
MONEGASCO, NON CI CASCO! - A CAUSA DELLA SUA BLANDA POLITICA DI CONTROLLO FISCALE, LA COMMISSIONE EUROPEA INSERISCE MONACO TRA I PAESI AD ALTO RISCHIO PER RICICLAGGIO E FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO: I MEMBRI DELL'UNIONE DOVRANNO RAFFORZARE I CONTROLLI VERSO IL PRINCIPATO - NELLA LISTA, OLTRE A MONACO, CI SONO: ALGERIA, COSTA D'AVORIO, KENYA, LIBANO E...
La Commissione europea ha inserito ufficialmente Monaco tra le giurisdizioni ad alto rischio per riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Una decisione che segna una svolta nei rapporti tra Bruxelles e il Principato.
L’aggiornamento arriva nell’ambito della revisione periodica prevista dalla quarta direttiva antiriciclaggio (4AMLD). Insieme a Monaco, entrano nella lista nera anche Algeria, Angola, Costa d’Avorio, Kenya, Laos, Libano, Namibia, Nepal e Venezuela. Ne escono invece, tra gli altri, Emirati Arabi Uniti, Panama e Gibilterra.
Scatto aereo del vero Principato di Monaco
Le entità finanziarie europee dovranno ora applicare misure rafforzate di controllo nei confronti delle operazioni che coinvolgono questi Paesi. «È fondamentale proteggere il sistema finanziario dell’Unione», sottolinea Bruxelles.
La nuova lista si allinea a quella del Gafi (Gruppo d’Azione Finanziaria Internazionale), con cui l’Ue lavora in sinergia. La Commissione precisa di aver condotto «una valutazione tecnica approfondita», basata su ispezioni in loco, dialoghi bilaterali e analisi dei dati.
Il regolamento entrerà in vigore entro un mese, salvo obiezioni da parte del Parlamento europeo o del Consiglio. Una misura che impone a Monaco maggiore trasparenza e adeguamento agli standard internazionali.