
"HO COLPITO MARTINA CON UNA PIETRA MENTRE ERA DI SPALLE, HA RIFIUTATO IL MIO ABBRACCIO" - LO CONFESSA IL 18ENNE ALESSIO TUCCI, EX FIDANZATO E KILLER DELLA 14ENNE MARTINA CARBONARO: "QUANDO HO CAPITO CHE ERA MORTA, HO COPERTO IL SUO CORPO CON DEGLI ARREDI CHE ERANO NELLA CASA ABBANDONATA DOVE È AVVENUTO L'OMICIDIO" - IL PAPA' DI MARTINA, MARCELLO CARBONARO: "ALESSIO MI DICEVA 'IO LE VOGLIO BENE, LA RISPETTO, NON LE METTEREI MAI LE MANI ADDOSSO'. IL RAGAZZO ERA IN CASA MIA ANCHE QUANDO L’HANNO ARRESTATO, SEDUTO AL MIO TAVOLO"
NAPOLI: 18ENNE AL GIP, HO COLPITO MARTINA PERCHÉ HA RIFIUTATO MIO ABBRACCIO
(LaPresse) - Martina Carbonaro, la 14enne uccisa ad Afragola (NA) la sera del 26 maggio, è stata colpita alla testa con una pietra dal suo ex fidanzato, il 18enne Alessio Tucci, perché ha rifiutato un suo tentativo di darle un abbraccio. Lo ha detto il 18enne al gip del Tribunale di Napoli Nord durante l'udienza di convalida del fermo che si è tenuta questa mattina nel carcere di Poggioreale a Napoli.
Tucci, difeso dall'avvocato Mario Mangazzo, ha detto che lui e la ex sono entrati insieme nel casolare abbandonato nei pressi dello stadio Moccia di Afragola, che frequentavano spesso durante la loro relazione. "Lui ha cercato di abbracciarla, lei ha rifiutato quell'abbraccio e a seguito di questo comportamento, mentre era di spalle, l'ha colpita", ha riferito l'avvocato all'uscita dal carcere.
"Poi ha sferrato un altro paio di colpi sempre con la stessa pietra - ha aggiunto - e quando si è reso conto che Martina non era più in vita ha girato il corpo e l'ha coperto con degli arredi che erano nella casa abbandonata".
«ALESSIO MI RASSICURAVA: LA RISPETTO, NON METTEREI MAI LE MANI ADDOSSO A TUA FIGLIA»
Estratto dell'articolo di Gennaro Scala per il “Corriere della Sera”
marcella e enzo carbonaro - genitori di martina carbonaro
«Gli dicevo «stai attento con mia figlia, è una ragazzina». Lui mi rispondeva «ma non scherziamo, io le voglio bene, la rispetto, non le metterei mai le mani addosso». E invece…». Marcello Carbonaro è il padre di Martina, la 14enne uccisa dall’ex fidanzato ad Afragola.
Come sta?
«Mi sento lacerato dentro, come se avessi perso la metà del mio corpo. Martina era gioia, allegria. Cantava, ballava, era una ragazzina che amava la vita, sempre sorridente. La mia unica figlia».
Quando l’ha vista l’ultima volta?
enza carbonaro - madre di martina carbonaro
«È uscita di casa verso le 18:30. L’ultima volta che mia moglie l’ha sentita erano circa le 20. Ha detto “mamma, ora torno”. Poi il buio. Si è incontrata con un’amica, poi è arrivato Alessio e so che hanno litigato. Ero geloso di mia figlia, ma mi fidavo di quel ragazzo. Mi sembrava una brava persona. E invece ha portato mia figlia in quella struttura diroccata e l’ha uccisa».
Quando Martina non rientrava chi ha contattato?
«Prima ho chiamato l’amica che era andata con lei alla yogurteria e mi ha detto che, verso le 19:30 era andata via. E ha aggiunto che Martina era rimasta lì con Alessio. Quindi ho chiamato Alessio perché mia figlia aveva il telefono staccato. L’ho richiamato anche dopo e lui mi ha risposto che non sapeva dove fosse, che avevano preso strade diverse, poi che una persona era venuta a prenderla con uno scooter grigio». [...]
alessio tucci martina carbonaro
E poi ha parlato ancora con Alessio?
«Sì, ma nell’ultima telefonata è stato sbrigativo. Ha ribadito che non sapeva dove fosse Martina e che doveva andare a casa a farsi una doccia per poi uscire con gli amici. Ed è in quel momento che ho avuto la percezione che avesse fatto qualcosa».
In che senso?
«Avevo capito che l’aveva uccisa, altrimenti perché farsi la doccia? Ma non avevo prove, non sapevo dove fosse mia figlia».
Ha mai avuto la sensazione che Alessio potesse essere pericoloso o violento?
«Quando veniva a casa era gentilissimo, un ragazzo educato. Ma certo non posso sapere come si comportasse quando non era con noi».
Martina aveva deciso di troncare la relazione.
«Sì. Dopo uno schiaffo che lui le aveva dato. Ho parlato anche con Alessio, gli ho spiegato che Martina aveva preso la sua decisione. Lui sembrava avesse capito, ma poi la cercava di continuo».
Dopo la denuncia ai carabinieri, ha continuato le ricerche anche da solo?
«Sono andato ovunque. In tutti i comuni vicini ad Afragola, fino a Napoli. Alle cinque del mattino sono passato anche nei pressi del posto in cui è stata uccisa, ma non ho avuto la prontezza di entrare in quel casolare. Non potevo immaginare che mia figlia fosse lì. Uccisa per niente».
Quando Martina è scomparsa anche Alessio ha partecipato alle ricerche.
«È venuto con me a cercare Martina insieme al padre. L’ho accompagnato in auto. Avevo in macchina con me l’assassino di mia figlia e non lo sapevo. Era in casa mia anche quando l’hanno arrestato, seduto al mio tavolo».
MARCELLO CARBONARO PAPA DI MARTINA
enza carbonaro - madre di martina carbonaro
alessio tucci
alessio tucci
alessio tucci
DOMENICO TUCCI PADRE DI ALESSIO
martina carbonaro