ESSERSI SUCATO ANCHE I CREDITI DETERIORATI TRAMITE AMCO…”

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monte dei paschi di siena

Gianluca Paolucci per "La Stampa"

 

La perdita per il 2020 di Monte dei Paschi è di 1,7 miliardi, che porta il totale degli ultimi 10 anni alla mirabolante cifra di 23 miliardi di euro. Nello stesso periodo la banca ha chiesto 18,5 miliardi al mercato con aumenti di capitale: 5,4 miliardi sono arrivati dallo Stato nel 2017. Dovrebbero bastare questi numeri a scoraggiare qualunque ipotesi di nazionalizzazione. Invece si allarga la fetta di politica che chiede quantomeno di rinviare l' uscita dello Stato dal capitale.

GUIDO BASTIANINI

 

Accanto ai grillini, ieri a chiedere di rinviare la cessione del 64% in mano al Tesoro è stata Fratelli d' Italia. Mentre Matteo Salvini sottolinea che «il prossimo Governo dovrà salvare un patrimonio di Siena e di tutta Italia».

 

La strada maestra resta però quella tracciata: rispetto degli impegni con la Ue e uscita dal capitale entro la fine dell' anno, con una operazione «strategica». Ovvero una fusione con un' altra banca italiana, preferibilmente Unicredit.

 

SALVINI A SIENA

Operazione da completare entro l' anno, per la quale la Bce potrebbe tollerare il mancato rispetto, temporaneo, dei parametri patrimoniali che già a fine marzo evidenzieranno una carenza di 300 milioni di euro. Il risultato 2020 sconta 1,3 miliardi di costi straordinari, tra cui 984 milioni di accantonamenti, in gran parte per far fronte alle richieste di danni degli ex azionisti, e 154 milioni di costi di ristrutturazione per gli esodi incentivati del quarto trimestre e per l' operazione Hydra con la quale la banca ha ceduto una fetta consistente dei propri crediti deteriorati ad Amco. Contribuiscono al risultato 748 milioni di rettifiche su crediti, di cui 348 milioni causate dalla pandemia di Covid-19, nonostante un portafoglio sempre più pulito e un Npe Ratio (il rapporto tra crediti deteriorati e impieghi totali) al 4,3%.

 

monte dei paschi di siena

Al momento «tutti gli indicatori» di capitale «sono al di sopra dei minimi regolamentari» e «superiori ai numeri che ci saremmo aspettati solo alcune settimane fa», hanno rassicurato il ceo Guido Bastianini e il cfo Giuseppe Sica. Ma la banca, per sua ammissione, evidenzierà un deficit di 300 milioni a fine marzo e di 1,5 miliardi a fine anno, da ripianare con un aumento in solitaria da 2,5 miliardi o nell' ambito di una fusione.

 

Esclusa «assolutamente» l' emissione di bond subordinati, la ricapitalizzazione sarà «al 100% in equity». Il Mef ha dato «pieno sostegno» a sottoscrivere il suo 64%, ha ribadito Mps allo scopo di allontanare i dubbi sulla continuità aziendale, mentre la restante parte, in caso di «diserzione» del mercato, «verrebbe garantita dalle banche d' affari».

 

roberto gualtieri

Prima però andranno superate le «incertezze» legate via libera di Dg Comp e Bce al capital plan e al piano di ristrutturazione. In un anno difficile per il Covid, con i ricavi scesi dell' 11,2% nonostante la tenuta delle commissioni, Bastianini ha parlato di un «buon andamento» commerciale sia sul fronte del risparmio gestito, con flussi lordi stabili a 11,3 miliardi, sia della raccolta, con 11 miliardi di conti e depositi vincolati in più da convertire in prodotti a marginalità più alta. Delusi gli analisti di Fidentiis ed Equita: «debole redditività organica e accantonamenti più alti" si sono tradotti in Borsa in un tonfo del 5,8%, a 1,3 euro.

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