TRACOLLO DELLE BORSE (MIBTEL -4.9%, LIVELLI DEL ‘97) - BofA e Citigroup crollano - ANTITRUST UE: sì AI TREMONTI BOND - MITTEL: BAZOLI PRESIDENTE E ZALESKI VICE – LOMBARDO VS. UNICREDIT – TROPPO ENTUSIASMO PER BANCA PROFILO – IL CASO BNP…

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1 - Borsa/ Venerdì nerissimo per Milano, Mibtel-4,9% ai minimi 1997...
(Apcom) -
Venerdì nerissimo per Piazza Affari, scesa con il Mibtel ampiamente sotto quota 13mila punti (chiusura a 12.804), ai livelli del giugno 1997. A far crollare i listini soprattutto le vendite sul settore finanziario e su quello auto.

Gli investitori temono una nazionalizzazione del sistema bancario come \'extrema ratio\' per salvare il comparto dalla bancarotta. Le vendite sono proseguite in modo massiccio nonostante il via libera della Commissione europea ai Tremonti bond, cioè le obbligazioni bancarie che saranno sottoscritte dal Tesoro per rafforzare la base patrimoniale degli istituti di credito in difficoltà. Il Mibtel ha chiuso a -4,91% e l\'S&P MIb a -5,88%.

PiazzaPiazza Affari

I peggiori sei titoli sul listino principale sono tutti finanziari. Tracollo per Intesa Sanpaolo (-15,3%) seguita da Banco Popolare (-11,8%), Alleanza (-8,7%), Unicredit (-8,7%), Generali (-6,2%), Ubi (-5,5%). Vendite pesantissime anche per gli energetici che soffrono per i nuovi ribassi del prezzo del greggio sotto i 40 dollari al barile: Eni (-5,3%), Saipem (-5,2%) e Tenaris (-5,2%). Molto male anche Pirelli (-5%) c he ha smentito di avere definito alcuna operazione con Continental.

Male anche Fiat (-3,6%) anche se con una flessione minore rispetto a quella del listino, , nonostante il Lingotto abbia annunciato il rientro della cassa integrazione per 8200 operai.
La Commissione Ue teme che il piano del governo per il sostegno del settore auto possa violare la normativa comunitaria. Solo tre titoli del listino principale sono riusciti a salvarsi dalle vendite, vale a dire Seat (+0,7%), Terna (+0,6%) e Snam (+0,2%)

2 - Nuovo Venerdì nero per listini europei,Francoforte -4,76%
(Apcom) -
Venerdì nerissimo per le Borse europee. A Francoforte il Dax ha chiuso a -4,76%, a Parigi il Cac40 a -4,25%, ai minimi dell\'aprile 2003, a Londra l\'Ftse100 a -3,22%.

P.zzaP.zza Affari

3 - Borsa: BofA e Citigroup crollano...
(ANSA) -
Bank of America \'non vede motivo per una nazionalizzazione\' mentre Citigroup non ha discusso l\'ipotesi col governo. Le precisazioni giungono mentre i due istituti sono in caduta libera alla borsa di New York: Citigroup perde il 19% e Bank of America il 14%.

4 - BANCHE: DA ANTITRUST UE VIA LIBERA A TREMONTI BOND...
(Adnkronos/Aki) -
Via libera dell\'Antitrust Ue ai cosiddetti Tremonti bond. E\' quanto riferiscono i servizi del  commissario europeo alla concorrenza, Neelie Kroes, in un comunicato diffuso a Bruxelles.

5 - BCE: TRICHET, RIDARE FIDUCIA E\' CONDIZIONE NECESSARIA PER SUPERARE DIFFICOLTA\'...
(Adnkronos) - \'Il ritorno della fiducia e\' una delle condizioni necessarie per superare le attuali difficolta\'\' anche perche\' e\' stata propria \'la brutale perdita di fiducia che ha colpito simultaneamente l\'economia finanziaria e reale\' nei paesi industrializzati ed emergenti che ha causato \'l\'intensificarsi della crisi finanziaria\'. Ad affermarlo, nel corso del suo intervento all\'European American Press Club a Parigi, e\' il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, sottolineando come \'la Bce faccia tutto il possibile per preservare, consolidare e rafforzare la fiducia.

Piu\' che mai rappresentiamo un ancora di stabilita\', quindi di fiducia, in un quadro anormalmente incerto e turbolente\'. Per Trichet, \'le turbolenze attuali costituiscono una sfida importante per il sistema finanziario nel suo insieme e per i responsabili della politica economica e delle autorita\' di regolazione nel mondo\'. L\'obiettivo principale della Bce, ribadisce il presidente dell\'Istituto di Francoforte, \'e\' quello di mantenere la stabilita\' dei prezzi nel medio termine (meno del 2% ma vicino al 2%)\'.

Jean-ClaudeJean-Claude Trichet

Per realizzare questo obiettivo \'dobbiamo non solo definire l\'orientamento della politica monetaria e fissare i tassi di interessi\' ma \'il nostro quadro operativo prevede anche l\'entrata in vigore di questa politica monetaria praticando delle operazioni di \'open market\' in modo da guidare i tassi di interesse nel breve  termine sul mercato monetario interbancario\'.

6 - IFI: INCORPORA IFIL E DAL PRIMO MARZO SI CHIAMA EXOR...
(Adnkronos) -
Ifi incorpora ifil e dal prossimo  primo marzo assume le denominazione di Exor. E\' quanto si legge in una nota della finanziaria in cui si precisa che le azioni ordinarie e di risparmio Exor saranno negoziate da lunedi\' 2 marzo sul Mercato telematico azionario. L\'atto di fusione per incorporazione di Ifil Investments in Ifi -spiega il comunicato- e\' stato stipulato oggi a Torino e stabilisce che dal 1° marzo prossimo decorrano gli effetti giuridici dell\'operazione di fusione. Le operazioni effettuate dalla societa\' incorporanda saranno imputate al bilancio della societa\' incorporante  dal 1° gennaio 2009. Dalla stessa data decorreranno anche gli effetti fiscali della fusione.

7 - MITTEL: CDA NOMINA BAZOLI PRESIDENTE E ZALESKI VICE...
(Adnkronos) -
Il Cda di Mittel ha nominato Presidente Giovanni Bazoli e vice presidente, Romain C. Zaleski. Lo rende noto la stessa Mittel al termine del board che si e\' riunito oggi. Il Cda, si legge nella nota, ha inoltre proceduto alla nomina dei componenti del Comitato per la remunerazione, che risulta cosi\' composto: Giovanni Bazoli, Giorgio Franceschi, Stefano Gianotti e il Comitato per il Controllo Interno nelle persone di Duccio Regoli, Giorgio Franceschi, Ulrich Weiss.

Alla carica di presidente della societa\' Mittel Generali Investimenti e\' stato nominato Angelo Rovati e alla carica di presidente della societa\' Mittel Investimenti Immobiliari Srl e\' stato nominato Federico Manzoni.

8 - UNICREDIT: LOMBARDO, AVANTI COSI\' NON SI PUO\' ANDARE...
(Adnkronos) -
\"Non siamo delusi da Profumo, ci abbiamo creduto e non ci siamo tirati indietro nei momenti di difficolta\'. Sappiamo che i problemi valgono per noi molto meno che per banche americane o inglesi che hanno chiuso i battenti. Pero\' ci rendiamo conto che avanti cosi\' non si puo\' andare\". Lo ha detto il presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo parlando della crisi di Unicredit di cui la Regione e\' azionista attraverso il Banco di Sicilia.

GiulioGiulio Tremonti

\"Non c\'e\' dubbio che siamo preoccupati, non solo per Unicredit ma anche per il sistema bancario che ha staccato i cordoni del credito -ha aggiunto Lombardo parlando a margine della presentazione della sede milanese dell\'Mpa- soprattutto alle Pmi del settore agricolo che stanno fallendo\".

Per Lombardo \"e\' necessaria un\'iniziativa del governo. Ieri Berlusconi ha parlato di nazionalizzazione, non c\'e\' dubbio che se il governo finanzia e\' bene poi che metta il naso. Anche perche\' molto spesso il management ha bisogno di una mano in piu\' e questa mano non puo\' limitarsi al trasferimento delle risorse a fondo perduto. Crediamo che il controllo dello Stato sulla gestione di enti che non si reggono sia fondamentale\".

9 - PARMALAT: CAPITALE AUMENTA DI 4 MLN A SEGUITO DI ACCREDITO AZIONI A CREDITORI...
(Adnkronos) -
Il capitale sociale di Parmalat e\' aumentato di circa 4 milioni di euro passando da 1.687,4 milioni a 1.691,4 milioni. Lo rende noto la societa\' precisando che l\'aumento e\' il frutto di accreditamento delle azioni ai creditori del Gruppo. L\'aumento e\' dovuto all\'assegnazione di 4.041.885 azioni e all\'esercizio di 17.948 warrant.

10 - PIRELLI: SOCIETA\', SU CONTINENTAL NESSUNA OPERAZIONE...
(Adnkronos) -
\'In merito alle indiscrezioni circa possibili operazioni di Pirelli su Continental, la societa\' precisa che nessuna operazione e\' stata definita neppure per linee  generali\'. Lo sottolinea la stessa societa\' in una nota. \'La societa\' inoltre sottolinea che, coerentemente con il rigore finanziario previsto dalle linee guida del recente Piano  Industriale 2009-2011, qualsiasi eventuale futura operazione di natura strategica non comporterebbe alcun ricorso al mercato\'.

11 - SEAT PG: CASH FLOW OPERATIVO NEI PROSSIMI TRE ANNI ATTESO A OLTRE 1,5 MLD...
(Adnkronos) -
Seat Pagine Gialle si attende un cash flow operativo nei prossimi tre anni a oltre 1,5 mld di euro. E\' una delle indicazioni che emerge dalla presentazione del piano
industriale 2009-2011 in corso a Milano. Inoltre Seat punta a un forte sviluppo di on line con ricavi Internet, attesi a fine 2011 al 25% del totale.

12 - SAAB: CHIEDE AL GOVERNO SVEDESE PROTEZIONE DA BANCAROTTA...
(Adnkronos/Dpa) -
Saab, controllata del  colosso automobilistico americano General Motors, ha chiesto ufficialmente al governo svedese la protezione contro la bancarotta. Gia\' nei giorni scorsi pero\' il ministro dell\'industria svedese aveva spiegato che il salvataggio della casa automobilistica non era fra le priorita\' del governo.

MatteoMatteo Arpe

13 - Embraer licenzia 4. 200 dipendenti..
(ANSA) -
L\'Embraer, terzo costruttore mondiale di aerei commerciali, ha annunciato il licenziamento di 4.200 dei suoi 13 mila dipendenti.La riduzione del 20% della forza lavoro dell\'Embraer e\' il taglio piu\' grave annunciato finora da un\'azienda brasiliana in seguito alla crisi globale. In tutto, secondo il ministero del Lavoro di Brasilia, nel gennaio scorso sono stati annunciati tagli per un totale di 101 mila posti. Nel 2008 Embraer aveva gia\' dimesso 700 dipendenti.

14 - LA PRUDENZA DI FONSAI...
Vittoria Puledda per \"la Repubblica\" -
L´anno scorso l´assicurazione Axa ha incassato 1,63 miliardi grazie ad un programma di ricoperture sul portafoglio azionario. Più curioso è che qualcosa di analogo l´abbia decisa Fonsai adesso, quando le Borse scendono da diciotto mesi ininterrotti. Sta di fatto che la compagnia di Ligresti ha appena chiuso contratti di opzioni put sull´indice europeo, scadenza giugno 2009, sborsando il 5% della somma assicurata. Scelta intempestiva o necessità?

Insomma, o i vertici di Fonsai prevedono che il mercato andrà ancora a rotoli, per cui conviene pagare il 5% ma non esporsi ad un nuovo salasso; oppure il timore è un altro e riguarda la propria patrimonializzazione. Se infatti i margini di solvibilità della compagnia fossero piuttosto tirati, tali da sconsigliare anche contenute riduzioni di valore sul portafoglio azionario, ancora una volta potrebbe essere conveniente pagare il 5% ma scongiurare guai peggiori.

15 - A2A, i 700 milioni e la partita doppia...
Da \"Il Sole 24 Ore\" -
C\'è una partita politica e una prettamente finanziaria, fatta di numeri coincidenti, che coinvolge A2A. Ma tutte e due, sullo sfondo, sembrano portare in Foro Buonaparte. Il piano quinquennale di A2A mette in agenda dismissioni di partecipazioni non strategiche per 700 milioni di euro. Ma cosa verrà venduto? Pacchetti che non incidono sul margine operativo lordo della società. Il che, tradotto, fa immaginare che si tratti di partecipazioni quasi finanziarie. E l\'unica veramente di peso nel portafoglio dell\'utility è Alpiq (la nuova Atel), della quale è socia anche Edf con il 24,7%.

RomainRomain Zaleski

Oggi A2A ha il 5,1% della holding elettrica svizzera che in Borsa vale 460 milioni, più o meno quanto il 10% di Edison. Che altro non è che la quota in Foro Buonaparte della Carlo Tassara. Pacchetto che ufficialmente non è in vendita ma per il quale il presidente del consiglio di gestione di A2A, Giuliano Zuccoli, ha più volte manifestato interesse. (L.G.)

16 - Quando l\'entusiasmo va oltre la ragione...
Da \"Il Sole 24 Ore\" -
Quel balzo del 31% segnato ieri da Banca Profilo è segno dell\'entusiasmo per un manager stimato come Matteo Arpe. E siccome con la Sator di Arpe arriva anche un nuovo azionista di maggioranza, quello slancio di entusiasmo è anche il segno della gratitudine per chi salverà Banca Profilo, il cui patrimonio (civilistico) s\'è ridotto di oltre la metà, dopo i 74 milioni persi nel 2008. Ma come spesso accade, la Borsa eccede nelle reazioni.

Perché, a conti fatti, dopo l\'aumento di capitale destinato al mercato e quello riservato a Sator, il patrimonio consolidato dovrebbe attestarsi attorno ai 158 milioni, ammesso che se ne spendano 100 per ricapitalizzare: che equivarrebbe a circa 0,24 € per azione. Stimando un rapporto di circa 1,2 azioni nuove (a 0,2 € ) per ogni vecchia, il titolo dovrebbe valere al massimo 0,3 €, ossia quasi la metà dei prezzi di ieri. E una valutazione pari ai mezzi propri sarebbe già lusinghiera per una banca, di questi tempi. (W.R.)

17 - Giarda e il pieno sostegno a Saviotti...
Da \"Il Sole 24 Ore\"
- Alle prese con un mercato che non risparmia le banche, il Banco Popolare registra una nuova battuta d\'arresto in Borsa (-2,14% a 3,66 € ) con le quotazioni ormai in linea con il valore nominale. A due mesi dal suo insediamento, il neo amministratore delegato Pierfrancesco Saviotti sta ultimando il lavoro di supervisione. E dopo aver sistemato i dossier scottanti di fine anno, più alcune piccole partecipazioni, è atteso alla prova del rilancio. Alle spalle, ha un blocco compatto. Sia l\'anima veronese che quella lodigiana gli hanno dato piena fiducia.

RaffaeleRaffaele Lombardo

«Attorno a Saviotti c\'è piena condivisione di strumenti e obiettivi da parte dei vertici della banca », ha commentato ieri il vice-presidente vicario del consiglio di sorveglianza del Banco Popolare, Dino Piero Giarda (di nomina lodigiana). Aggiungendo: «il lavoro si svolge con grande compattezza da parte dei consigli di sorveglianza e di gestione». (R.Fi.)

18 - Fri El in Sicilia e la quotazione mancata...
Da \"Il Sole 24 Ore\" -
Il comparto delle energie rinnovabili, con progetti a debito per l\'80/90%, continua a tirare. Nonostante questo l\'altoatesina Fri El in novembre ha dovuto rinunciare alla quotazione. I fondatori della società (Josef,Ernst e Thomas Gostner) si erano detti delusi dalla domanda d\'Oltreoceano. Ma quello che sembrava uno stop allo sviluppo dell\'azienda, forse ha evitato un piccolo trauma a Piazza Affari. Di ieri la notizia che Josef Gostner sarebbe indagato (la società ha smentito) nell\'inchiesta della procura di Palermo per voto di scambio.

Secondo l\'ipotesi dell\'accusa, Gostner avrebbe pattuito di corrispondere un contributo di 30mila euroa Vito Martino,candidato di FI alle regionali 2006 e arrestato per speculazioni sull\'energia eolica in Sicilia. Se la società fosse stata quotata, probabilmente il mercato non avrebbe gradito. ( Mo.D.)

19 - Bnp Paribas cede alle richieste di Sarkozy per ottenere benefici dal governo francese...
Da \"La Stampa\"
- In Francia, dove le critiche ai banchieri sono intense come dappertutto, Bnp Paribas ha lavorato duramente per entrare nelle grazie del maggiore critico, Nicolas Sarkozy. Il presidente francese ha voluto porre precise domande alle banche. Bnp ha risposto così bene da sembrare il migliore studente della classe. Michel Pébereau, il direttore non-executive di Bnp, ma ancora un presidente molto attivo, si è dissociato dai suoi colleghi che volevano resistere alle richieste di rinunciare alle gratifiche.

I suoi colleghi hanno dovuto fare altrettanto. Bnp, che conferma di essere adeguatamente capitalizzata, si è anche impegnata a prendere la sua quota della seconda tranche dei 10,5 miliardi di euro di finanziamento che il governo vuole imporre alle banche francesi. Le altre banche non si sono ancora impegnate, con il Credit Agricole che ha affermato di non volere il denaro.

Ora, Bnp sta sondando il terreno e afferma che distribuirà in dividendi un terzo dei 3 miliardi di profitti netti, contabilizzati l\'anno scorso. Quello che sembra una pura coincidenza è esattamente il rapporto di distribuzione che Nicolas Sarkozy ha di recente indicato per le società francesi in generale. La suddivisione dei profitti desiderata dal presidente è un terzo per gli azionisti, un altro terzo per i dipendenti e l\'ultima parte da riservare agli investimenti.

Ma Sarkozy ha proposto che le banche che accettano fondi pubblici dovrebbero eliminare tutti i dividendi. Ciò sarebbe pertinente per Bnp che avrà preso 5 miliardi di fondi statali. Il miliardo da distribuire in dividendi avrebbe ridotto il supporto statale. Perché Bnp è così disponibile?

Non può essere solo perché si dice che in futuro Pébereau desideri il lavoro del Ministro delle Finanze di Sarkozy. C\'è un altro vantaggio più immediato. Cedendo alle richieste del governo in cambio di aiuti, Bnp può ottenere migliori condizioni dallo Stato. L\'anno scorso, Bnp è riuscita a ottenere il debito subordinato del governo, convertito in azioni privilegiate, il che ha contribuito ad aumentare il rapporto di capitale core Tier 1 da un debole 5,5% a un più rispettabile 6,5%.

Alcuni concorrenti stanno iniziando a denunciare che la politica bancaria del presidente Sarkozy sembra fatta su misura per la più grande banca francese. Altri si chiedono perché la banca che dovrebbe essere l\'ultima ad aver bisogno dell\'aiuto del governo sia la prima a correre al suo sportello. (Pierre Briancon)

20 - I Bot americani rischiano di non essere più sicuri...
Da \"La Stampa\" -
Sulla base dei costi dello stimolo fiscale e del salvataggio delle banche, il rapporto fra il debito del governo federale degli Stati Uniti e il prodotto interno lordo (pil) sta aumentando. Entro il 2011 potrebbe uguagliare il rapporto di liquidità corrente dell\'Ungheria, esploso a causa di spese dissolute. Ciò indica che la qualità creditizia del debito, ora con elevato rating, del titoli di Stato statunitensi potrebbe avvicinarsi alla qualità del debito governativo dell\'Ungheria, che è più vicino al livello minimo della classe investment-grade. Non si tratta di un disastro completo ma significa che neppure i titoli di Stato saranno un investimento sicuro.

Se si ipotizza che le previsioni del deficit dell\'Ufficio congressuale per il bilancio per gli anni 2009 e 2010 siano esatte e se si aggiungono il costo del programma di stimolo economico, del programma di salvataggio delle banche e anche i costi dell\'indebitamento, il debito pubblico Usa aumenterebbe dal 41% del pil a settembre 2008 a circa il 70% del pil nel mese di settembre 2011, in linea con la percentuale di dicembre 2008 dell\'Ungheria. Dopo il 2011, il rapporto debito Usa/pil è previsto di nuovo in calo.

Le stime indicano disavanzi inferiori al 2% del pil dopo il 2012 e il capitale iniettato nel sistema bancario con i piani di salvataggio del governo dovrebbero generare guadagni per i contribuenti intorno a quel periodo. L\'ipotesi ottimistica prevede che la crescita ammonti in media al 4% annuo tra il 2011 e il 2014, che i tagli delle tasse di Bush scadano nel dicembre 2010 e che la spesa discrezionale aumenti solo in linea con l\'inflazione dopo il 2010. Ma se ci sarà un aumento dei tassi d\'interesse questo potrebbe determinare rapidamente un aumento dei costi di indebitamento e dei disavanzi del bilancio.

 

 

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