
“GARLASCO? HO TRE FAMIGLIE DISTRUTTE E PASSIAMO PER ESSERE UN’OSCURA CITTÀ E QUESTO UN PO’ SCONVOLGE” – PARLA SIMONE MOLINARI, IL SINDACO DELLA CITTADINA PRESA NUOVAMENTE D’ASSALTO DA CURIOSI E GIORNALISTI: “HO PIAZZATO LE TRANSENNE A CASA DEI SEMPIO E DEI POGGI. ADESSO GARLARSCO SEMBRA LA NAVE DI “ASSASSINIO SUL NILO” DOVE TUTTI SONO COLPEVOLI. E MENO MALE CHE IL GIORNO DEL DELITTO ERO ALL’ELBA. QUI NON C’È OMERTÀ. CHIARA? SIAMO CRESCIUTI INSIEME. SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA BOZZOLA? NESSUN MISTERO. CHE SENSO HA PARLARNE SE NASCE DA UN SOGNO DI UN AVVOCATO?”
Estratto dell’articolo di Andrea Pasqualetto per il “Corriere della Sera”
simone molinari sindaco di garlasco
Domenica scorsa ha preso le transenne ed è andato a piazzarle lì dove Garlasco ribolle: via Canova e via Pascoli, cioè casa Sempio e casa Poggi. «Non entra più nessuno, giornalisti, curiosi e pure concittadini se non sono residenti, ho dovuto farlo perché c’è stata troppa pressione».
Sono giorni difficili per Simone Molinari, il sindaco della cittadina dei Poggi, dei Sempio, dei Cappa e del Santuario della Madonna della Bozzola, meta di pellegrinaggio diventato di colpo luogo di trame oscure. «Eravamo la Las Vegas della Lomellina, pub, discoteche, movida, e adesso sembra la nave di Assassinio sul Nilo dove sono tutti colpevoli e indaga Poirot. E per fortuna che il giorno del delitto io ero all’isola d’Elba perché qui c’è da aver paura».
Per capirne di più andiamo con lui, tipo simpatico e diretto, a fare un giro fra i presunti misteri di Garlasco. «Salta in macchina ma premetto che non c’è nulla di misterioso e soprattutto nessuna omertà, questa cosa dell’omertà mi urta parecchio. Oggi vedo gli avvocati e sono pronto a querelare».
Prima tappa: via Canova, dove vive la famiglia Sempio, e dove Andrea, l’indagato del delitto di Chiara Poggi commesso 18 anni fa, di tanto in tanto si rifugia per sfuggire a chi lo tampina sotto la sua casa di Voghera. «Vedi le transenne, le ho portate io personalmente perché non avevo nessuno a disposizione. Andrea mi ha stretto la mano e ringraziato per l’ordinanza di chiusura della strada. Gli sta remando tutto contro, è successo a lui, alle Cappa, al santuario, è tutto un grande calderone, tutto eccessivo».
In fondo alla via spunta papà Sempio. Il sindaco accelera e si dirige verso la villetta dei Poggi, teatro del delitto di Chiara per il quale è stato condannato il fidanzato Alberto Stasi, che in queste settimane sta vivendo un recupero d’immagine, inversamente proporzionale a quello di Andrea Sempio sul quale si addensano invece i nuovi dubbi. «Conoscevo molto bene Chiara, io avevo 25 anni, lei 26. Siamo cresciuti insieme, io ero amico anche di Alberto. Eravamo animatori del grest all’oratorio don Bosco di Garlasco, abbiamo fatto una vacanza insieme a Livigno nel luglio 1998. È un ragazzo perbene, educato...». E Chiara? «Tranquilla, con la testa sulle spalle, studiosa. Una famiglia unita
simone molinari sindaco di garlasco
[…] Allora tutto era circoscritto a Chiara e Alberto, ora invece la vicenda si è allargata a dismisura. Ho tre famiglie distrutte e passiamo per essere un’oscura città e questo un po’ sconvolge».
[...] Diecimila abitanti, un numero in leggero aumento, nessuna fuga». In realtà due nuclei se ne sono andati: gli Stasi e i Cappa, cioè la famiglia del condannato Alberto e quella delle gemelle Stefania e Paola, le cugine di Chiara lambite dal chiacchiericcio di questi giorni. «Quella è la loro casa, tutto chiuso ma non da ora. Si sono trasferiti a Milano, vengono di tanto in tanto». Cosa ne pensa? «Ragazze appariscenti ma brave».
[…] a un paio di chilometri dal centro, il Santuario della Madonna della Bozzola, la «protettrice della Lomellina» [...]
«Ma se tutto questo nasce da un sogno dell’avvocato che senso ha parlarne? Io per 20 anni ho fatto l’ambulanza a Garlasco. Gli esorcismi ci sono sempre stati: li facevano ogni mercoledì e spesso c’erano dei malori e si interveniva.
Ma nessun mistero, nessuna massoneria. È un luogo mariano, di fede, mi sento di difenderlo».
SANTUARIO DELLA BOZZOLA - GARLASCO
alberto stasi
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