CAFONALINO DEL “SESTERZIO D’ARGENTO” - A VILLA AGRIPPINA VA IN SCENA LA SERATA PER INCENSARE IL FILM CHE MEGLIO HA RAPPRESENTATO ROMA NELL’ULTIMO ANNO E IL VINCITORE, NANNI MORETTI CON “MIA MADRE”, (GIUSTAMENTE) NON S’È PRESENTATO A RITIRARE IL PREMIO

Senza parole l’ideatrice e organizzatrice del riconoscimento, Barbara Manto, che cura da anni il premio romano - Il commento acido di un paparazzo: “Chi lo capisce a questo Nanni è bravo: se non vince si incazza, se vince manco si presenta!” - E dove si magna, ci si imbuca: una decina di furbetti s’erano infilati alla serata per scroccare la cena…

Condividi questo articolo


violante placido violante placido

Fotografie di Luciano Di Bacco 

 

Gabriella Sassone per Dagospia

 

“Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”. Deve essere questo il dubbio amletico che ha attanagliato Nanni Moretti, proprio come nel suo film “Ecce bombo” del 1978. Nonno Nanni, pensa e ripensa, vado o non vado, ma si vado, no meglio che non mi faccio vedere, alla fine ha optato per la seconda opzione.

 

E, incredibile, non si è presentato l’altra sera a ritirare il “Premio Sesterzio d’Argento – Roma il set nella città” conquistato per il suo “Mia madre”, scelto dalla giuria come la pellicola che in questa stagione meglio ha rappresentato Roma. Insomma, grande delusione l’altra sera per tutti quelli arrivati per vedere il cineasta al Grand Hotel Melià Rome Villa Agrippina, alle pendici del Gianicolo.

valeria solarino giovanni veronesi valeria solarino giovanni veronesi

 

Senza parole anche l’ideatrice e organizzatrice del riconoscimento, Barbara Manto, che cura da anni come un figlioletto questo significativo premio romano, piccolo e chic. Nel verde del sontuoso albergo, tra un tramonto mozzafiato e la piscina, tra i paparazzi schierati in assetto di guerra si sparge la voce che Nanni non arriverà: aveva un precedente impegno fuori Roma. Così dicono dalla sua produzione. Peccato che alle 14,30 era nella Chiesa degli Artisti di piazza del Popolo al funerale dell’attore Remo Remotti. Forse non era dell’umore giusto.

pilar saavedra pilar saavedra

 

“Chi lo capisce a questo Nanni è bravo: se non vince si incazza, se vince manco si presenta!”, borbotta un paparazzo. Meno male che a ritirare la targa c’è Margherita Buy, che in “Mia madre” interpreta una regista, ovviamente l’alter ego di Nanni, che finalmente si detesta un po’ e si autocritica per il suo egocentrismo. “Un regista è uno stronzo a cui permette di fare tutto!”, sbotta infatti a un certo punto la Buy nel film urlando ai collaboratori che non avrebbero dovuto assecondarla.

 

Margherita in abitino glicine sorride e scappa prima di cena: “Domattina mi devo alzare presto per lavoro”. E sì, Margherita è una delle attrici che lavora di più Tutti la vogliono. Non solo: è una collezionatrice seriale di premi cinematografici, dunque garanzia di successo per qualunque pellicola. Nel corso della sua carriera ha conquistato 7 David di Donatello, 7 Nastri d’Argento (l’ultimo conquistato per “Mia madre” sabato a Taormina), 13 Ciak d’Oro, 5 Globi d’Oro della Stampa Estera, un Pasinetti alla Mostra del Cinema di Venezia e via dicendo. E tanti altri, ci si può giurare, ne verranno.

milissa e gaetano castelli milissa e gaetano castelli

 

Concluso il capitolo Nanni, la giuria, composta da Silvia D’Amico, Adriano Amidei Migliano, Alessandra Levantesi, Michele Placido e Giovanni Veronesi, assegna un premio speciale al cortometraggio “Love Sharing” di Monica Scattini, recentemente scomparsa. Commovente il ricordo della vulcanica Monica che fa sul palco Alessandro Haber.

 

michele placido e la moglie federica michele placido e la moglie federica

In bella mostra nel giardino di quella che un tempo fu la villa di Agrippina, madre di Nerone, sontuosi abiti d’epoca della Sartoria Tirelli, orgoglio italiano che crea i mejo costumi destinati alle grandi produzioni mondiali dello spettacolo. E’ tutta dunque per la Sartoria Tirelli la targa-premio “Romani si diventa”, destinata ai non romani del mondo della cultura che hanno scelto la Capitale come città adottiva. E come per magia a ritirarla si materializza il mitico Dino Trappetti.

 

A condurre l’evento sul palco, Livia Azzariti e Adriano Amidei Migliano con la regia di Edmondo Mingione. Deliziose hostess in divisa accolgono gli ospiti e indicano il percorso da fare, dopo il passaggio sul red carpet. E visto che siamo a Roma, un tocco di maleducazione non manca mai. Alcuni “imbucati”, la serata è solo su invito, per 120 happy few, si siedono ai tavoli del dinner con solenne faccia di marmo appena finita la premiazione.

massimiliano d epiro e violante placido massimiliano d epiro e violante placido

 

Ma Barbara Manto, inflessibile, ne scova almeno 5, li fa alzare e li rimanda a casa. I flash si scatenano sulle belle coppie cinematografiche: Michele Placido con la compagna Federica Vincenti sposati da quasi 3 anni, Giovanni Veronesi con la sua Valeria Solarino (stanno insieme da 10 anni ormai, incredibile!), la sempre sexy Violante Placido di rosso vestita col compagno Massimiliano D’Epiro. Sfoggia il pancione al braccio del marito Emanuele la conduttrice di “Unomattina Estate” Benedetta Rinaldi.

 

masolino silvia e caterina d amico masolino silvia e caterina d amico

Non mancano Eliana Miglio, Elsa Martinelli, Francesca Valtorta, Lodovica Lirosi, Gaetano Castelli, Raffaele La Capria, le gemelle Laura e Silvia Squizzato, i press-agent Saverio Ferragina, Patrizia Biancamano, Alessandro Russo e Paola Spinetti. La cena placè si fa attendere, serviti molto lentamente i piatti napoletani doc firmati da Don Alfonso Iaccarino, chef resident dell’hotel, noto per gli Arancini di riso e il Vesuvio di Rigatoni (che non soddisfa tutti, però).

margherita buy margherita buy

 

Racconta aneddoti il direttore generale del Melià Villa Agrippina Francesco Ascani, che prima lavorava al De Russie dove questo piccolo premio è nato e si è svolto per anni. Per la cronaca, il Sesterzio, offerto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, è una targa in argento realizzata dagli allievi della Scuola dell’Arte della Medaglia con l’antica tradizione della modellazione in bassorilievo e della fusione in terra refrattaria. La targa riproduce un sesterzio del tipo coniato nell’80-81 d.C. dall’imperatore Tito con l’immagine del Colosseo inserito in motivi grafico-plastici che progressivamente si trasformano in una pellicola cinematografica.

margherita buy e michele placido margherita buy e michele placido

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...