
ALLARME KETAMINA NEL REGNO UNITO: NEGLI ULTIMI 10 ANNI, I GIOVANI CHE HANNO FATTO USO DELLA DROGA TANTO CARA A ELON MUSK È PIÙ CHE RADDOPPIADO – NEL BIENNIO 2023-24, I RICOVERI PER IL TRATTAMENTO DELLA DIPENDENZA DA QUESTA SOSTANZA SONO STATI 3.609, 8 VOLTE IN PIÙ RISPETTO A QUELLI RIPORTATI NEL 2014-2015 – LA DROGA È MOLTO POPOLARE TRA I RAGAZZI GRAZIE AL SUO BASSO COSTO…
(ANSA) -Nel Regno Unito è allarme ketamina. Negli ultimi 10 anni sono più che raddoppiati i giovani che riportano di averne fatto uso nell'ultimo anno ed è cresciuto di 8 volte il numero di quanti sono stati presi in cura dai servizi sanitari a causa della dipendenza dalla sostanza. È l'allarme lanciato da un gruppo di esperti del King's College London e del South London and Maudsley NHS Foundation Trust sulle pagine del British Medical Journal.
"La ketamina è utilizzata nella pratica clinica come anestetico generale e, a dosi più basse, è prescritte per il dolore cronico, la depressione resistente al trattamento e per l'ideazione suicidaria", spiegano i ricercatori. Negli ultimi anni, "il suo costo basso l'ha resa popolare tra i più giovani, in particolare tra quelli tra i 16 e i 24 anni", aggiungono. In questo gruppo, si stima che nell'ultimo anno ne abbia fatto uso il 3,8% della popolazione, rispetto all'1,7% del 2010.
Di pari passo è cresciuto il numero di chi si è rivolto ai servizi sanitari per il trattamento della dipendenza da questa sostanza: nel biennio 2023-2024 sono stati 3.609, 8 volte in più rispetto ai 426 riportati nel 2014-2015. Il fenomeno preoccupa "a causa dei potenziali effetti sul benessere fisico e mentale e sulla qualità della vita in generale", scrivono gli esperti.
Tuttavia, la consapevolezza sul problema è ancora scarsa, anche tra i medici: "I pazienti che si rivolgono al Pronto Soccorso riferiscono che gli operatori sanitari non sembrano consapevoli del fatto che la ketamina possa causare dipendenza", aggiungono i firmatari dell'articolo, che invitano le autorità a intervenire: "Una risposta adeguata dovrebbe andare oltre la legislazione e includere una chiara governance dell'uso terapeutico, investimenti nel trattamento e nella prevenzione e una comunicazione pubblica equilibrata", concludono.