
IN AMERICA, COME IN ITALIA, L'UNICA OPPOSIZIONE LA FANNO I MAGISTRATI – UN GIUDICE HA BLOCCATO PER UN MESE LO STOP DEI VISTI AGLI STUDENTI INTERNAZIONALI CHE FREQUENTANO L’UNIVERSITÀ DI HARVARD IMPOSTO DALL'AMMINISTRAZIONE TRUMP – LA REVOCA È CONSIDERATA IN CONTRASTO CON LA COSTITUZIONE, OLTRE CHE UNA CHIARA DIMOSTRAZIONE DI COME IL COWBOY COATTO DELLA CASA BIANCA STIA CONDUCENDO UNA BATTAGLIA POLITICA CONTRO L’ATENEO - LA ROSICATA DI “THE DONALD”: “LA GIUDICE È ANDATA OLTRE IL SUO RUOLO. VUOLE ESSERE PRESIDENTE? SI CANDIDI…”
Estratto dell'articolo di Samuele Finetti per il "Corriere Della Sera"
Un altro giudice boccia Donald Trump. Questa volta, per il suo tentativo di intralciare le carriere degli studenti stranieri che intendono iscriversi ad Harvard e di quelli che già ne frequentano i corsi. Ieri, al termine di un’udienza durata poco più di mezz’ora, la giudice federale di Boston Allison D. Burroughs ha prorogato per altri trenta giorni lo «stop», già deciso la scorsa settimana, al divieto imposto dall’amministrazione Trump all’ateneo circa l’iscrizione di matricole non statunitensi.
Accolta, dunque, la richiesta di Harvard, che venerdì ha fatto causa al dipartimento per la Sicurezza interna. Giovedì il dipartimento aveva revocato, con effetto immediato, la licenza che consente all’università di accettare le iscrizioni di studenti internazionali. Il dipartimento, guidato da Kristi Noem aveva giustificato la decisione sostenendo che Harvard non aveva soddisfatto le richieste — avanzate in aprile — di fornire informazioni relative agli iscritti stranieri, compresi i loro registri disciplinari.
L’ateneo ha dunque deciso di fare causa al governo, accusato di non aver rispettato le procedure legali che permettono di escludere un’università dalla lista di quelle cui è permesso accettare iscrizioni da studenti non americani. E ha aggiunto che la revoca di questo diritto è in contrasto con la Costituzione, oltre a dimostrare come l’amministrazione Trump stia di fatto conducendo una battaglia del tutto politica contro l’università più ricca e più antica d’America, nata 140 anni prima degli Stati Uniti.
[…] La portavoce di Trump, invece, ha contestato la decisione legale: «La giudice è andata oltre il suo ruolo. Vuole essere presidente? Si candidi». […]