"LA REPUBBLICA" DEI PAZZI - CARLO DE BENEDETTI SI ARRENDERÀ DI FRONTE AL PRIMO NO DEI FIGLI O TORNERÀ ALLA CARICA CON UNA NUOVA OFFERTA? NÉ SI PUÒ ESCLUDERE CHE LA SUA MOSSA SIA SERVITA SOPRATTUTTO A FRENARE LE IPOTESI DI CESSIONE DELLA CASA EDITRICE - UNA CIRCOSTANZA CONFERMATA DALLO STESSO CDB: "TROVO BIZZARRE LE DICHIARAZIONI DI MIO FIGLIO RODOLFO. È LA STESSA PERSONA CHE HA TRATTATO LA VENDITA DEL GRUPPO ESPRESSO A FLAVIO CATTANEO E AL FONDO PENINSULA”

-

Condividi questo articolo


L.Ram. per “il Messaggero”

 

rodolfo carlo edoardo de benedetti con il paadre rodolfo carlo edoardo de benedetti con il paadre

Carlo De Benedetti torna in campo per riprendersi Repubblica, ceduta ai figli una decina di anni fa, e apre una guerra in famiglia dall'esito al momento imprevedibile. «Sono profondamente amareggiato e sconcertato dall'iniziativa non sollecitata né concordata presa da mio padre e il cui unico risultato consiste nel creare un'inutile distrazione, della quale certo non si sentiva il bisogno», è stata la reazione del figlio Rodolfo, che presiede la holding Cir a cui fa capo il gruppo editoriale. Altrettanto dura la replica del padre, che in una nota diffusa ieri a tarda sera accusa lui e il fratello Marco di aver determinato «il crollo del valore della azienda e la mancanza di qualsiasi prospettiva, concentrandosi esclusivamente sulla ricerca di un compratore».

carlo e rodolfo de benedetti carlo e rodolfo de benedetti

 

CARLO DE BENEDETTI JOHN ELKANN CARLO DE BENEDETTI JOHN ELKANN

I fatti. L'imprenditore 84enne aveva annunciato ieri di aver presentato venerdì 11 ottobre alla Cir un'offerta di acquisto in contanti per il 29,9% delle azioni della controllata Gedi (Gruppo Espresso) a 0,25 euro per azione, pari al prezzo di chiusura di Borsa di giovedì scorso. Una proposta che prevede in sostanza un esborso di una quarantina di milioni per acquisire la maggioranza relativa del gruppo editoriale presieduto dal figlio Marco, a cui oltre al quotidiano romano fanno capo anche La Stampa di Torino, Il Secolo XIX di Genova e una catena di giornali locali.

 

Carlo De Benedetti sul suo mega yacht con la moglie e la di lei figlia 00 Carlo De Benedetti sul suo mega yacht con la moglie e la di lei figlia 00

L'offerta però è stata subito respinta al mittente e bollata come «irricevibile» dai figli dell'ingegnere, che controllano la holding Cir, perché «del tutto inadeguata a riconoscere a tutti gli azionisti il reale valore». La proposta del padre, inviata attraverso la sua finanziaria personale Romed, non prevede infatti alcun premio per i soci della casa editrice nonostante la partecipazione in gioco rappresenti il controllo della società.

Una circostanza peraltro curiosa, visto che nel passato l'imprenditore ha sempre preteso tale riconoscimento ogniqualvolta ha messo in vendita quote rilevanti di società da lui possedute.

Carlo De Benedetti Carlo De Benedetti

 

L'INIZIATIVA

«Questa mia iniziativa è volta a rilanciare il Gruppo al quale sono stato associato per lunga parte della mia vita e che ho presieduto per dieci anni, promuovendone le straordinarie potenzialità», scrive De Benedetti nella lettera che accompagna l'offerta. «E' chiaro che conoscendo bene il settore, mi sono note le prospettive difficili, ma credo che il Gruppo possa ancora avere un futuro coerente con la sua grande storia», sottolinea ancora l'imprenditore che probabilmente dopo il ritorno al governo del Pd intravede prospettive di recupero dalla crisi in cui è scivolato negli ultimi anni.

carlo e rodolfo de benedetti carlo e rodolfo de benedetti

 

Va rilevato che l'offerta, le cui caratteristiche sono legate all'evoluzione del capitale del gruppo finanziario, è inoltre subordinata a una serie di condizioni: in primo luogo «che i componenti il consiglio di amministrazione di Gedi di nomina Cir rassegnino le proprie dimissioni entro due giorni lavorativi dal trasferimento delle azioni oggetto della presente offerta alla nostra società, ad eccezione di John Philip Elkann e di Carlo Perrone che potranno mantenere le attuali cariche e gli attuali poteri». Inoltre, che Cir (in procinto di fondersi con la controllante Cofide) si impegni a distribuire ai soci «le residue azioni che resteranno di sua proprietà» entro «un anno dal trasferimento» dei titoli.

FLAVIO CATTANEO LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO FLAVIO CATTANEO LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

 

LA QUOTA

Come detto, la proposta comunque così come è stata congegnata è già stata respinta. «Con riferimento alla comunicazione diffusa dall'Ingegner Carlo De Benedetti, relativa all'offerta non sollecitata né concordata presentata tramite Romed, per l'acquisto di una partecipazione del 29,9% in Gedi - si legge nella nota diffusa nel pomeriggio di ieri dalla holding presieduta da Rodolfo De Benedetti - Cir rende noto di ritenere detta offerta manifestamente irricevibile in quanto del tutto inadeguata a riconoscere a Cir e a tutti gli azionisti il reale valore della partecipazione e ad assicurare prospettive sostenibili di lungo termine a Gedi».

eugenio scalfari carlo de benedetti emanuelle de villepin il marito rodolfo de benedetti e la figlia neige eugenio scalfari carlo de benedetti emanuelle de villepin il marito rodolfo de benedetti e la figlia neige

 

CARLO DE BENEDETTI CARLO DE BENEDETTI

Resta da capire se l'imprenditore piemontese si arrenderà di fronte al primo no dei figli o se tornerà alla carica con una nuova offerta più in sintonia con il valore del gruppo. Né si può escludere che la sua mossa sia servita soprattutto a frenare le ipotesi di cessione della casa editrice sulle quali, insieme a propositi di riequilibrio dell'azionariato, da almeno un anno si ragionava ai vertici della Cir.

carlo de benedetti col figlio alessandro (1) carlo de benedetti col figlio alessandro (1)

 

Una circostanza peraltro confermata dallo stesso Ingegnere che nella sua controreplica serale precisa: «Trovo bizzarre le dichiarazioni di mio figlio Rodolfo. È la stessa persona che ha trattato la vendita del Gruppo Espresso a Cattaneo e Marsaglia», alludendo alle trattative che per settimane sarebbero state condotte con Flavio Cattaneo e il fondo Peninsula guidato da Stefano Marsaglia.

SABRINA FERILLI E FLAVIO CATTANEO SABRINA FERILLI E FLAVIO CATTANEO Stefano Marsaglia Stefano Marsaglia STEFANO MARSAGLIA GIOCA A POLO STEFANO MARSAGLIA GIOCA A POLO

monica mondardini carlo de benedetti bruno manfellotto monica mondardini carlo de benedetti bruno manfellotto ezio mauro luigi vicinanza carlo de benedetti ezio mauro luigi vicinanza carlo de benedetti Enrico Letta Carlo De Benedetti Walter Veltroni Enrico Letta Carlo De Benedetti Walter Veltroni FRANCO RODOLFO E CARLO DE BENEDETTI FRANCO RODOLFO E CARLO DE BENEDETTI carlo de benedetti e enrico lucci carlo de benedetti e enrico lucci carlo de benedetti e monica mondardini carlo de benedetti e monica mondardini carlo de benedetti in barca in sardegna carlo de benedetti in barca in sardegna eugenio scalfari carlo de benedetti eugenio scalfari carlo de benedetti

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...

FLASH! – COSA DIREBBE LA “VECCHIA” DANIELA SANTANCHÈ DELL’ATTUALE MINISTRO DEL TURISMO? LA “PITONESSA” NEGLI SCORSI ANNI HA CHIESTO LE DIMISSIONI DI TUTTI: DA FINI A BOSCHI, DA LUCIA AZZOLINA FINO AI SUOI BERSAGLI PREFERITI, I GRILLINI DI MAIO, CONTE E BONAFEDE. BASTAVA CHE VENISSE APERTA UN’INDAGINE E LA SOLERTE (EX) PROPRIETARIA DEL TWIGA PARTIVA ALL’ASSALTO. ORA CHE UN’INCHIESTA TOCCA DA VICINO LEI, PERÒ, NIENTE, NON MOLLERÀ PERCHÉ “NESSUNO HA CHIESTO LE MIE DIMISSIONI…”