
“I DAZI AMERICANI COLPIRANNO IL 97% DELLE ESPORTAZIONI DELL’UNIONE EUROPEA” – IL COMMISSARIO UE AL COMMERCIO, MAROS SEFCOVIC, AL PARLAMENTO EUROPEO ELENCA I DANNI DELLA GUERRA COMMERCIALE DI TRUMP (“LA SITUAZIONE NON È ACCETTABILE") E LANCIA UN AVVERTIMENTO A CHI PENSA DI CERCARE TRATTAMENTI DI FAVORE DAL “DAZISTA DELLA CASA BIANCA”: “NEI NEGOZIATI È PIÙ CHE MAI FONDAMENTALE L'UNITÀ” (A MELONI SARANNO FISCHIATE LE ORECCHIE?) – IL GOVERNATORE DI BANKITALIA, FABIO PANETTA, LANCIA UN MONITO CONTRO IL RITORNO DEL PROTEZIONISMO: “SONO A RISCHIO DECENNI DI PROGRESSI NELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE...”
SEFCOVIC, 'CON I DAZI USA A RISCHIO IL 97% DELL'EXPORT UE'
(ANSA) - BRUXELLES, 06 MAG - Al momento ci sono "sei indagini in corso" da parte degli Usa sul fronte commerciale con gli Usa. "Nel 2024 gli Stati Uniti hanno riscosso circa 7 miliardi di euro di dazi sulle esportazioni dell'Ue. Si prevede che gli Stati Uniti potrebbero ora riscuotere fino a 100 miliardi di euro se le indagini in corso dovessero portare all'imposizione di tariffe.
E come sapete, proprio ieri abbiamo appreso di una possibile nuova tariffa del 100% sulla produzione cinematografica non statunitense". Sarebbe colpito "il 97% delle esportazioni" Ue verso gli Usa. "Quindi credo che sarete d'accordo con me sul fatto che la situazione in sé non sia accettabile". Lo ha detto il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic, parlando alla Plenaria del Pe.
SEFCOVIC, 'SUI DAZI PIÙ CHE MAI FONDAMENTALE L'UNITÀ UE'
donald trump e la guerra dei dazi
(ANSA) - BRUXELLES, 06 MAG - Nei negoziati con gli Usa sui dazi "è più che mai fondamentale l'unità. Il nostro messaggio deve essere inequivoco". Lo ha detto il commissario Ue al Commercio Maros Sefcovic parlando alla Plenaria del Pe. Sefcovic ha ricordato che "l'Ue e gli Stati Uniti rappresentano il 30% del commercio globale" ma "non dobbiamo dimenticare il restante e pertanto prosegue il lavoro di diversificazione".
Sefcovic a riguardo ha ricordato l'accordo con il Mercosur e il partenariato lanciato con Sudafrica e Singapore. "Stiamo accelerando drasticamente i negoziati in corso con l'India, con l'Indonesia, con Filippine, Thailandia e Malesia. Abbiamo avviato i colloqui per l'Accordo di Libero Scambio con gli Emirati Arabi Uniti, un'iniziativa che credo possa fungere da forte catalizzatore per la nostra cooperazione con i Paesi della del Golfo", ha aggiunto.
SOCIALISTI UE, 'TRUMP UNA MINACCIA PER IL MONDO'
DONALD TRUMP CON IL CARTELLONE DEI DAZI
(ANSA) - STRASBURGO, 06 MAG - "Donald Trump è una minaccia per il mondo non solo sul fronte dei dazi: porta avanti un nazionalismo autoritario, non solo commerciale. Lui e i suoi partner di estrema destra non credono in un mondo basato sulla legge ma sulla legge del più forte".
Lo ha detto la capogruppo dei socialisti e democratici, Iratxe Garcia Perez parlando in plenaria. "Noi dobbiamo difendere il modello europeo. l'Ue deve rispondere con forza a difesa dei suoi lavoratori. Serve fermezza, senza cedere a nessun ricatto. Dobbiamo ptrevedere sanzioni e oneri per le big tech che non rispettano le norme, penso anche all'esclusione delle imprese Usa dagli appalti europei. Il mondo non è solo composto da Trump, dobbiamo rafforzare gli accordi con gli altri partner", ha concluso.
PANETTA: "CON DAZI E TENSIONI GEOPOLITICHE A RISCHIO DECENNI DI PROGRESSI" "
Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “la Stampa”
fabio panetta - congresso assion forex
Più cooperazione, ma anche più regole condivise su scala globale. Il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, ha lanciato un monito contro il ritorno del protezionismo e delle tensioni geopolitiche, sottolineando come questi fattori rischino di compromettere i risultati ottenuti in decenni di cooperazione economica internazionale. Intervenendo alla sessione di apertura della 58ª riunione annuale della Banca asiatica di sviluppo (Asian development bank, Adb), Panetta ha delineato un'agenda di sviluppo fondata sulla collaborazione multilaterale e sulla difesa delle norme comuni che sorreggono l'economia planetaria.
«La prosperità delle regioni dell'Asia-Pacifico e dell'Europa è profondamente intrecciata con i flussi commerciali globali e con un contesto internazionale prevedibile», ha affermato Panetta, in un passaggio che ha evidenziato la vulnerabilità di economie aperte come quelle europee e asiatiche rispetto a politiche economiche nazionaliste.
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Nel suo intervento, il governatore Panetta ha parlato di un «dividendo di pace» maturato nei decenni successivi alla fine della Guerra Fredda: «Decenni di progressi senza precedenti nella cooperazione internazionale e nell'integrazione economica hanno favorito prosperità, stabilità e sviluppo in tutto il mondo. Eppure oggi questo quadro è seriamente messo a dura prova». Secondo Panetta, l'Asia-Pacifico rappresenta oggi «la regione più dinamica dell'economia globale», con una crescita robusta sostenuta in particolare dal settore dell'elettronica.
Il 75% della produzione mondiale di semiconduttori si concentra in quest'area, che ha saputo cogliere la domanda in rapida espansione legata all'intelligenza artificiale. Ma proprio questa centralità rende la regione esposta ai rischi derivanti dalle barriere commerciali e dall'incertezza delle politiche economiche.
Il problema è che gli equilibri sono oggi messi in discussione da nuove spinte autarchiche. «Il protezionismo minaccia di annullare questi risultati e di indebolire il tessuto stesso della prosperità globale», ha avvertito Panetta, riferendosi esplicitamente all'impatto negativo dei dazi e della guerra commerciale tra grandi economie mondiali. Il discorso ha assunto, in diversi passaggi, un tono quasi programmatico.
«In un'epoca di crescenti tensioni geopolitiche e conflitti, dobbiamo guardarci da pericolosi passi indietro che potrebbero mettere a repentaglio i risultati conquistati duramente negli ultimi decenni. La pace resta il fondamento imprescindibile per il progresso», ha dichiarato il governatore. [...]
MEME SU DONALD TRUMP GOLFISTA E DAZISTA
Richiamando la figura di Marco Polo, il titolare di Via Nazionale ha chiuso il suo intervento con un invito alla cooperazione internazionale, per sottolineare l'importanza di scelte coraggiose in un momento di incertezza globale. «Dobbiamo continuare a scegliere la cooperazione anziché il conflitto, l'apertura anziché le barriere, il coraggio e non l'esitazione – perché il futuro che stiamo costruendo non richiede niente di meno».
Il riferimento all'esploratore veneziano non è stato casuale. «Marco Polo partì da Venezia nel 1271 come giovane mercante e viaggiò fino in Cina, dove divenne consigliere del Khan. Il suo viaggio di 17 anni, raccontato ne Il Milione, contribuì a costruire ponti tra continenti e a ispirare le generazioni future», ha ricordato Panetta.
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In questo contesto, Panetta ha scelto di ribadire un messaggio che va in direzione opposta rispetto alla dottrina protezionista che è la prevalente a Washington: «La cooperazione internazionale non è un'opzione: è una necessità».