
“BENIGNI DA VESPA È LA DEFINITIVA CONSACRAZIONE DEL SUO CONFORMISMO CULTURALE” – IL COMMENTO SPIETATO DI ALDO GRASSO SULLA PARTECIPAZIONE DEL COMICO ALLA TRASMISSIONE “CINQUE MINUTI”: “BENIGNI NON È PIÙ UNA PERSONA, ORMAI È UN FORMAT. OGNI VOLTA SI PRESENTA E ROVESCIA ADDOSSO AL SUO INTERLOCUTORE UNA CASCATA DI SUPERLATIVI, DI RETORICA E DI FURBAGGINE: PER COMPIACERE IL SUO INTERLOCUTORE, ANCHE NELLA DISSIMULAZIONE DEL DILEGGIO, PER LA GIOIA DI BRUNO VESPA, FELICE COME UN BAMBINO, COME CHI È ACCOLTO A FESTA DAL NEMICO…” – VIDEO. BENIGNI INFILZA MELONI E SALVINI: “IL NAZIONALISMO È FAUTORE DI GUERRE, DI ODIO”
Benigni un grande davanti a Vespa smerda i nazionalisti alla Meloni e Salvini "quando uno pone la Nazione al di sopra di tutto bisogna starne alla larga, sono pericolosissimi...il nazionalismo è fautore di guerre, di odio"#Benigni #Vespa #cinqueminuti #Meloni pic.twitter.com/aoKTRSrIUt
— Sirio ? (@siriomerenda) June 11, 2025
Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per www.corriere.it
bruno vespa e roberto benigni - cinque minuti
Immaginiamoci, ancora una volta, che le cose siano andate come sto per raccontarle. Roberto Benigni è stato ospite di Bruno Vespa, nella sua trasmissione “Cinque minuti”, subito dopo il Tg1.
Un tempo, quando in Italia si adoravano divinità astratte come la “Sinistra”, la “Sincerità Democratica” o l’“Engagement”, un’apparizione del genere avrebbe scosse le anime più sensibili e partecipi delle sorti del mondo. [...]
Benigni non è più una persona (un comico? un regista? un intellettuale?) ormai è un format: ogni volta si presenta e rovescia addosso al suo interlocutore una cascata di superlativi, di retorica e – ci sia permesso – di furbaggine: per compiacere il suo interlocutore, anche nella dissimulazione del dileggio, per la gioia di Bruno Vespa, felice come un bambino, come chi è accolto a festa dal Nemico. Benigni doveva presentare un libro Einaudi, la messa su carta della sua performance televisiva sull’Unione Europea (non si butta via niente).
roberto benigni - cinque minuti
Perché la partecipazione di Benigni è parsa così normale, così politicamente trendy? Perché quel che resta dell’impegno strizza l’occhio a quel che resta dell’intrattenimento, così come quel che resta dell’intrattenimento…
In realtà aveva già capito tutto Edmondo Berselli, quando in “Venerati maestri” (uscito nel 2006 ma ora ripubblicato da Quodlibet) descriveva Benigni come un giullare, capace di sfidare le regole senza mai mettere in discussione veramente il sistema, risultando così un prodotto del conformismo culturale piuttosto che una vera voce di dissenso.
Insomma, quella di Benigni è sempre stata, a parte le canzonacce di Cioni Mario, una forma di «trasgressione consentita», di incarnazione del «sentimento che la sinistra ha di sé», di «sovversivismo spettacolare dedicato al popolo medio», molto cara alle «professoresse democratiche».
[...] ci dev’essere un sensibile calo di “professoresse democratiche”, se Roberto Benigni è andato ospite di Bruno Vespa.
roberto benigni e bruno vespa - cinque minuti
roberto benigni e bruno vespa - cinque minuti
ROBERTO BENIGNI - BRUNO VESPA - CINQUE MINUTI