
IL DUO TRUMP-MUSK A TUTTO CONFLITTO D’INTERESSI – SECONDO IL “WASHINGTON POST”, L'AMMINISTRAZIONE AMERICANA STA FACENDO PRESSIONI SU DIVERSI GOVERNI AFFINCHE’ DIANO IL VIA LIBERA AL SISTEMA SATELLITARE DI STARLINK. E OFFRE IN CAMBIO UN “TRATTAMENTO DI FAVORE” SUI DAZI – IL QUOTIDIANO STATUNITENSE: “IL SEGRETARIO DI STATO, MARC RUBIO, HA INCARICATO I FUNZIONARI DI SPINGERE PER L'APPROVAZIONE DELLA SOCIETÀ DI MUSK, IN UN MOMENTO IN CUI LA CASA BIANCA CHIEDE COLLOQUI AD AMPIO RAGGIO SUL COMMERCIO” – ANCHE IL GOVERNO MELONI È IN TRATTATIVE CON STARLINK PER GESTIRE LE COMUNICAZIONI “CLASSIFICATE”…
(AGI) - Meno dazi per chi aderisce a Starlink: secondo il Washington Post, l'amministrazione americana sta facendo pressioni su diversi governi affinche' diano il via libera al sistema satellitare di Elon Musk.
Il quotidiano americano racconta di avere ottenuto "una serie di messaggi governativi interni" in cui si legge che "le ambasciate statunitensi e il dipartimento di Stato hanno spinto" alcuni Paesi "a superare gli ostacoli per le compagnie satellitari statunitensi, spesso menzionando Starlink per nome".
Nei documenti, precisa, non ci sono prove che "la squadra di Trump abbia esplicitamente chiesto favori per Starlink in cambio di dazi piu' bassi". Ma si legge chiaramente che "il segretario di Stato, Marc Rubio, ha sempre piu' incaricato i funzionari di spingere per l'approvazione della societa' satellitare di Musk, in un momento in cui la Casa Bianca chiede colloqui ad ampio raggio sul commercio".
Per esempio, gli emissari di Musk hanno ricevuto un appuntamento con l'autorita' delle telecomunicazioni del Lesotho due settimane dopo che gli Usa avevano annunciato dazi del 50%. In India, scrive ancora il Post, l'esecutivo "ha accelerato l'approvazione di Starlink con la consapevolezza che questo potrebbe aiutare a stringere accordi commerciali con l'amministrazione".
Alla richiesta del Post di commentare la vicenda, il dipartimento di Stato non ha confermato. Ma ha tutt'altro che smentito: "Qualsiasi americano patriottico dovrebbe voler vedere il successo di un'azienda americana sulla scena globale, specialmente sui concorrenti cinesi", la risposta.
elon musk con il figlio e donald trump nello studio ovale
DONALD TRUMP E ELON MUSK