
“LA GIUSTIZIA IN ITALIA OGNI TANTO SI RIDUCE A GIOCO DELL'OCA, UN PASSO AVANTI E DUE INDIETRO” – GIANLUIGI NUZZI: “GLI AVVOCATI DI MASSIMO BOSSETTI HANNO DECISO DI DENUNCIARE I RIS DI PARMA CHE CONDUSSERO LE INDAGINI SCIENTIFICHE PER ATTRIBUIRE LE TRACCE RITROVATE SUL CORPO SENZA VITA DI YARA.” – “NON È SUFFICIENTE RIPETERE CHE L'ESAME DEL DNA È CERTO AL 99,9%. BOSSETTI, SOPRANNOMINATO “IL FAVOLA” , È UN MEGALOMANE E BUGIARDO. BOSSETTI, IN QUESTA CRUDA VERITÀ È L'ASSASSINO DI YARA GAMBIRASIO. E PENSARE CHE SI CERCHI UN PERCORSO DELLA GIUSTIZIA INFINITO, ROTATORIO, PERPETUO È SEMPLICEMENTE AVVILENTE…”
Estratto dell'articolo di Gianluigi Nuzzi per “Specchio – la Stampa”
[…] La giustizia in Italia ogni tanto si riduce a gioco dell'oca, un passo avanti e due indietro. Non c'è pace in questa storia per i familiari. Non c'è sollievo e ristoro dopo ormai tanti anni dalla sentenza della Cassazione che definitivamente indicava nel muratore Massimo Bossetti, detto "il Favola" tra gli amici per la sua abitudine alla menzogna, l'assassino di Yara.
Nel gioco dell'Oca ora si inserisce un nuovo fronte: gli avvocati del muratore hanno deciso di denunciare i Ris di Parma che condussero le indagini scientifiche per attribuire le tracce ritrovate sul giovane corpo senza vita. E così dopo un decennio speso tra denunce, opposizioni e ricorsi negli incidenti di esecuzione dopo la Cassazione sui reperti del caso, con un plotoncino di toghe e cancellieri finito alla sbarra a Venezia, ora tocca ai militari dei reparti scientifici dell'Arma.
Ed è presumibile che anche sul fronte dei reperti saranno anni di altri confronti nelle aule di giustizia tra i difensori che vorranno esaminarli per rintracciare elementi per l'attesa richiesta di revisione e la procura di Bergamo che sottolinea come non siano consentite delle sorti di perlustrazioni preventive proprio per avanzare domanda di revisione. Anche perché […] andremo incontro a un processo davvero infinito.
Senza dimenticare le prove ormai cristallizzate contro Bossetti. Il centro lampade dove andava ad abbronzarsi era proprio a fianco del dentista dove la piccola Yara frequentava per regolare l'apparecchio odontoiatrico. Lui l'ha incrociata altre volte e apprezzata. Alle 9.55 del 29 maggio 2014 –un mese prima del suo arresto– dalla perizia informatica emerge che MB ha cercato sul suo computer: "tredicenni vagina rasata".
Lui era un cacciatore, più volte era passato nelle strade vicino alla palestra con il suo Daily Iveco proprio nei giorni, lunedì e mercoledì, e negli orari in cui Yara andava ad allenarsi. […] Ha prelevato Yara con l'inganno, trattenuta con la forza, lei ha respinto le avances, non ha avuto rapporti con lei, l'ha ferita, e l'ha lasciata lì. […]
Ancora: Yara è stata lasciata nel campo ferita a morire di stenti, lo dimostra il ciuffo d'erba che stringeva ancora da viva trovato poi nel suo pugno. Con tutte le indagini svolte di botanica e scienza a iniziare da quelle sulla foglia fresca ritrovata sotto il corpo che retrodatava di mesi la morte, fino alla scomparsa. […]
Nessuno aveva notato il corpo in quel campo semplicemente perché la vegetazione è fitta. L'aeromodellista che aveva ritrovato Yara, inoltrandosi nei 7mila metri quadrati dell'appezzamento ricoperti di arbusti e rovi per recuperare il modellino che era caduto, non lo aveva notato in andata perché non si vedeva nemmeno a distanza di un metro. […]
E poi la prova regina, quella della traccia genetica. La difesa di Bossetti ha tentato in ogni modo di screditare l'esame sul Dna. La traccia 31G20 è una traccia mista che inchioderebbe chiunque. Stiamo allora sulle provette, quelle sulle quali aleggia l'ombra della falsificazione: il 17 settembre scorso la posizione del pm di Bergamo Letizia Ruggeri, indagata a Venezia per frode processuale, è stata archiviata.
Rimangono dunque i meriti senza macchie per l'indagine genetica di massa più estesa della storia italiana è stata condotta benissimo e le prova ottenuta con proceduta irripetibile è stata in realtà ripetuta e confermata da quattro autorevolissimi istituti forensi italiani. E se non è sufficiente ripetere che l'esame del Dna è certo al 99,9 per cento conviene ripetere che lo è al 99,9 per cento, ancora moltiplicato per quattro. In definitiva, trovare un altro individuo con le stesse caratteristiche genetiche di Bossetti significherebbe non avere i nostri 7 miliardi di abitanti sulla terra ma avere altri 180 milioni di miliardi di pianeti uguali al nostro.
Bossetti è un megalomane e bugiardo, ai colleghi confidava di avere due tumori al cervello inesistenti, sa fingere un pianto con le lacrime a comando come lui stesso aveva ammesso. […] Bossetti, in questa cruda verità è l'assassino di Yara Gambirasio, condannato in Corte d'Assise a Bergamo all'ergastolo il primo luglio 2016. Una sentenza confermata in Appello il 17 luglio 2017 e poi in Cassazione nell'ottobre 2018.
[…] Bisogna quindi anche riflettere sugli effetti secondari di queste denunce. Almeno emotivamente, spazzano via la sentenza definitiva di condanna e proiettano in un limbo, un incubo d'incertezza: condannato, familiari della vittima, avvocati, giudici, investigatori, opinione pubblica, insomma noi tutti. E pensare che si cerchi un percorso della giustizia infinito, rotatorio, perpetuo è semplicemente avvilente. […]
OMICIDIO DI YARA GAMBIRASIO
campo chignolo
CHIGNOLO DOVE E STATO RITROVATO IL CORPO DI YARA GAMBIRASIO
il giubbotto di yara gambirasio
furgone iveco brembate fuori dalla palestra di yara gambirasio
yara gambirasio il caso yara oltre ogni ragionevole dubbio
gli indumenti di yara gambirasio
massimo bossetti
yara il campo di chignolo d isola
foto satellitari chignolo d isola yara gambirasio massimo bossetti
foto satellitari chignolo d isola yara gambirasio processo bossetti
yara gambirasio massimo bossetti
BOSSETTI
GUERINONI E BOSSETTI
MASSIMO BOSSETTI
VITTORIO FELTRI CON LA MAGLIETTA IN DIFESA DI MASSIMO BOSSETTI
MASSIMO BOSSETTI