
IL CERCHIO INTORNO A NETANYAHU SI STRINGE – SFANCULATO DA TRUMP, CHE L’HA COSTRETTO AD APRIRE ALL’INVIO DI AIUTI NELLA STRISCIA DI GAZA, “BIBI” APRE A UN POSSIBILE ACCORDO: “LA GUERRA PUÒ FINIRE DOMANI SE GLI OSTAGGI RIMASTI VENTONO RILASCIATI E HAMAS DEPONE LE ARMI” – IL VICEPRESIDENTE AMERICANO, JD VANCE, CANCELLA LA VISITA A TEL AVIV PER VIA DELL’ESCALATION – FRANCIA, REGNO UNITO E CANADA: “NON RESTEREMO A BRACCIA INCROCIATE DI FRONTE ALLE AZIONI DI ISRAELE” – L’ONU: “SENZA AIUTI MASSICCI A GAZA, ALTRI 14.000 BIMBI MORIRANNO”
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
FONTI PALESTINESI, 'POSSIBILE ACCORDO SULLA TREGUA A DOHA'
(ANSA) - Il negoziato tra Israele e Hamas in corso a Doha non è ancora concluso ma prosegue, lo riferisce l'agenzia palestinese Maan citando fonti informate.
Nonostante la complessità dei colloqui e l'insistenza di entrambe le parti sulle rispettive condizioni, le fonti sostengono che "esiste la possibilità di raggiungere un accordo all'ultimo momento".
Le dichiarazioni pessimistiche del primo ministro e del ministro degli Esteri del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, sarebbero secondo le stesse fonti parte di una strategia di pressione politica su Israele e Hamas.
benjamin netanyahu nella striscia di gaza
QATAR, 'OFFENSIVA ISRAELIANA MINA OGNI POSSIBILITÀ PACE'
(ANSA-AFP) - L'inasprimento dell'offensiva israeliana nella Striscia di Gaza mette a repentaglio "ogni possibilità di pace" nel territorio palestinese: lo ha affermato il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, mediatore tra Israele e Hamas.
"Quando l'israelo-americano Edan Alexander è stato rilasciato, pensavamo che avrebbe aperto la strada alla fine di questa tragedia, ma la risposta è stata un'ondata di attacchi ancora più violenti che hanno causato la morte di centinaia di innocenti - ha affermato il premier all'apertura del Qatar Economic Forum -. Questo comportamento aggressivo e irresponsabile mina ogni possibilità di pace".
bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua
MEDIORIENTE: NETANYAHU, CI FERMEREMO SE HAMAS LASCIA LIBERI OSTAGGI E DEPONE ARMI
(LaPresse) - "La guerra può finire domani se gli ostaggi rimasti vengono rilasciati, Hamas depone le armi, i suoi leader assassini vengono esiliati e Gaza viene smilitarizzata. Non ci si può aspettare che nessuna nazione accetti qualcosa di meno e Israele certamente non lo farà. Questa è una guerra di civiltà contro la barbarie. Israele continuerà a difendersi con mezzi giusti finché non sarà raggiunta la vittoria totale".
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse3
È quanto afferma il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu rispondendo alla dichiarazione congiunta rilasciata ieri da Francia, Regno Unito e Canada, in cui Keir Starmer, Emmanuel Macron e Mark Carney avevano affermato: "Se Israele non cessa la nuova offensiva militare e non revoca le restrizioni sugli aiuti umanitari, adotteremo ulteriori misure concrete in risposta.
Abbiamo sempre sostenuto il diritto di Israele a difendere gli israeliani dal terrorismo. Ma questa escalation è del tutto sproporzionata".
"Chiedendo a Israele di porre fine a una guerra difensiva per la nostra sopravvivenza prima che i terroristi di Hamas ai nostri confini vengano distrutti, e chiedendo uno Stato palestinese, i leader di Londra, Ottawa e Parigi stanno offrendo una ricompensa enorme per l'attacco genocida contro Israele del 7 ottobre, invitando al contempo a commettere altre atrocità simili", ha replicato Netanyahu.
'VANCE HA ANNULLATO LA VISITA IN ISRAELE PER ESCALATION A GAZA'
Da www.ansa.it
Un alto funzionario statunitense ha dichiarato ad Axios che il vicepresidente statunitense J.D.
Vance stava valutando un viaggio in Israele, dopo essere stato in Vaticano per la messa di insediamento del Papa, ma la visita è stata annullata a causa dell'escalation delle operazioni militari israeliane a Gaza.
bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua
I media israeliani avevano riferito ieri che erano in corso colloqui per coordinare la visita per martedì, ma alla fine un funzionario della Casa Bianca ha smentito le indiscrezioni, affermando che "limiti logistici hanno impedito un'estensione del suo viaggio oltre Roma".
Una visita in Israele sarebbe stata la prima di Vance e avrebbe potuto attenuare le preoccupazioni dei funzionari israeliani sul fatto che Washington stia emarginando Gerusalemme dalla sua diplomazia regionale.
GAZA: MACRON, STARMER E CARNEY DICHIARANO CHE NON RESTERANNO A "BRACCIA INCROCIATE" DI FRONTE AD AZIONI ISRAELE
bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua
(Agenzia_Nova) - Il presidente francese Emmanuel Macron, il premier britannico Keir Starmer e quello canadese Marck Carney hanno fatto sapere che non resteranno a "braccia incrociate" dinnanzi alle "azioni scandalose" del governo del primo ministro israeliani Benjamin Netanyahu a Gaza.
E' quanto si legge in una dichiarazione congiunta. "Siamo determinati a riconoscere uno Stato palestinese come contributo alla realizzazione di una soluzione a due Stati e siamo pronti a lavorare con altri per questo scopo", si legge nella dichiarazione. "Ci opponiamo con fermezza all'estensione delle operazioni israeliane a Gaza", affermano poi i leader, secondo i quali "il livello di sofferenza umana" raggiunto e' "intollerabile".
ONU, AIUTI MASSICCI A GAZA O ALTRI 14.000 BIMBI MORIRANNO
donald trump benjamin netanyahu foto lapresse2
(ANSA) - Serve con urgenza "un flusso" massiccio di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, altrimenti altri "14.000 bebè" palestinesi potranno morire già nelle prossime 48 ore.
Lo ha detto oggi alla Bbc il diplomatico britannico Tom Fletcher, vicesegretario generale dell'Onu e coordinatore delle missioni di soccorso di emergenza nel mondo, dopo aver definito ieri il via libera dato da Israele all'ingresso di meno di 10 camion d'aiuti - al culmine di 11 settimane di nuovo blocco totale - "una goccia nell'oceano". "Io voglio che questi 14.000 bebè siano salvati per quanto possibile, abbiamo 48 ore", ha dichiarato Fletcher.