CAFONALINO – UNA FOLLA DI SUPER-VIP POLITICI, GIORNALISTI E ARTISTI INVADE E SUDA COPIOSA NEI SALONI DEL QUIRINALE PER FESTEGGIARE LA FESTA DELLA REPUBBLICA – IL CAV. SI MUOVE COME FOSSE A CASA SUA, GIORGINO LO INSEGUE, SU-DARIO JOVANOTTIZZATO…

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Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo


1 - PAPI TRA I SALONI DEL QUIRINALE...
Alessandra Longo per La Repubblica

ANNA CINZIA BONFRISCO - copyright pizziANNA CINZIA BONFRISCO - copyright pizzi

Tutti i saloni del Quirinale, quello degli Scrigni, quello degli Arazzi, degli Specchi, delle Feste. Silvio Berlusconi percorre il perimetro del Palazzo come se si sentisse a casa sua, stringendo mani solidali che gli dicono di «non mollare», ricevendo sussurri complici all´orecchio: «Il processo Mills, che orrore! Una cosa indegna, sono vicino a scoppiare!». Le faccende private? «Mi creda, signora, calunnie con le gambe corte, che si ritorceranno contro chi le ha pronunciate». «Ci sono due Italie» - dice - quella che lo ama, lo capisce, lo applaude e «quell´altra dei veleni, della robaccia, quella di voi della stampa». Di sinistra, ovvio.

Quaranta minuti così, girovagando senza fretta, guardato a vista dalle guardie del corpo, allenate a tener lontano con i muscoli gli indesiderati. Il ricevimento al Colle, per la festa della Repubblica, diventa l´occasione per mostrarsi «deciso a non mollare», per gustarsi la devozione imbarazzante di una parte degli ospiti. Con il capo dello Stato, ospite di casa, un incontro breve, un po´ prima di buttarsi tra la folla dei duemila invitati, estromessa dai giardini presidenziali causa maltempo.

Si parlano riservatamente, Berlusconi e Napolitano, e la signora Clio, vestita di chiaro, si fa discretamente da parte. Ci sono Gianni Letta, il presidente del Senato Schifani, il presidente della Corte Costituzionale Francesco Amirante. Poi il gruppo si scioglie, amici, chiacchiere e compagnie diverse per ritrovarsi, più tardi, davanti ad un tavolo imbandito di tartine e dolci, buffet essenziale, ridotto all´osso, vista la crisi.

ANTONELLA BORALEVI - copyright pizziANTONELLA BORALEVI - copyright pizzi

Berlusconi si lamenta con il presidente della Repubblica e la moglie del torcicollo: «Presidente, io a destra non posso guardare e, a sinistra, mi è sempre risultato difficile». Tutto intorno i suoi lo trovano in gran forma, molto spiritoso. Ma anche Napolitano ha in serbo per lui una battuta che non è male. Lo vede a suo agio nelle sale del Palazzo e ironizza: «Presidente, mi raccomando, illustri bene a tutti le bellezze del Quirinale».

Tono lieve, basso profilo, il Colle sceglie di alleggerire il clima. Fuori, prima di entrare, Berlusconi, accanto agli applausi degli estimatori, si è preso i fischi e il pollice verso di un gruppo di italiani refrattari alla sua sirena. Dentro, si gode il pellegrinaggio dei sostenitori. «I sondaggi sono molto buoni - annuncia a una bionda adorante - Certo la Lega è molto forte, ma tanto è un alleato». Con Dario Franceschini non si sfiorano. Il leader del Pd preferisce girare la testa dall´altra parte e parlare fitto con Jovanotti, sia pur autore di quel «Mi fido di te», colonna sonora del tour veltroniano.

Con Rutelli, invece, Berlusconi ci parla, anche cordialmente. «Oggi ho avuto rapporti con la tua famiglia», gli dice. Si riferisce all´intervista che Barbara Palombelli ha realizzato in giornata per Radiodue. Rutelli non resiste: «Famiglia? Passiamo ad un altro argomento, in questo periodo non è il caso».

ANTONIO CATRICALA E MOGLIE - copyright pizziANTONIO CATRICALA E MOGLIE - copyright pizzi

Se la ride il Cavaliere, ma sì, l´affare Noemi ormai è roba da battute, «l´ondata di piena è passata, né ormai è più necessario andare in Parlamento a dare spiegazioni ulteriori, visto che ho già chiarito e ne hanno parlato tanto gli altri». Ecco la Palombelli che lo ringrazia per l´intervista e il «clima sereno in cui è avvenuta».

«Io sono sempre sereno, sono gli altri che mi caricano di cose - risponde il premier - e per lei ho fatto un´eccezione, perché di solito faccio solo interviste con minorenni». Ormai su questo fatto delle minorenni ci si fa quattro risate anche con Antonio Verro, consigliere di amministrazione Rai: «Da quanto ci conosciamo noi due? Da 35 anni? Beh, allora non sei minorenne».

C´è molta stampa, Lucia Annunziata, Giulio Anselmi, Stefano Folli, Antonio Polito, Giovanni Minoli, Giovanni Floris. Francesco Giorgino, del Tg1, ci mette una vita e tre saloni per riuscire a stringergli la mano. C´è anche Enrico Mentana, un flute di prosecco in mano, che saluta l´ex datore di lavoro ringraziandolo per la stima espressa sempre nell´intervista alla Palombelli. Lui gli batte una mano sulla spalla: «Forza, forza, quando vuoi passare a trovarmi sono sempre disponibile».

ANTONIO DI BELLA - copyright pizziANTONIO DI BELLA - copyright pizzi

Mentre Napolitano è in amabili conversari con Roberto Saviano, invitato a tornare al Quirinale, il premier stringe la mano a Renato Zero, idolo dei sorcini. Forse non si sapeva, ma Zero è in ottimi rapporti anche con Schifani. Fa caldo nei saloni, in molti sudano, si affacciano alle grandi finestre aperte che danno su Roma. Berlusconi si tampona con il fazzoletto e affronta l´abbraccio di Maria Pia Fanfani, carica di decorazioni.

A Giancarlo Magalli, che si lamenta di non riuscire più a parlare con la Carfagna, promette: «Ci penso io, la chiamo io». Ad una coppia siciliana che gli chiede notizie dei rifiuti, confessa il fastidio: «Mi hanno tirato in ballo per questo problemuccio di Palermo. Adesso ci ho mandato Bertolaso a risolvere».

Festa senza musica, ma con tanti musicisti, per la prima volta anche rockettari, con i pantaloni dentro gli anfibi neri. Ecco gli Afterhours, i Blu Vertigo, i Sud Sound System. Strano mix, Paolo Bonaiuti e Dolcenera con le zeppe rosa, Sandro Bondi e Nek. La miglior battuta? Quella di Enzo Bianco al premier: «Presidente, le presento mia figlia, però è maggiorenne».

2 - IL COLLE DELLE VANITÀ...
Paola Pisa per "Il Messaggero"

BEPPE PISANU - copyright pizziBEPPE PISANU - copyright pizzi

Sulla piazza la folla attende e applaude i propri fans che entrano nel grande portone. Acclamazioni per Jovanotti, per Massimo Ranieri, per Renato Zero e "chiamate" per qualche politico. Vere ovazioni per Roberto Saviano che viene riconosciuto appena le guardie del corpo, un po' Serpico, scendono dall'auto di scorta dell'autore di Gomorra.

Poi, per guadagnare il magnifico Salone dei Corazzieri, il più grande del Quirinale, quello dove ci sono il Presidente Napolitano con la consorte Clio a ricevere, la maggior parte dei duemila invitati devono percorrere la scala a chiocciola detta del Mascherino, attraversare il Salone degli Scrigni, bypassare la Sala del trono e finalmente, salutati a ogni passo dall'attenti delle guardie presidenziali, eccoli arrivati.

Solo i supervip vengono introdotti direttamente per lo Scalone delle feste, e si trovano dove c'è la folla più grande riunita per celebrare il 2 giugno, ricorrenza della Repubblica italiana. In giardino? Macché, i temporali annunciati e gli sgrulloni venuti giù dalla mattina hanno costretto a scegliere la soluzione "in interni" e così per vedere ed essere visti, per salutare, per raggiungere il buffet ci si deve infilare tra tantissime personalità e altri apparentemente sconosciuti ma di certo illustri.

CAPPELLINO TRENDY - copyright pizziCAPPELLINO TRENDY - copyright pizzi

Presentissima la politica, tra i primi a giungere il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente del Senato Renato Schifani che incontrano il Presidente Giorgio Napolitano nel Salone degli Specchi. La politica è in forze. Ci sono Pier Ferdinando Casini e la consorte Azzurra Caltagirone, Gianni Letta con la moglie Maddalena, Paolo Bonaiuti, Giuseppe Pisanu, Claudio Scajola. Ecco Dario Fraceschini, Nicola Zingaretti, Piero Marrazzo.

Altra sala: il rabbino capo Stefano Di Segni, Gianni De Gennaro, Lamberto Dini e la moglie. In un'area ad alta densità cultural-giornalistica appaiono il presidente della Rai Paolo Galimberti, il presidente dell'Ansa Giulio Anselmi, Lucia Annunziata, Alain Elkann, il direttore della A.P. Victor Simpson con la moglie Daniela Petroff e la figlia, Daniela Vergara e il marito Luca Giurato, Lilli Gruber. Mentana viene salutato affettuosamente da Napolitano. Fa un gran caldo. Si beve spumante, spremuta d'arancio, vino ghiacciato.

CESARA BONAMICI E JOSHUA KALMAN- copyright pizzi CESARA BONAMICI E JOSHUA KALMAN- copyright pizzi

Si mangiano leccornie piccole piccole, niente di esagerato. I camerieri passano ininterrottamente con dolci e salatini. Tutti quelli che si sono vestiti per il giardino patiscono il cambiamento di programma, c'è chi siede accanto alle finestre. Molto bene educato aver messo tante sedie sparse. Molto blu per gli uomini, molte fantasie per le signore, molto bianco nero per le più chic.

Un solo paio di stivali, quello di Barbara Palombelli, in beige calzature in tinta, che arriva con il marito Francesco Rutelli. Nec? C'è. Ci sono Gianluigi Rondi, Laura e Lavinia Biagiotti, Carla Fendi e il marito Candido Speroni, Magalli, Enrico Ruggeri, Renzo Arbore arrivato con Mariangela Melato e molto salutato dalla folla. Che risaluta, all'ora dell'uscita Fabrizio Frizzi, Pasquale Squitieri, Carla Fracci e il marito Beppe Menegatti, e chiama a gran voce Tito Stagno e la moglie Edda.

 

 

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