andrea sempio alberto stasi chiara poggi carlo nordio

“NORDIO DICE STUPIDAGGINI. HA PERSO UN’OCCASIONE PER STARE ZITTO E NON È LA PRIMA VOLTA” – IL DURISSIMO ATTACCO DI MAURIZIO FUMO, IL GIUDICE DELLA CASSAZIONE CHE NEL 2015 CONDANNÒ ALBERTO STASI A 16 ANNI DI CARCERE, PER L’OMICIDIO DI CHIARA POGGI, AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA: “MI PARE RIPROVEVOLE LA SPETTACOLARIZZAZIONE CHE STA FACENDO DI QUESTO CASO. PROVO STUPORE PER LA RIAPERTURA DELLA VICENDA” – I LEGALI DI STASI E QUELLI DI SEMPIO APPREZZANO LE PAROLE DEL GUARDASIGILLI

GARLASCO: GIUDICE CASSAZIONE STASI, NORDIO DICE STUPIDAGGINI

CARLO NORDIO AL QUESTION TIME AL SENATO

(AGI) - "Il ministro Nordio dice stupidaggini e mi pare riprovevole la spettacolarizzazione che sta facendo di questo caso. Ha perso un'occasione per stare zitto e non e' la prima volta".

 

Lo dice in un'intervista all'AGI Maurizio Fumo, il presidente del collegio della Cassazione che nel 2015 condannò definitivamente Alberto Stasi per l'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco a 16 anni di carcere.

 

 "Mi aspettavo la riapertura della vicenda 10 anni dopo? Assolutamente no, me ne ero dimenticato di quella sentenza e ora provo molto stupore per quello che sento e che leggo" aggiunge.

 

MAURIZIO FUMO, IL GIUDICE CHE CONDANNO ALBERTO STASI

Fumo sostiene che Nordio abbia detto delle "assurdità'" nelle dichiarazioni rese ai media nei giorni scorsi: "Sento dire delle cose strane. Dopo le due assoluzioni c’è stato un annullamento ed è stato di nuovo celebrato un processo. Nordio dice che la condanna sarebbe avvenuta senza un processo dopo le due assoluzioni.

 

Non è così perché arrivò dopo un lungo rinnovamento dibattimentale nell'appello bis. Poi noi giudicammo il ricorso della difesa di Stasi infondato. Nordio sbaglia anche quando parla di due assoluzioni perché' il secondo grado di giudizio integrava il primo, era un tutt'uno".

 

Quanto ai nuovi accertamenti portati avanti dalla Procura di Pavia, l'ex magistrato, in pensione da diversi anni, predica prudenza: "Cerco di guardare poco la tv e leggere il meno possibile i giornali.

 

chiara poggi 2

Da quello che capisco non mi pare ci siano i presupposti. Certo, può succedere di tutto ma per cancellare una condanna in giudicato si deve essere sicuri al duecento per cento e in base a quello che sento è difficile".

 

Alla domanda se quel giorno il collegio della Cassazione fu compatto nella decisione, Fumo risponde: "Non posso dirlo ma a dire il vero nemmeno me lo ricordo".

 

STASI INCASSA L’ASSIST DI NORDIO MA PER ORA FRENA SULLA REVISIONE

Estratto dell’articolo di Cesare Giuzzi e Pierpaolo Lio per il “Corriere della Sera”

 

Le parole del ministro Nordio sono «un passo avanti», ma la difesa di Alberto Stasi per ora non ha intenzione di chiedere una revisione della condanna. Forse lo farà più avanti, ma la sensazione è che ci sia la volontà di attendere sviluppi più decisivi dell’indagine di Pavia.

 

andrea sempio

Come, ad esempio, l’esito dell’incidente probatorio sul Dna sulle unghie di Chiara Poggi. Ma non solo, perché le attenzioni degli avvocati Antonio De Rensis e Giada Bocellari, sono soprattutto per l’impronta «33», quella che la procura ha attribuito al nuovo indagato Andrea Sempio.

 

I legali sono al lavoro con i propri consulenti su «brevi osservazioni tecniche» per chiedere alla procura altri accertamenti di natura biologica su quella traccia.

 

[…]  Il guardasigilli Carlo Nordio ha parlato di una «condanna irragionevole» perché «dopo due sentenze di assoluzione» per Stasi è «intervenuta una condanna senza rifare l’intero processo». Al ministro rispondono però le toghe. Per l’Anm non è «né irragionevole né irrazionale» il fatto che una sentenza di assoluzione «venga riformata».

 

marco poggi - andrea sempio - angela taccia

[…] Ma le parole di Nordio sono miele per i legali di Stasi: il ministro sostiene «un principio fondante, quello del ragionevole dubbio e della sua corretta applicazione». A sorpresa (ma non troppo) anche Massimo Lovati, che difende il nuovo indagato Sempio, è sulla stessa linea: «Anche perché, secondo me, come ho detto più volte, Stasi è innocente». E dietro il delitto ci sarebbe «una organizzazione criminale». Tesi che però lo stesso avvocato dice di non poter sostenere.

 

[…]  I legali di Stasi aspettano. E non hanno in programma alcuna richiesta di revisione fino alla chiusura delle indagini. Ma non sarà necessario attendere l’eventuale condanna di un’altra persona al posto di Stasi. Le norme sono piuttosto stringenti ma non serve una sentenza alternativa.

 

LA SCENA DEL CRIMINE - CASA POGGI - GARLASCO

Si può procedere con la revisione solo davanti a «nuove prove che, sole o unite a quelle già valutate, dimostrano che il condannato deve essere prosciolto». In questo senso tali potrebbero essere considerati l’esito dell’incidente probatorio sul Dna o l’attribuzione dell’impronta 33 a Sempio (come sostiene una consulenza della procura) visto che all’epoca dei processi venne ritenuta inservibile. In caso di scoperta di elementi «oggettivi» e «gravi», in linea teorica, potrebbe essere la stessa procura generale di Milano a chiedere alla corte d’Appello di Brescia un processo di revisione per Stasi.

DELITTO DI GARLASCO - IMPRONTA ATTRIBUITA AD ANDREA SEMPIOelisabetta ligabo alberto stasi 5andrea sempioMARCO POGGI - ANDREA SEMPIO - ANGELA TACCIAandrea sempio angela tacciaANGELA TACCIA CON ANDREA SEMPIO E ALESSANDRO BIASIBETTIalessandro biasibetti angela taccia andrea sempio chiara poggi 7chiara poggi 3marco panzarasa - alberto stasi - chiara poggi - londra 2007alberto stasielisabetta ligabo alberto stasi 4

Ultimi Dagoreport

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL PRANZO DEI VELENI È SERVITO: LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI SONO VOLATI PIATTI E BICCHIERI TRA I TRE CABALLEROS DEL GOVERNO - MELONI E TAJANI HANNO MESSO ALL’ANGOLO IL "PATRIOTA" TRUMPUTINIANO SALVINI, ACCUSANDOLO DI SABOTARE L'ESECUTIVO CON LE SUE POSIZIONI ANTI-EUROPEE E GLI ATTACCHI A MATTARELLA SUL CODICE ANTI-MAFIA DEL PONTE DELLO STRETTO – QUANDO SONO ARRIVATI I RISULTATI DELLE COMUNALI, CON LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA, "IL TRUCE" DELLA LEGA E' PARTITO ALL'ATTACCO, INCOLPANDO LA ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' (COLLE OPPIO E GARBATELLA) PER LA SCONFITTA A GENOVA: SE NON AVESSE CONVINTO BUCCI A LASCIARE LA POLTRONA DI SINDACO DI GENOVA PER CORRERE PER LA PRESIDENZA DELLA REGIONE LIGURIA (STOPPANDO IL LEGHISTA RIXI), IL SINDACO SAREBBE RIMASTO AL CENTRODESTRA. A QUEL PUNTO, SI E' SVEGLIATO TAJANI CHE HA RICORDATO A ENTRAMBI CHE SENZA I VOTI DI CLAUDIO SCAJOLA OGGI CI SAREBBE IL PD DI ANDREA ORLANDO ALLA REGIONE LIGURIA…

benjamin netanyahu matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT – QUANTO POTRÀ DURARE IL SILENZIO IMBARAZZATO E IMBARAZZANTE DI GIORGIA MELONI DI FRONTE AI 50MILA MORTI DI GAZA? LA DUCETTA NON VUOLE SCARICARE NETANYAHU PER NON LASCIARE A MATTEO SALVINI LA "PRIMAZIA" DEL RAPPORTO CON "BIBI". MA ANCHE PER NON IRRITARE LA POTENTE COMUNITÀ EBRAICA ITALIANA, STORICAMENTE PENDENTE A DESTRA – ORMAI ANCHE URSULA VON DER LEYEN E ANTONIO TAJANI (NON CERTO DUE CUOR DI LEONE) CONDANNANO LE STRAGI NELLA STRISCIA CON PAROLE DURISSIME: “AZIONI ABOMINEVOLI” – ANCHE LA POPOLAZIONE ISRAELIANA VUOLE SFANCULARE “BIBI”, COME STA FACENDO GIÀ TRUMP, CHE NEI GIORNI SCORSI HA ATTACCATO LA CORNETTA IN FACCIA A SEMPRE PIÙ IN-GAZATO PREMIER ISRAELIANO (OGGI HA RIVELATO DI AVERGLI "DETTO DI NON ATTACCARE L'IRAN")

andrea orcel castagna fazzolari meloni milleri caltagirone giuseppe giovanbattista giorgia giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - IL GARBUGLIO DEL SUPER RISIKO BANCARIO SPACCA NON SOLO LA FINANZA MILANESE (DUELLO UNICREDIT-INTESA) MA STA FACENDO DERAGLIARE ANCHE IL GOVERNO DI DESTRA-CENTRO -GONG! OGGI È ANDATO IN SCENA UN PESANTISSIMO SHOWDOWN TRA MELONI, CHE È FAVOREVOLE AD APERTURE SUL GOLDEN POWER A UNICREDIT SULL’OPERAZIONE BANCO BPM CON TAJANI SOSTENITORE INDEFESSO DEL LIBERO MERCATO, E LA LEGA DI SALVINI CHE È PRONTA A FAR CADERE IL GOVERNO PUR DI NON MOLLARE IL “SUO” BANCO BPM A UNICREDIT - OGGI, ARMATO DI BAZOOKA, È SCESO IN CAMPO IL MINISTRO DELL’ECONOMIA, GIANCARLO GIORGETTI. INCALZATO DAI CRONISTI SULLE POSSIBILI APERTURE DEL GOVERNO ALLE PRESCRIZIONI DEL GOLDEN POWER APPLICATE ALLA BANCA DI ORCEL, L’ECONOMISTA DI CAZZAGO È SBOTTATO COME UN FIUME IN PIENA: “SE CI FOSSE IL MINIMO DISALLINEAMENTO (CON MELONI), NON CI SAREBBE UNA MINACCIA DI DIMISSIONI, MA LE DIMISSIONI STESSE. NON SI ANNUNCIANO LE DIMISSIONI, LE SI DANNO…”

donald trump zelensky vladimir putin russia ucraina

DAGOREPORT - TRUMP STREPITA MA NON COMBINA UN CAZZO – ZELENSKY PROPONE UN INCONTRO A TRE CON IL TYCOON E PUTIN MA NESSUNO LO CONSIDERA: PUTIN SI CHIAMA FUORI (“SOLO DOPO ACCORDI SPECIFICI”). E IL TYCOON? NON VUOLE UN INCONTRO DIRETTO CON PUTIN PERCHE', IL MOLTO PROBABILE BUCO NELL'ACQUA, SAREBBE L'ENNESIMA CONFERMA DELLA SUA INCAPACITA' DI RISOLVERE LA CRISI UCRAINA. LUI, CHE PRIMA DELLE ELEZIONI DICEVA “PORTERÒ LA PACE IN 24 ORE”, E A PIU' DI QUATTRO MESI DALL’INSEDIAMENTO SI RITROVA CON I DRONI E I MISSILI RUSSI CHE MARTELLANO PIÙ CHE MAI KIEV...

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – UCCI UCCI, SENTO AVVICINARSI GLI ANGELUCCI! IN ALLARME PER LA DECRESCITA INFELICE DEI LORO TRE QUOTIDIANI, ALESSANDRO SALLUSTI AVREBBE I GIORNI CONTATI ALLA DIREZIONE DE “IL GIORNALE” - GIA’ CADUTO IN DISGRAZIA CON MARINA BERLUSCONI, REO DI AVER SOSTITUITO “PAPI” CON GIORGIA, ORA GIAMPAOLO ANGELUCCI AVREBBE IN MENTE DI RIMPIAZZARE IL BIOGRAFO DELLA DUCETTA CON QUEL RAMPANTISSIMO “BEL AMI” DEL POTERE CHE SI CHIAMA TOMMASO CERNO: SENZA FARE UN PLISSE’, DA DIRETTORE DELL’’’ESPRESSO” E DEPUTATO DEL PD BY RENZI, OGGI E’ ALLA GUIDA DE “IL TEMPO”, TALMENTE SCHIERATO CON LA DESTRA CHE VEDE I FASCISTI A SINISTRA… (VIDEO STRACULT!)