
TANTI SALUTI ALL’AUTONOMIA DELLA FED: IL PROSSIMO PRESIDENTE DELLA FEDERAL RESERVE POTREBBE ESSERE SCOTT BESSENT, SEGRETARIO AL TESORO E FEDELISSIMO DI TRUMP – ARTEFICE DELLA DISCUSSA LEGGE DI BILANCIO CHE ACCRESCE IL DEBITO DI 2.400 MILIARDI, PROTAGONISTA DI UNO SCAZZO CON MUSK CULMINATO IN UNA SCAZZOTTATA DA COWBOY, BESSENT È L’UOMO SU CUI PUNTA IL TYCOON PER SOSTITUIRE L’ODIATISSIMO JEROME POWELL (CHE AVEVA NOMINATO LUI NEL 2018) – BESSENT È MOLTO ASCOLTATO A WALL STREET (AVENDO LAVORATO CON SOROS), MA IL RISCHIO È MINARE L’AUTONOMIA DELLA FED, FONDAMENTALE PER BILANCIARE LE SPINTE CRIPTO-AUTORITARIE DI TRUMP…
Estratto dell’articolo di Giuliana Ferraino per www.corriere.it
Non è ancora ufficiale, ma nei corridoi di Washington si moltiplicano le indiscrezioni: Scott Bessent, attuale segretario al Tesoro e architetto delle politiche economiche dell’amministrazione Trump, sarebbe in corsa per succedere a Jerome Powell alla guida della Federal Reserve.
[…] Il presidente Trump ha annunciato venerdì che la nomina del nuovo presidente della Fed arriverà «molto presto», anche se il mandato di Powell scade solo nel maggio 2026.
Tra i pochi candidati in considerazione c’è anche Kevin Warsh, ex governatore della Fed, ma secondo quanto riportato da Bloomberg, cresce all’interno e all’esterno dell’amministrazione una corrente favorevole a Bessent, uomo di fiducia di Trump ed esecutore fedele del suo programma economico [..]
[…] Bessent è in prima linea sulle trattative commerciali con la Cina. Ha guidato in prima persona i negoziati con Pechino a Ginevra, riuscendo a siglare la tregua nel corso di un serrato weekend di trattative[…].
Bessent è l’artefice delle riforme fiscali e difende con forza la nuova legge di bilancio presentata dall’amministrazione Trump, che accrescerà il debito pubblico americano di 2.400 miliardi di dollari entro il 2034 e per questo criticata ferocemente da Elon Musk, che peraltro ha sempre detestato il segretario del Tesoro, con il quale ha avuto anche furiosi litigi pubblici.
Bessent gode inoltre di credibilità nei mercati finanziari, che conosce bene, avendo guidato per anni un hedge fund di George Soros . «Il presidente deciderà chi è meglio per l’economia e per il popolo americano», si è limitato a dichiarare lui stesso sulle indiscrezioni per sostituire Powell.
Scott Bessent e He Lifeng – negoziati sui dazi tra usa e cina a londra
L’eventuale passaggio alla guida della Fed avverrebbe in un contesto di crescente tensione tra Trump e Powell. Il presidente della banca centrale ha mantenuto una linea di «pazienza strategica» sulla politica monetaria, lasciando finora i tassi invariati, a causa dell’incertezza economica aggravata dalla nuova ondata di dazi imposti dal presidente Usa.
[…] Trump, che lo ha nominato nel 2017 durante la sua prima presidenza, ha più volte criticato Powell per la sua cautela, arrivando a soprannominarlo «too late», cioè «sempre in ritardo» e a spingerlo pubblicamente a tagliare i tassi d’interesse (attualmente al 4,25-4,5%%), con post molto aggressivi sul suo social Truth.
E’ stato proprio Bessent, per un certo periodo, a convincere il presidente ad abbassare i toni, dopo che aveva minacciato ripetutamente di licenziare Powell anzi tempo, prima della scadenza del mandato, causando turbolenze sui mercati finanziari. Adesso la guerriglia tra i due, invece, è ripartita, soprattutto dopo l’ultimo taglio dei tassi da parte della Bce in Europa.
[…] Chiunque sarà scelto dovrà convincere i mercati internazionali che la Fed resterà autonoma, anche sotto un presidente autoritario e poco rispettoso delle regole come Donald Trump. […]
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