VIVENDI MASSACRA MEDIASET IN TRIBUNALE - CADUTO COMPLETAMENTE IL CASTELLO ACCUSATORIO. NIENTE MULTA MILIARDARIA COME SPERAVANO I LEGALI DEL BISCIONE: VIVENDI DOVRÀ PAGARE SOLO 1,7 MILIONI PERCHÉ NON POTEVA RECEDERE DAL CONTRATTO - A QUESTO PUNTO SI COMPLICA ANCHE LA STRATEGIA DI GHEDINI, CHE AVEVA CONVINTO IL BANANA A NON FARE L’ACCORDO CON BOLLORÉ SULLA BASE DI UN TRIONFO NELLA CAUSA CIVILE CHE AVREBBE ANTICIPATO QUELLA PENALE. RIEN À FAIRE…
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(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Il Tribunale di Milano sezione civile ha emesso la sentenza sulle cause Mediaset-Vivendi accertando l'inadempimento da parte di Vivendi sulla causa del contratto Premium e respingendo le altre istanze di Mediaset-Fininvest sulla violazione dei patti parasociali e sulla concorrenza sleale per la scalata dei francesi nel capitale di Mediaset di fine 2016.
Per quanto riguarda la causa Premium, il Tribunale - si legge in una nota del Tribunale firmata dal presidente della XV sezione Civile Angelo Mambriani - ha accertato l'inadempimento agli obblighi riguardanti il contratto Premium del 2016 condannando Vivendi a risarcire in favore di Mediaset 1,2 milioni e 514mila euro in favore di RTI (controllata di Mediaset).
In merito alle altre due cause intentate da Mediaset-Vivendi il Tribunale ha respinto le richieste ritenendo che "l'operazione di acquisto, da parte di Vivendi, di azioni Mediaset a partire dal dicembre 2016 per un quantitativo complessivamente di poco inferiore al 30% del capitale non sia avvenuto in violazione delle previsioni del contratto stipulato l' 8 aprile 2016 e risoltosi il 30 settembre 2016".
Il Tribunale ha ritenuto inoltre che l'operazione "non possa essere ritenuta illegittima ai sensi dell'art. 43, comma 11, D. Lgs. 177/2003 (Tusmar), norma non piu' applicabile nell'ordinamento italiano nella sua formulazione originaria in ragione delle statuizioni di cui alla sentenza della Corte Europea di Giustizia del 3 settembre 2020 in causa n. 719/18" e "che l'operazione non integra le contestate condotte di concorrenza sleale".