CAFONALINO RITORNO AL MUSEO! DA MARINA ABRAMOVIC AL SUPERMAN DI TOMISLAV GOTOVAC, AL MAXXI SESSANTA ARTISTI E CENTO OPERE PER RACCONTARE CONFLITTI, IDENTITÀ, IDEALI, EROI DELLA EX JUGOSLAVIA - LA SERIE FOTOGRAFICA ‘ANGELS WITH DIRTY FACES DI IGOR GRUBIC’ SULLA VETRATA DEL MUSEO RITRAE I MINATORI SERBI DI KOLUBARA IL CUI SCIOPERO DEL 2000 SEGNÒ L'INIZIO DELLA CADUTA DI MILOSEVIC… - ECCO CHI C’ERA AL VERNISSAGE
-Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Federica Manzitti per il “Corriere della Sera - ed. Roma”
Apre oggi al Maxxi (via Guido Reni 4/a) «Più grande di me. Voci eroiche dalla ex Jugoslavia», espressione corale della scena balcanica contemporanea. Un mosaico complesso - più di cento opere per sessanta artisti - che costituisce una nuova tappa della ricerca condotta dal Museo nazionale delle arti del XXI secolo sulle relazioni tra l'Italia e i territori che affacciano sul Mediterraneo, i cui capitoli precedenti hanno coinvolto le comunità artistiche di Istanbul, Beirut, Iran e Africa.
«Gli artisti della ex Jugoslavia scelti per questo progetto - ha dichiarato la presidente della Fondazione Maxxi Giovanna Melandri - indagano gli intrecci profondi dei nazionalismi e le conseguenze del capitalismo estrattivo, ma esplorano anche un'altra visione della persona e della comunità. A ben vedere, evocano un'Europa sociale e sostenibile».
Da Marina Abramovic, in mostra con Rhythm 0 , al Superman di Tomislav Gotovac, l'esposizione ruota intorno al concetto dell'eroismo, ossia la capacità di superare l'interesse privato per qualcosa di più grande, e insieme intorno a quello del capitale che oggi domina sulle persone. Introdotto dalla serie fotografica Angels with dirty faces di Igor Grubic, che sulla vetrata del museo ritrae i minatori serbi di Kolubara il cui sciopero del 2000 segnò l'inizio della caduta di Milosevic, il percorso espositivo è organizzato in otto sezioni:
Libertà, Uguaglianza, Fratellanza, Speranza, che raccontano rivoluzioni, ideali e gesta legate al passato o al presente della ex Jugoslavia come nell'opera Calendar di Djorge Balmazovic scandita dai volti di eroi contemporanei e spesso sconosciuti, o nel monumentale collage in tessuto di Sinisa Ilic, Orientation in 100 Revolutions , e altre quattro sezioni (Rischio, Individuo, Alterità, Metamorfosi) che descrivono invece il mondo di oggi e le urgenze della contemporaneità come nel video Time Travel di Vladimir Nikolic che riprende l'artista mentre nuota in una piscina olimpionica o l'installazione multicanale Newsreel 65 di Nika Autor sui migranti bloccati lungo la rotta balcanica.
La mostra sarà accompagnata da un programma di eventi a cominciare dalla tavola rotonda online guidata dalle curatrici Zdenka Badovinac e Giulia Ferracci collegate con alcuni degli artisti coinvolti (venerdì 7 maggio alle ore 18). In estate sono previsti un appuntamento con il filosofo Slavoj iek e uno con Marina Abramovic (Fino al 12 settembre, www.maxxi.art).