LA VARIANTE DELTA INFETTA LE BORSE – LE PIAZZE AZIONARIE EUROPEE BRUCIANO 240 MILIARDI PER I TIMORI DI UNA NUOVA ONDATA INCONTROLLABILE DI COVID (E DI NUOVE RESTRIZIONI): LA PEGGIORE DEL VECCHIO CONTINENTE È PIAZZA AFFARI. IERI È STATA LA PEGGIOR SEDUTA DALL’OTTOBRE 2020 – E ANCHE IL PETROLIO HA CHIUSO CON UN CROLLO SUPERIORE AL 7 PER CENTO…

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Sandra Riccio per "la Stampa"

 

chiusi per virus

Il timore di una nuova ondata di Covid-19 scuote le Borse. Ieri la paura per la variante Delta, molto più contagiosa e in crescita in tutto il mondo, ha fatto scattare le vendite sui principali mercati finanziari. A terra sono finite soprattutto le piazze azionarie europee che in una sola giornata hanno bruciato 240 miliardi di euro con i titoli dei viaggi e del tempo libero nel bersaglio.

 

A pagare il conto più salato è stata Milano che ha archiviato la peggior seduta dall'ottobre 2020 con perdite del 3,4% per l'indice principale FtseMib. Francoforte ha ceduto il 2,6% mentre Londra si è mossa in regresso del 2,6%, nel giorno della fine di tutte le restrizioni anti-Covid nel Paese.

 

il tracollo del prezzo del petrolio illustrazione axios

In rosso anche Wall Street con il Dow Jones che è arrivato a perdere il 3%. Il petrolio ha chiuso con un crollo superiore al 7 per cento. Il rischio, dicono gli operatori, è che l'incertezza prenda il sopravvento. Non a caso ieri molti money manager hanno cercato rifugio nei tradizionali porti sicuri.

 

Così i titoli di Stato Usa sono scesi ai minimi da febbraio all'1,18%. «Le perdite di ieri sono state spinte dal rischio di una nuova recrudescenza del virus che porta con sé anche le preoccupazioni per nuove chiusure e per la crescita economica in corso - spiega Gianluca Verzelli, economista di Banca Aletti -. Negli ultimi mesi i mercati erano saliti molto e tanti investitori hanno preferito portare a casa i guadagni accumulati.

BORSA DI MILANO PIAZZA AFFARI

 

È difficile fare previsioni ma l'idea è che quella in corso sia una semplice correzione già prevista da molti osservatori». Per l'esperto, alla fine prevarrà l'ipotesi che l'uscita dal tunnel sia vicina, anche se ci sarà qualche altro scossone lungo il percorso». Anche JP Morgan in un report parla di «crescita forte ma in un percorso tortuoso».

 

A intimorire non c'è soltanto il Covid-19 e la variante delta. Nei mesi passati, anche l'ipotesi di un ritorno dell'inflazione con il conseguente rialzo dei tassi d'interesse da parte della Banche centrali ha messo in fibrillazione le Borse di tutto il mondo. Adesso, paradossalmente, lo scenario cambia di nuovo.

trader coronavirus wall street borsa borse

 

«Gli operatori sono schiacciati tra due paure che sono opposte - spiega Enrico Vaccari, responsabile clientela istituzionale Consultinvest -. Da una parte temono la corsa dei prezzi al consumo dovuto alle riaperture e dall'altra invece soffrono il rischio di nuove chiusure e di un nuovo freno all'economia. Il risultato è una caduta temporanea che servirà a ritrovare l'orientamento».

COPERTINA THE ECONOMIST 4 APRILE 2020 - A GRIM CALCULUS

 

Quello visto oggi non sarebbe insomma un cambio di passo profondo, una inversione di tendenza. «All'orizzonte c'è però un nuovo elemento su cui adesso saranno puntati gli occhi degli operatori - dice Enrico Vaccari -. Si tratta dell'esperimento inglese. Ieri il Paese guidato da Boris Johnson ha dato il via a un'apertura totale e ha eliminato tutte le restrizioni contro il virus».

 

Questo dopo gli eventi sportivi di massa dell'ultimo periodo. E' quindi su Londra che saranno rivolti gli sguardi. Anche se, sulla Borsa, si litiga anche in Italia. «Se invece di fornire dati scientifici si fa allarmismo, non si fa il bene dell'Italia e dell'Europa - ha detto ieri Matteo Salvini, segretario della Lega, commentando il tonfo dei listini - La variante è più contagiosa ma non provoca più morti e ricoverati» ha aggiunto.

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