
HAMAS È IL MIGLIOR ALLEATO DI NETANYAHU – IL MOVIMENTO TERRORISTICO PALESTINESE RIFIUTA IL PIANO DI TREGUA PROPOSTO DAGLI STATI UNITI, CONSIDERATA TROPPO SBILANCIATA A FAVORE DI ISRAELE – LA BOZZA NON PREVEDE UN CESSATE IL FUOCO PERMANENTE, MA IL RILASCIO DI 10 OSTAGGI ISRAELIANI VIVI (E 18 MORTI) IN CAMBIO DI 125 ERGASTOLANI E 1111 DETENUTI PALESTINESI – SE IN 60 GIORNI NON SI ARRIVASSE A UN ACCORDO FINALE, PERÒ, ISRAELE POTREBBE RIPRENDERE I COMBATTIMENTI…
Estratto dell’articolo di Giusi Fasano per il “Corriere della Sera”
Israele accetta, Hamas per ora no. Il nuovo piano sul rilascio degli ostaggi e la tregua nella Striscia di Gaza non ha ancora l’ok di tutte le parti. L’inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Steve Witkoff, aveva proposto ieri il documento e nel pomeriggio il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva detto alle famiglie degli ostaggi di aver accettato la proposta. Ma aveva anche fatto capire che si aspettava un no da Hamas.
Aveva poi aggiunto di non credere il movimento islamista fosse pronto a liberare i rapiti: «Quindi continueremo a combattere finché non sarà eliminato, e non lasceremo la Striscia finché tutti gli ostaggi non saranno nelle nostre mani».
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale
Previsione confermata in tarda serata, quando dai vertici dell’organizzazione è arrivata la posizione ufficiale: la proposta «non risponde alle richieste del nostro popolo», ha dichiarato all’ Afp Bassem Naim, uno dei leader in esilio di Hamas.
Secondo Naim, la risposta di Israele «significa in sostanza la perpetuazione dell’occupazione, la prosecuzione degli omicidi e della fame, anche durante il periodo di tregua temporanea», senza soddisfare le principali richieste di Hamas, tra cui «la fine della guerra e della fame».
Una porta sbattuta in faccia ma anche no, perché alla fine della sua dichiarazione Bassem Naim aggiunge che la leadership del movimento sta «esaminando con grande senso di responsabilità e patriottismo» come rispondere alla proposta. Che significa questo: sta valutando se e quali modifiche chiedere per rendere la bozza accettabile anche per loro, oltre che per Israele.
miliziani di hamas in tiro per la cerimonia di rilascio degli ostaggi
Quindi forse non tutto è perduto e per capirne di più saranno decisive le prossime ore: potrebbe «accettare con riserve» (come ipotizza Times of Israel ) o chiedere, appunto, modifiche (secondo Jerusalem Post ). Per adesso sembrano pessime le «ottime sensazioni» dichiarate da Witkoff due giorni fa.
[…] In mezzo a tutto questo, ieri sera è entrata in scena l’illusione: il presunto sì dell’organizzazione islamista (annunciato dall’emittente saudita Al Arabiya ) che ha fatto il giro del mondo per essere alla fine smentito.
la parata di hamas per il rilascio delle soldatesse israeliane
Secondo una fonte che ha parlato con il sito di notizie Walla , Hamas riterrebbe «la nuova proposta più sbilanciata a favore di Israele rispetto alle precedenti» […]
La versione della bozza di accordo che circola fra le fonti israeliane è questa: 60 giorni di tregua. Il primo giorno rilascio di 5 ostaggi vivi e 9 morti. Il settimo giorno stesso schema: 5 vivi e 9 morti. In cambio dei 10 ostaggi vivi Israele rilascia 125 detenuti ergastolani e 1.111 palestinesi arrestati dopo il 7 ottobre. In cambio dei 18 morti restituisce 180 corpi di palestinesi.
Steve Witkoff con la mano sul cuore davanti a Vladimir putin
Al decimo giorno Hamas trasmette un rapporto medico dettagliato e completo sulla salute degli ostaggi vivi ancora nelle sue mani. Dopodiché Usa, Egitto e Qatar saranno garanti del cessate il fuoco.
E sono qui i passaggi più controversi: i termini per il cessate il fuoco. Le indiscrezioni circolate sulla proposta di accordo dicono che, se nei 60 giorni di tregua si arriva a una stretta di mano per il cessate il fuoco, saranno rilasciati tutti gli ostaggi (vivi e morti) e scoppierà la pace.
Ma se non si arriverà all’accordo finale sul fine guerra, però, Israele potrà riprendere i combattimenti. Mentre Hamas ha sempre insistito su negoziati che prevedano la fine di ogni offensiva, anche se dopo i 60 giorni non ci fosse ancora l’accordo. […]
BENJAMIN NETANYAHU
la marcia dei miliziani di hamas dopo l accordo sul cessate il fuoco 2
ARBEL YEHOUD SPINTONATA E CIRCONDATA DAI MILIZIANI DI HAMAS DURANTE IL RILASCIO A GAZA
raid israeliano a gaza 1
la marcia dei miliziani di hamas dopo l accordo sul cessate il fuoco 1
LE QUATTRO SOLDATESSE ISRAELIANE SUL PALCO CON I MILIZIANI DI HAMAS
karina ariev e daniella gilboa rilasciate dai miliziani di hamas
MILIZIANI DI HAMAS CIRCONDATI DALLA FOLLA FESTANTE A GAZA - RILASCIO DI QUATTRO SOLDATESSE ISRAELIANE
MILIZIANI DI HAMAS - RILASCIO DI QUATTRO SOLDATESSE ISRAELIANE
la parata di hamas per il rilascio delle soldatesse israeliane
PROTESTE CONTRO HAMAS NELLA STRISCIA DI GAZA
bombardamenti israeliani sulla striscia di gaza il giorno di pasqua
foto di benjamin netanyahu bruciata in pakistan
BENJAMIN NETANYAHU VISITA I SOLDATI ISRAELIANI NELLA STRISCIA DI GAZA
benjamin netanyahu e donald trump nello studio ovale