
LA GUERRA DELLE ORECCHIETTE – LE PASTAIE DI BARI VECCHIA HANNO SCIOPERATO E PROTESTATO CONTRO IL COMUNE, DOPO CHE CINQUE DI LORO SONO STATE MULTATE PER OCCUPAZIONE ABUSIVA DI SUOLO PUBBLICO E ALTRE QUATTRO PER VENDITA NON AUTORIZZATA DI PRODOTTI NON FRESCHI – IN SEGUITO A DIVERSI CONTROLLI, È EMERSO CHE AL POSTO DELLE ORECCHIETTE FATTE A MANO VENGONO VENDUTE AGLI IGNARI TURISTI QUELLE INDUSTRIALI, PERSINO COLORATE DI BIANCO, ROSSO E VERDE COME LA BANDIERA NAZIONALE…
Estratto dell’articolo di Silvia D’Onghia per “il Fatto Quotidiano”
“Chiuso perché il Comune non vuole più farci lavorare. Lutto orecchiette”. Sono diventate famose nel mondo, una di loro ha persino donato a Papa Francesco i suoi prodotti; ora sono sul piede di guerra, anzi d’orecchio. Le pastaie di Bari Vecchia martedì hanno dato vita a un singolare sciopero: niente orecchiette sulle spianatoie accanto all’Arco Basso – uno dei vicoli più caratteristici, che dal Borgo antico sbuca sul Castello Svevo –, solo una manciata di farina, un telaio e un cartello di protesta.
[...] si è consumato l’ennesimo scontro tra le artigiane della pasta e il Comune, che la settimana scorsa ha inflitto loro 5 multe per occupazione abusiva di suolo pubblico e 4 per vendita non autorizzata di prodotti non freschi.
Il problema, infatti, non sono i banchetti allestiti nel labirinto di stradine, ma quello che c’è sopra: spesso, non sempre, al posto delle orecchiette fatte a mano vengono vendute agli ignari turisti quelle industriali, persino colorate di bianco, rosso e verde come la bandiera nazionale.
Nel marzo scorso, davanti all’abitazione di una signora furono sequestrati dalla Guardia di Finanza e dagli agenti delle Volanti “tre sacchetti di pasta industriale dal peso di due chilogrammi e 46 sacchetti di pasta industriale dal peso di 500 grammi cadauno”. Sul caso, dopo la presentazione di un esposto di un privato, indaga anche la Procura.
[...]
Il Comune di Bari, per far fronte a un problema che, in realtà, si trascina da quando in città è esploso il turismo di massa, ha organizzato corsi di sicurezza alimentare e HACCP. “Un corso che non ci serve”, si lamentano adesso le signore di Bari Vecchia: “Nessuno risponde al cellulare: né il sindaco, Vito Leccese, né l’assessore Pietro Petruzzelli”.
Quest’ultimo, in realtà, ha fatto sapere che proseguirà la battaglia, ma solo contro la vendita di orecchiette industriali senza la specifica autorizzazione. La tradizione, se rispettata, non si tocca: si mangia.