
IL FISCO AMERICANO NON RISPARMIA NEANCHE IL PONTEFICE – CON L’ELEZIONE A PAPA DELLO STATUNITENSE PREVOST SI SI PONE UN INEDITO PROBLEMA DI TASSE: LEONE XIV RICEVERÀ DAL VATICANO UNO STIPENDIO 360 MILA EURO L’ANNO. MA, PER GLI STATI UNITI, SU QUELLA CIFRA DOVREBBE PAGARE UN’IMPOSTA DI 135 MILA DOLLARI – LE ALTERNATIVE POSSIBILI: WASHINGTON ESENTA IL PAPA DAL PAGAMENTO DELLE TASSE, PREVOST RINUNCIA ALLA CITTADINANZA AMERICANA, OPPURE…
Estratto dell’articolo di Luca Di Carmine per www.lettera43.it
robert francis prevost papa leone xiv
Essere cittadini statunitensi è un privilegio, dicono in tanti. Non a caso, vincere la lotteria per diventare americani è sempre stato il sogno di milioni di europei, africani, asiatici, ma per Papa Leone XIV quel documento rischia di avere conseguenze pesanti, come è stato scritto su The Wall Street Journal: le tasse, gli investimenti, ogni attività economica finiscono sotto il controllo dello zio Sam.
Secondo i calcoli di Fortune, il pontefice riceve uno stipendio mensile di circa 30 mila euro, cioè 33 mila dollari Usa. Che fanno circa 396 mila dollari l’anno. Se il governo statunitense non lo esentasse, dovrebbe pagare una imposta di circa 135 mila dollari. E allora che si fa?
PRETI AMERICANI IN PIAZZA SAN PIETRO ESULTANO PER L ELEZIONE DI PAPA LEONE XIV
Il doppio passaporto diventa un peso: o si sceglie la strada di Boris Johnson che essendo nato a New York poi rinunciò alla cittadinanza per fedeltà al Regno Unito (o per non finire sotto le grinfie del fisco a stelle e strisce) oppure si va verso un’alternativa che nessun pontefice ha mai sperimentato: diventare apolide. [...]
ROBERT FRANCIS PREVOST
LA BANDIERA AMERICANA A PIAZZA SAN PIETRO IN ONORE DI PAPA LEONE XIV - ROBERT FRANCIS PREVOST