
“NETANYAHU È UN CRIMINALE DI GUERRA, MA SULLA PAROLA GENOCIDIO RIMANGO DELL’IDEA DI LILIANA SEGRE, CHE NON È NOMINALISTICA” – FRANCESCO MERLO RINTUZZA UN LETTORE CHE LO ACCUSAVA DI NON CONDANNARE APERTAMENTE L’OPERATO DI ISRAELE: “RIMANGO DELL’IDEA CHE VADANO RISPETTATE LA PROPRIETÀ DEL LINGUAGGIO GIURIDICO E LA VERITÀ DELLA STORIA ANCHE DAVANTI A UNA POLITICA DI MASSACRI E SPIETATE VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI. LE ORRENDE STRAGI E LE TORTURE DI CIVILI, LE BARBARE CRUDELTÀ PERSINO SUI BAMBINI PALESTINESI SONO DA PUNIRE COME CRIMINI, MA NON SONO GENOCIDIO, CHE RIMANE L’ENORMITÀ DELLA SISTEMATICA DISTRUZIONE DI UN GRUPPO ETNICO, RAZZIALE O RELIGIOSO, COME SERVIZIO DA RENDERE ALL’UMANITÀ PER PURIFICARLA…”
Dalla rubrica delle lettere di “Repubblica”
Caro Merlo, ho smesso di seguirla da un po’ perché, quando qualcuno le ha sollevato la questione palestinese, lei ha sempre, apertamente, parteggiato per Israele, in nome di una diaspora rispetto alla quale il termine genocidio non deve più farla scandalizzare. Mi aspetto, per lo spessore, che pure le riconosco, chiare parole di condanna, finora inascoltate.
Franco Alberto De Simone , Pozzuoli (Napoli)
bombardamenti israeliani a khan younis 3
Risposta di Francesco Merlo
Lei può smettere di leggermi, se vuole. Proverò a fermarla, ma non posso inseguirla. L’abbandono, infatti, è un argomento ricorrente e vagamente ricattatorio, di cui tengo ovviamente conto, ma che non deve cambiare le mie opinioni. In questo caso, poi, lei, che pur dice di avermi letto, mi rimprovera una reticenza che non ho avuto.
Quello di Gaza è un orrore che su cui non ho mai taciuto; ne ho scritto, ne ho parlato, l’ho sempre condannato senza esitazioni, ma senza dimenticare il resto della verità, e cioè che il 7 ottobre, nonostante le ormai evidenti, smisurate sproporzioni, rimane la data orribile che è all’origine della guerra. Netanyahu è un criminale di guerra, ma sulla parola genocidio rimango dell’idea di Liliana Segre, che non è nominalistica.
il ritorno a nord degli abitanti della striscia di gaza foto lapresse 26
Come già ho ricordato, nel 1944, a Norimberga, il giurista ebreo polacco Raphael Lemkin diede forma giuridica e nome — genocidio, appunto — al crimine nuovo, unico, che il nazismo aveva commesso: l’eliminazione sistematica di tutti gli ebrei dalla faccia della terra, lo sterminio di ogni individuo ebreo, non importa di quale nazionalità o fede politica o classe sociale, la loro espulsione dall’umanità e dai codici della sua civiltà, l’annullamento dei loro valori e anche dei loro documenti culturali, la cancellazione persino delle loro tracce in una “soluzione finale”.
bombardamenti sulla striscia di gaza 9 ottobre 2023
Rimango dell’idea che vadano rispettate la proprietà del linguaggio giuridico e la verità della storia anche davanti a una politica di massacri e spietate violazioni dei diritti umani fondamentali come quella di Netanyahu, che aggredisce e uccide a Gaza non solo i terroristi di Hamas, ma tutti i palestinesi che vi vivono e vi sopravvivono, e che sono vittime due volte, di Hamas e, ancora più barbaramente, di Israele.
La guerra, le orrende stragi e le torture di civili, le barbare crudeltà persino sui bambini palestinesi sono da fermare, da punire come crimini, ma non sono genocidio, che rimane l’enormità della sistematica distruzione di un gruppo etnico, razziale o religioso, dovunque si trovi, non solo a Gaza, come servizio da rendere all’umanità per purificarla, al di là della guerra, al di sopra della storia, delle ideologie e degli interessi territoriali. Anche quando la guerra fu per loro perduta, i nazisti pensavano a sé stessi come agli autori benefici di una pulizia di cui il genere umano avrebbe portato loro gratitudine.
C’è un romanzo di Thomas M. Disch, The Genocides (in Italia con il solito maltrattamento divenne Gomorra e dintorni ) che racconta di un popolo extraterrestre che sceglie la Terra per coltivare una flora aliena e gigantesca. Per le loro magnifiche piante, l’essere umano è un insetto nocivo, da cancellare con un genocidio.
bombardamento su gaza 2
bombardamento su gaza 1
gaza city dopo i bombardamenti
BOMBARDAMENTI ISRAELIANI SU GAZA
bombardamento su gaza 3