CAFONALINO ALL’OLIO - CHE CI FA, TRA UN PICASSO E UN WARHOL, "THE LIQUID GOLD" ATTOVAGLIATO IN UNA SALA DI ‘’FRIEZE MASTER’’, LA FIERA LONDINESE DELL'ARTE PIÙ IMPORTANTE D'EUROPA? TRANQUILLI: È IL VERNISSAGE DELL'OLIO EXTRA VERGINE D’OLIVA COME NOVELLA ‘’OPERA D'ARTE’’ DEL MADE IN ITALY

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le sommelier anna fedrici e domitilla calamai le sommelier anna fedrici e domitilla calamai

DAGOREPORT

 

Che ci fa, tra un Picasso e un Warhol, "the liquid gold" attovagliato in una sala di ‘’Frieze Master’’, la fiera londinese dell'arte più importante d'Europa? Tranquilli: è il vernissage dell'olio Extra Vergine d’Oliva (in breve, EVO) come novella ‘’opera d'arte’’ del made in Italy.

 

Solo a una curatrice d'arte tedesco-americana, Cornelia Lauf, e a suo marito il nobiluomo e agricoltore siciliano Giuseppe Catalano di Melilli produttori dell’ottimo olio ‘Azienda Agricola I Due Leoni’, poteva venire in mente di proporre a una fiera d’arte un evento sull’assaggio dell’olio di oliva: “Sarà una vera performance! Ci divertiremo e parleremo dei nostri oli come di un prodotto unico e speciale e lo faremo in un luogo smart”.

 

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Al progetto "Culture of Italian Olive Oil: Tasting Event" sono stati coinvolti produttori con cognomi importanti legati al mondo dell’arte, della finanza e dell’aristocrazia: collezionisti, curatori o artisti. In prima fila Peter Sartogo, finanziere di stanza a Londra sposato con Martina Mondadori, dalla Sicilia è sbarcato Bernardo Scammacca del Murgo (Olio Oevo Murgo) insieme alla curatrice d’arte Valentina Bruschi scortata dal marito Alessandro Mocciari Li Destri agricoltore agro-ecologico (Olio Monte Alburchia), al centro spiccavano le due incantevoli figlie dell’artista Remo Salvadori; a soprintendere tutto, il “locandiere” stellato Giorgio Locatelli che ha ospitato nel suo spazio l’incontro e ha raccontato del suo olio.

 

le sorelle noema e klio kosuth le sorelle noema e klio kosuth

Non solo “the liquid gold”, anche le bottiglie erano da rubare: un’etichetta era disegnata dall’artista William Kentridge per Peter Sartogo, un’altra è opera di Giuseppe Gallo per il suo ottimo olio umbro, Joseph Kosuth è l’autore di quella dell’olio EVO delle sue figlie Noema e Klio.

 

anna federici anna federici

Ad ascoltare la Federici e la Calamai che, tra un bicchierino e l’altro, tenevano banco su come assaggiare i vari oli, erano attovagliati italiani e inglesi nonostante l’idea di dover bere di prima mattina olio seppur ottimo. In preda ai vari assaggi, Paola Ugolini curatrice d’arte, Antonio Tomassini che segue e promuove i vini e gli oli italiani in terra britannica, l’editore d’arte Paulo Von Vacano, Bartolomeo Pietromarchi (olio Podere di Chiantennano) direttore del Maxxi Arte insieme alla moglie Laura Einaudi, Rachel Barraclough, design dealer, la studiosa di sciamanesimo Bebetta Campeti, la paesaggista Elisa Resegotti, la contessa Francesca Pietromarchi insieme ad Adriana Sartogo e a Verdella Caracciolo.

domitilla calamai e bernardo scammacca del murgo domitilla calamai e bernardo scammacca del murgo

 

E poi ancora l’artista residente a Londra Antonio Riello, sir James Graham, artista e fotografo con squillanti pantaloni arancione, Leopoldina Pallotta della Torre scrittrice, Peter Glidewell antiquario, Damiana Leoni art dealer. Roberto D’Agostino e suo figlio Rocco sono stati stato costretti dalla moglie Anna Federici a portare le scatole con il suo olio biodinamico Solaria.

 

Mattia Osti, primario di radioterapia all’ospedale Sant’ Andrea e produttore dell’olio Osti in terra di Bolsena (l’etichetta più bella disegnata da Alessia Manca di Villahermosa discendente dei Busiri Vici di Roma) osservava divertito la bella moglie Domitilla Calamai che ormai pensa solo all’olio e non solo al suo. Gli altri oli blasonati appartenevano al principe Camillo Aldobrandini, al conte Piervittorio Leopardi, a Oliviero Toscani e a Nina Von und Zu Furstenberg.

degustazione oli con noema kosuth e nicola sersale. regista a londra degustazione oli con noema kosuth e nicola sersale. regista a londra

 

E’ stato un viaggio divertente e curioso attraverso l’Italia, l’unico paese al mondo ad avere nel suo territorio oltre mille varietà di olivi, dal Nord del Lago di Garda fino al Sud profondo della Sicilia. Sostengono Federici e Calamai: “Le diverse cultivar esprimono oli dai sapori e profumi da incanto papillare. I produttori condividono una missione comune: produrre oli Extravergini d’Oliva di altissima qualità, seguendo pratiche di sostenibilità, curando e mantenendo il territorio, preservandone la straordinaria biodiversità”.

 

giuseppe,catalano di malilli, cornelia lauf e bebetta campeti giuseppe,catalano di malilli, cornelia lauf e bebetta campeti

E sottolineano: “Cornelia Lauf ha proposto questo connubio a Frieze Masters per sottolineare lo stretto legame tra la cultura millenaria dell’olio con il ruolo del produttore che diventa anche protagonista di un fenomeno culturale. Perchè il rapporto con Madre Terra può diventare l’ultima frontiera dell’arte contemporanea. Joseph Beuys dichiarò che “la difesa della natura è un’azione antropologica”. Mangiare è un atto agricolo e coltivare la terra è un azione politica e culturale. Difendere le aziende agricole famigliari è come difendere la propria patria e mangiare responsabilmente ci permette di continuare ad essere liberi. Il tutto contrapposto all’idea che l’industria del cibo ci vuole ignoranti riguardo ai processi produttivi, scollegati dalla terra, quindi dipendenti e inconsapevoli. Anzi ci vorrebbero vedere legati ad un tavolo con tubo in bocca che arriva allo stomaco e direttamente ingozzati di cibo premasticato”, concludono le nostre eroine dell’olio.

domitilla calamai domitilla calamai

Bene anche questo in effetti è cultura, intelligenza e passione.

per l'assaggio dell'olio per l'assaggio dell'olio

 

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